Dopo tanta pioggia, ecco finalmente la tempesta: non però quella turbinante del disaster movie Into the Storm, che nella classifica provvisoria dei film in uscita in questa fine di agosto occupa per noi l'ultima posizione.
È con la gioia degli assetati nel deserto, con l'entusiasmo di quelli che per tutta l'estate hanno fatti riti e danze propiziatorie che ora allarghiamo le braccia, il volto al cielo, e ci facciamo alluvionare da questa pioggia di titoli, ben dieci, che ridanno vita e linfa alla nostra passione. Ci sono film interessanti e molto, ci sono film che faranno discutere, c'è scelta e qualità. Ben tornati: anche se vi mancherà l'estate 2014 (è davvero mancata un po' a tutti, nel senso che spesso non si è vista) almeno c'è il cinema a consolarci. Non è poco. Inizia ufficialmente la nuova stagione cinematografica: gaudete.
Un salvataggio opportuno ci permette di ripescare dal listino del 2012 questo eccellente lavoro di Jeff Nichols, presentato in concorso a Cannes appunto due anni fa. Dominato da un Matthew McConaughey in versione assai più cupa e misurata del solito, affiancato da un prezioso Sam Shepard e da un attore ragazzino, Tye Sheridan, che Hollywood ha già adottato, Mud è il romanzo americano, anzi è America è basta. E per Gervasini (e non solo lui) è un capolavoro.
Sul nuovo film di Kim Ki Duk, presentato da poche ora a Venezia per le Giornate degli autori, vi abbiamo anticipato già molto. Per esempio l'intervista al regista, che rende ben conto delle motivazioni della violenza di cui il film è intriso. Ora trovate anche on line le recensioni: quella sintetica di Gervasini e quella molto più circostanziata di EightandHalf, scritta dopo la proiezione veneziana. Entrambe di segno positivo.
Scott Cooper è un regista in crescita. Dopo i fasti di Crazy Heart, che ha dato l'agognato Oscar a Jeff Bridges, ecco che ci presnta ora un thriller con un vero super cast. Tutto ruota attorna alla vicenda di due fratelli - impersonati da Christian Bale e Casey Affleck - al centro di una storia di vendetta nella working class della provincia americana più profonda. Atmosfere plumbee, canzoni dolenti e tragedia inevitabile: per Manessero la poetica però - giocata su un'estetica del dolore troppo compiaciuta - è fin troppo nota, mentre assai più convinto è Alan Smithee, che pur riconoscendo il "niente di nuovo" complessivo si fa affascinare dalla rappresentazione e dal cast.
Nobile ma mulatta, Dido Belle, non ebbe vita facile nell'Inghilterra del XVIII secolo. Dalla sua storia, ricostruita a partire da un quadro settecentesco, si è fatta intrigare Amma Asante, che ha confezionato un film che mentre racconta un'Inghilterra austeniana, costeggia la denuncia dello schiavismo, le dinamiche del dramma legale, perfino il romanzo di formazione. Una commistione voluta che è piaciuta ad Alice Cucchetti, critica della rivista FilmTv.
Dopo essere stata la voce di un sistema operativo, Scarlett Johansson è ora un'aliena. La sensualità prorompente dell'attrice americana - vocale e fisica - ispira i registi. Ma attenzione! Il film di Glazer che osa molto sul versante stilistico e che sul corpo della Johansson realizza quella che Nickoftime chiama "un'operazione di feticisimo attoriale" divide, anzi spacca la nostra critica: si va dall'entusiasmo totale di Giulio Sangiorgio alla derisione di Spaggy. Vi toccherà rischiare e schierarvi.
Dopo una serie di pellicole impegnative, ecco il momento della commedia pre-matrimoniale: molto irlandese, per nulla volgare e scatologica, vagamente "decerebrata", eppure ( o giustamente, direte voi) divertente. Lo decretano Bufera e di nuovo (inaspettatamente) Giulio Sangiorgio.
Il cinema greco di recente ha imparato a stupirci e interessarci, ma questo Pazza idea (sì, il richiamo alla hit di Patty Pravo non è affatto casuale) è diverso dalla new wave ellenica. Siamo di fronte a un romanzo di formazione on the road giosamente queer: un'opera di sicura vitalità, i cui meriti sono molteplici anche se - come sottolinea Ilaria Feole - si rivela poi approssimativo nel ritratto sociale.
Piacerà ai teneri (e alle tenere) di cuore il film d'esordio di Tom Gornican. Con il protagonista - un giovane brillante ma deluso in amore - che si rifugia nella soluzione più a portata di mano (e per lui molto facile: ha le fattezze di Zac Efron): il consumismo sessuale. Ma un incontro inatteso con una blonde affatto dumb, lo farà deviare dalla retta via, portandolo sul sentiero assai più tortuoso del sentimento. Inatteso e per tanto ancor più fragile.
"Dal sequel (Disney) dello spinoff (Planes) di uno dei meno convincenti Pixar di sempre (Cars), è lecito aspettarsi percentuali molto ridotte di materiale originale...." Inizia così la recensione di Ilaria Feole, e già questo basterebbe. L'operazione Disney è smaccatamente alimentare e il prodotto avrebbe dovuto chiaramente essere uno straight to video. Rinunciabile.
Americano in tutto e per tutto: nella fascinazione per quei devastanti eventi atmosferici che noi pochi conosciamo e che vanno sotto il nome di "tornado", nella "modalità Jackass" con cui i protagonisti vi si addentrano, nell'insipidità delle storie che si intrecciano nel vortice. Resta ovviamente - per questo aspirante blockbuster - l'aspetto spettacolare. Fatevelo bastare.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta