Un secolo molto complesso che sul finire ha portato a profondi cambiamenti in Europa, soprattutto dal punto di vista sociale e culturale, ma anche della carta geografica in seguito alle invasioni napoleoniche. Non so se dipende da questo, ma è l'ultimo secolo che riesco a considerare interessante sia dal punto di vista storico che artistico e infatti con questo finirò la mia serie di playlist.
Anche questa volta sconfino nei film di genere fantastico-horror, poiché non riesco a pensare a una lista di film ambientati nel '700 escludendo due film come "Il mistero di Sleepy Hollow" e "Frankenstein di Mary Shelley", entrambi bellissimi e che nonostante la vicenda irreale rispecchiano bene l'epoca in cui sono ambientati. Questi, insieme ai primi tre film della lista, per me sono un ottimo esempio di cinema inteso come forma d'arte.
Molto più di una biografia. È un commovente omaggio allo scontro tra talento e mediocrità, la quale non è rappresentata tanto da Salieri, che se non altro ha il merito di aver riconosciuto il talento, ma da tutto ciò che circonda Mozart, con la vittoria temporale della mediocrità, ma quella eterna del talento. Un omaggio anche alla musica con una perfetta compenetrazione della musica nella trama.
Toccante nel descrivere la solitudine di Maria Antonietta, leggero nel presentare i suoi svaghi per cercare di alleviare quella solitudine. È un film di cui ho apprezzato soprattutto l'originalità sia nella messinscena, in particolare nel montaggio e nell'alternanza di musiche moderne e classiche, sia per come presenta la figura di Maria Antonietta, senza voler dare giudizi, ma cercando di coglierne l'aspetto giovanile e umano.
Con Mads Mikkelsen, Alicia Vikander, Mikkel Boe Følsgaard, David Dencik, Trine Dyrholm
La storia di Cristiano VII di Danimarca, un sovrano incapace che viene manipolato e schiacciato nelle lotte di potere tra illuministi e conservatori, e sua moglie Carolina Matilde, che con l'aiuto dell'amante cerca di farsi promotrice delle idee illuministe in una Danimarca ancora molto arretrata. Un film di gran classe per la realizzazione tecnica, per come presenta la storia famigliare e per il modo in cui è riuscito a inquadrare il periodo dell'Illuminismo, con sguardo disincantato rilevandone anche le contraddizioni, e che non può lasciare indifferenti sia per le implicazioni politiche che per il dramma vissuto dai protagonisti.
Tim Burton è l'unico regista di cui ho amato quasi tutti i film e che non mi ha mai veramente deluso, nemmeno con quelli meno riusciti. Questo è uno dei suoi migliori, spaventoso e divertente insieme con delle scenografie meravigliose.
Branagh invece è un regista che ha girato sia film che ho adorato che autentiche delusioni. In questa rivisitazione abbastanza fedele al romanzo la sua regia è davvero egregia e riesce a donare una grande potenza e drammaticità alle immagini. Il dottor Frankenstein ne esce come un personaggio che rappresenta bene il suo tempo, in cui si vede una fiducia sempre più crescente dell'uomo nella scienza fino a illudersi di poterla usare come strumento per sostituirsi a Dio.
Con Hilary Swank, Simon Baker, Adrien Brody, Jonathan Pryce
La storia dello scandalo della collana che coinvolse indirettamente Maria Antonietta e contribuì a peggiorarne la reputazione presso il popolo francese. Gradevole per l'andamento didascalico e semplice con la voce fuori campo del ministro che narra come si svolsero gli eventi. Originale nel tentativo di trovare una motivazione che quasi giustifica il comportamento della truffatrice Jeanne de la Motte, la quale desidera riottenere la casa che le era stata sottratta da bambina e il riconoscimento di discendente dei Valois.
Con Colin Firth, Annette Bening, Fairuza Balk, Meg Tilly
Credo di essere una delle poche persone a preferirlo a "Le relazioni pericolose", rispetto al quale è più ironico e divertente e con interpreti femminili più adatte ai reciproci ruoli.
Molto bello esteticamente, soprattutto nelle inquadrature che sembrano dei dipinti, anche se trovo la storia è un po' pesante e i personaggi molto sgradevoli.
Film avventuroso, che in un certo senso fa rivivere il periodo delle esplorazioni geografiche, anche se qui ci si concentra maggiormente sulla crudeltà del comandante. Per evitare di inserire due titoli sullo stesso argomento, non metto nella lista il film del 1984, Il Bounty, anche se lo ritengo altrettanto buono e quasi complementare a questo, nell'aver seguito una maggiore correttezza storica e aver meglio approfondito il rapporto tra Christian e Bligh.
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