Che non sia un Eterno Saluto, ma un Arrivederci, spero.
L'uomo che cammina sui pezzi di vetro dicono ha due anime e un sesso di ramo duro il cuore e una luna e dei fuochi alle spalle mentre balla e balla sotto l'angolo retto di una stella niente a che vedere col circo né acrobata nè mangiatore di fuoco piuttosto un santo a piedi nudi quando vedi che non si taglia già lo sai ti potresti innamorare di lui forse sei già innamorata di lui cosa importa se ha vent'anni e nelle pieghe della mano una linea che gira e lui risponde serio è mia sottintende la vita e la fine del discorso la conosci già era acqua corrente un po' di tempo fa e adesso si è fermata qua non conosce paura l'uomo che salta e vince sui vetri e spezza bottiglie ride e sorride perchè... ferirsi non è possibile morire meno che mai e poi mai e insieme visitate la notte che dicono è due anime e un letto e un tetto di capanna utile e dolce come ombrello teso tra la terra e il cielo lui ti offre la sua ultima carta il suo ultimo prezioso tentativo di stupire quando dice è quattro giorni che ti amo ti prego non andare via non lasciarmi ferito e non hai capito ancora come mai gli hai lasciato in un minuto tutto quel che hai però stai bene dove stai però stai bene dove stai
Francesco DeGregori , Pezzi di Vetro, Dal Tuo Spartito
Una delle ultime davanti al tuo pianoforte , e che a Te dedico.
ora ti rispondo con queste,
tutte queste canzoni erano la mia musica e erano la tua musica e Tu Le hai colte.
amavi tanto, troppo , la vita fra i tanti interessi anche il Cinema.
Amavi tanto le persone,
Amavi tutti noi con tutti i nostri difetti e
sempre ci hai perdonato nelle nostre mancanze e ci hai dato fiducia
PERCHè..PERCHè CI HAI FATTO QUESTO?
troppo tardi per aiutarti ,
perdonaci ancora se non ti siamo stati vicini come volevi tu
Rimane solo la consolazione che forse il nostro destino è già stato scritto.
Solo riposa in pace e
Che tu stia bene per sempre e per sempre tu sia con noi
che ora siamo più soli.
Che tu sia con Dio ,
che sei una pura, splendida, rara persona.
che il tuo modo di vivere e di pensare
sia per tutti noi di esempio,
ed il tuo sorriso sui nostri cuori rimanga sempre.
Play SENZA PAROLE
IreneIrene alla finestra e tanta gente per la strada, Irene alla finestra e tanta gente per la strada, il mondo passa accanto a lei e non la sfiora mai. Con le mani aperte, il cuore aperto Irene guarda giù. Irene alla finestra e tanta gente al suo suicidio, Irene alla finestra e tanta gente al suo suicidio, con il telefono staccato, l'anima in libertà. Com'è grande il cielo e com'è piccola una donna, com'è grande il cielo. Ed il traffico sta crescendo mentre il sole se ne va ed Irene sta sognando cose che non sa. Irene alla finestra e tanta gente per la strada, Irene alla finestra e tanta gente per la strada, il mondo passa accanto a lei e non la sfiora mai. Con le mani aperte, il cuore aperto Irene guarda giù.
Le Strade Di Lei In fondo non importa che i tuoi salti siano molti, e che molti con un soffio spegneranno la candela e in fondo tu già sai che domani è un giorno lungo e che un altro verrà a dirti il tuo amore e i tuoi pensieri. E tu lo seguirai come fosse uno sparviero, pauroso dell'orgoglio, della sua fragilità. E tu stringi intorno ai fianchi il tuo filo di aquilone, la tua strada è molto lunga, forse non la seguirò. E io vedo sulla porta i tuoi capelli troppo fini, la tua strada è molto vecchia, forse non la seguirò. Tu cammini accanto all'onda, so che andrai così lontano e un bambino senza volto si innamorerà di te. E ci sono molte pietre sul cammino di Maria e sei tu che le raccogli e le porti oltre la sponda e tu dici a chi ti incontra che la notte è molto fredda e se lui ti sfiora il braccio tu sorridi e te ne vai. E lui chiama per sapere il tuo nome, la tua storia, e tu dici non importa ma se vuoi ti sposerò. E lui è solo un disertore, lui è solo un fuggitivo, il suo corpo è una bandiera, il suo corpo è una canzone. E tu stringi intorno ai fianchi il tuo filo di acquilone e lui fumerà il ricordo e non seguirà il tuo treno e gli dai una vecchia copia di un romanzo di Delly e richiudi la sua porta, il suo oroscopo è scaduto.
non è il non voler essere nati, ma quando la malattia dell'anima, diventa talmente forte, che può non più farci desiderare la vita, forse una vita che non ci appartiene, la malattia dell' anima dopo aver colpito il singolo, secondo una visione pessimistica del regista, colpisce l'intero pianeta.
Con Maurice Ronet, Jeanne Moreau, Lena Skerla, Yvonne Clech
quando non si è più chi si vorrebbe e tutto davanti a se stessi diventa fatuo, vita, legami affettivi..sebrano non esistere e perdere valore. La soluzione che ne deriva è l'estema.
Quando che ci ama ci abbandona, la vita tende a perdere senso, ma non sta a Noi, governare totalente il nostro destino e la nostra fine, per quanto lo desiderassimo, qualcosa al di sopra di noi, pone un "suo ordine" , sensato o no.
Con Antoine Monnier, Tina Irissari, Henri de Maublanc
non è solo la perdita dell' autenticità della propria esistenza, che ti spinge a morire, ma è l'ambiente circostante, che come un male insano, ti ruba, quell' autenticità che vai cercando da una vita intera.
Con Grazyna Szapolowska, Jerzy Radziwilowicz, Maria Pakulnis, Aleksander Bardini
la consolazione è che "senza fine" è il legame che resta, fra colui che diparte e colui che rimane, oggi ho visto alcune persone, che assomigliavano a te in questa città deserta , città così deserta, deserta , calda ed assolata, da sembreare quelle dipinte da Giorgio De Chirico, ho visto quelle poche persone, camminare, entrare in casa, sedersi ad un tavolo, dalle stesse tue fattezze..allora eri tu, per dirmi, " Io ci sono" . Rimane il ricordo di alcuni giorni , fra i giorni più belli che la vita, grazie a te, mi ha saputo regalare , rimane la disperazione per non aver saputo tentare di fermare il tuo gesto insano. Disperazione mia e di coloro che come me, ti sono sempre stati tanto amici, ma tanto egoisti e tu troppo buono, troppo fragile.
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