Post Tenebras Lux
- Drammatico
- Messico, Francia, Paesi Bassi
- durata 100'
Titolo originale Post Tenebras Lux
Regia di Carlos Reygadas
Con Adolfo Jimenez, Natalia Acevedo, Willebaldo Torres, Eleazar Reygadas, Rut Reygadas
Il fatto che il Cinema abbia spesso (di recente come in passato, più di recente che in passato) aderito al postmodernismo cosa dimostra? Che il Cinema ha avuto un percorso di vita veloce e prematuro, fino ad invecchiare prima del previsto? O che il Cinema è già nato vecchio, come una delle tante forme artistiche che nella storia ci hanno influenzato? Impossibile dare ormai un nome concreto alla corrente artistica di oggi, perchè già "eclettismo" è stato usato nell'Ottocento, e se l'arte di allora era eclettica, figuriamoci oggi. "Postmoderno" potrebbe in qualche modo essere indicativo per illuminare la natura estremamente differenziata delle opere d'arte. Se lo si volesse riassumere in poche parole, lo si potrebbe definire come una molto particolare corrente artistica che comporta l'accartocciarsi su se stessa dell'arte, che si interroga sul suo senso, e si rende conto di vivere autonomamente dal suo creatore. Cioè a dire un'estremizzazione dell'ultima produzione surrealista di Pirandello, o ancora l'ultima fase della produzione di Calvino (sembra difficile iniziare a fare arte direttamente con il postmodernismo). In pittura lo si può ricondurre a tutte le sperimentazioni plastiche suprematiste e astrattiste, le Avanguardie novecentesche che poi si oppongono strenuamente al "ritorno alla realtà" della Pop Art warholiana (semi-pubblicità, oggettistica del moderno, senso vertiginoso di vuoto in certe pitture di Roy Lichtenstein): la realtà si è svuotata, l'arte diventa una parentesi di forme, in cui si può entrare nel labirinto per non uscirne più.
Giochi di specchi, riflessi su riflessi, sguardi che si autoannullano, la motivazione del vedere: il Cinema si fonda su questi dubbi presupposti, spesso senza porsi il problema (di per sé irrisolvibile). L'arte non può farne a meno, sembra fisiologico arrivare a questo punto, in un presente dissacratorio ed estremamente materialista (ma come potrebbe essere altrimenti?). Il destino dell'arte esiste? Si fonda su un'autoreferenzialità estrema, che possa condurre a qualcosa di nuovo tramite i propri intrugli e le proprie insofferenze mostruose? Cos'altro può nascere? Cosa non può ormai morire?
Probabilmente è giusto dire che il Cinema nasce parallelamente alle altre arti, le sviluppa, le conclude, le riassume in se stesso, e non lascia scampo, una volta che fa penetrare il suo spettatore nel labirinto. La versione più profonda e astratta della tecnologia 3D: vedersi dentro l'immagine, assumere un livello di coinvolgimento esistenziale spaventoso. Capire che il guardare non è un'azione passiva, ma perversamente manovrabile. Ecco cosa si cela dietro il metacinema: uno specchio del nostro senso visivo. Parlare di Cinema come parlare di noi stessi. Dunque non "metacinema" alla Sunset Boulevard, non cinema sulla Storia del Cinema o sui tecnicismi cinematografici, ma "metacinema" alla Reygadas, per esempio (Post Tenebras Lux è un esempio cardine: chiedersi chi sta guardando, da cosa nasca). Metacinema filosofico, che mette in gioco tutto.
Titolo originale Post Tenebras Lux
Regia di Carlos Reygadas
Con Adolfo Jimenez, Natalia Acevedo, Willebaldo Torres, Eleazar Reygadas, Rut Reygadas
Titolo originale Holy Motors
Regia di Leos Carax
Con Denis Lavant, Edith Scob, Eva Mendes, Elise Lhomeau, Kylie Minogue, Michel Piccoli
Titolo originale Under the Skin
Regia di Jonathan Glazer
Con Scarlett Johansson, Krystof Hádek, Robert J. Goodwin, Paul Brannigan, Michael Moreland
Lo sguardo analitico che si ripiega su di sé. Quel cerchio iniziale, quella luce (un proiettore?): la nascita del Cinema. Che improvvisamente scopre se stesso, e cosa non può fare, come non può "toccare" davvero i suoi spettatori, come non può "farsi compenetrare" da essi, fino ad un immenso stato di frustrazione.
Titolo originale Celovek s kinoapparatom
Regia di Dziga Vertov
Titolo originale Peeping Tom
Regia di Michael Powell
Con Karlheinz Böhm, Anna Massey, Moira Shearer, Esmond Knight, Maxine Audley, Brenda Bruce
Titolo originale Siglo ng pagluluwal
Regia di Lav Diaz
Con Angel Aquino, Joel Torre, Perry Dizon, Hazel Orencio, Roeder Camanag, Soliman Cruz
Titolo originale INLAND EMPIRE
Regia di David Lynch
Con Laura Dern, Jeremy Irons, Harry Dean Stanton, Justin Theroux, Scott Coffey, Julia Ormond
Titolo originale The Den
Regia di Zachary Donohue
Con Melanie Papalia, David Schlachtenhaufen, Matt Riedy, Adam Shapiro, Brian Bell
Titolo originale Kwadrat
Regia di Zbigniew Rybczynski
Titolo originale Russkij kovceg
Regia di Aleksandr Sokurov
Con Sergej Dontsov, Mariya Kuznetsova, Leonid Mozgovoj, Anna Aleksakhina
Titolo originale Capturing the Friedmans
Regia di Andrew Jarecki
Con Arnold Friedman, Elaine Friedman, Howard Friedman, Jesse Friedman, David Friedman
Titolo originale The Great Train Robbery
Regia di Edwin S. Porter
Con A.C. Abadie, Gilbert M. 'Broncho Billy' Anderson, George Barnes, Justus D. Barnes
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