Abbondante, non certo ottimo. Il vecchio adagio che contrappone la quantità alla qualità si trova perfettamente rispecchiato nella lista dei film in uscita in questa settimana. Al punto che su dieci titoli si fa fatica a segnalare qualcosa che valga la pena davvero di motivarvi ad andare al cinema e pagare il prezzo del biglietto. Certo c'è il film di Sergio Leone, in versione restaurata, e per i fan di Jason Becker (o comunque per chi è interessato a un documentario sulla musica, la voglia di vivere e la forza di volontà) c'è il documentario su di lui e la sua storia difficile e commovente. Ma è proprio poco.
Venerdì iniziano i quarti di finale dei mondiali: che l'Italia non ci sia è cosa che i distributori non potevano prevedere, si dirà. Ma del resto l'evento - Italia o no - tiene la gente a casa e così sarà anche la prossima settimana, fino al culmine della finale di domenica 13. Per quelli che il calcio proprio no, il consiglio è spulciare nella programmazione delle proprie sale alla ricerca di titoli della scorsa stagione ripescati: non sono pochi e se avete perso qualcosa è facile che troviate modo di vederli ora, in sale vuote e fresche.
Titolo originale Gekijôban Mahou Shojo Madoka Magica Shinpen: Hangyaku no Monogatari
Regia di Yukihiro Miyamoto, Akiyuki Shinbo
Il terzo e per ora ultimo film d'animazione tratto dalla serie anime giapponese di genere majokko (commedia fantasy e sentimentale con elementi magici). Protagoniste la 14enne Madoka e le maghette liceali al suo fianco, in una vicenda che è "quasi impenetrabile ai non iniziati - e che si avvolge su se stessa all’interno di un autoreferenziale schema metafisico..." (A. Fornasiero). Per gli addetti (o più probabilmente le addette) ai lavori.
Con Jason Becker, Ehren Becker, Gary Becker, Pat Becker, Ron Becker, Marty Friedman
La storia del "sopravvissuto" Jason Backer, giovane chitarrista prodigio del metal cui era stata prognosticata una morte certa a 25 anni in seguito a una diagnosi di SLA e che oggi, a oltre vent'anni di distanza da quella prognosi infausta, è vivo e suona insieme a noi. Non come prima, ma lo fa.
Riappare nelle sale la versione restaurata dello spaghetti-western di Leone del 1965, degno "sequel" del successo di Per un pugno di dollari, dominato dallo stile visivo di Leone e dalla presenza di interpreti passati alla storia.
Horror-thriller italiano che - nonostante la produzione di Gabriele Albanesi (che esordì a sua volta alla regia con lo splatter Il bosco fuori, letteralmente annegato nel sangue) si mantiene asciutto e gioca di sottrazione "rinunciando a sceneggiatura (dai sottotesti superficiali) e dialoghi (tremendo il doppiaggio, superflui i contenuti) a beneficio di una messa in scena ricercata e consapevole" (C. Bartolini).
"Strutturato come un videogioco alla GTA, con grafica ed effetti sonori a scandire i livelli che vanno dal piccolo spacciatore al signore del cartello, il documentario di Cooke (prodotto dall’attore Adrian Grenier, star di Entourage) si presenta inizialmente come un gioco demenziale in cui esperti del “mestiere” raccontano l’ovvio: quanto sia facile accumulare bigliettoni elargendo cocaina e marijuana (il film si concentra sulle due sostanze alla base del maggior numero di arresti negli States). L’impianto, fra l’ingenuo e il gradasso, è quello à la Michael Moore" (I. Feole)
La notte da leoni di un ragazzino e del suo babysitter improvvisato ricostruita attraverso le immagini ritrovate dai genitori in una videocamera (i due sono spariti). Eccessi, catastrofi e imprevisti prevedibili in un prodotto francese che scopiazza film americani recenti (Project X compreso).
L'esotismo dei set africani è sintetico, il plot scontato (e abusato). Ma per Chiara Bruno Drew Barrymore e Adam Sandler riescono comunque a raddrizzare le sorti di una commedia estiva nell'ambientazione vacanziera e nella vocazione. Complice una chimica che non si è esaurita dai tempi del più riuscito 50 volte il primo bacio.
Il film premiato al Festival del film d'animazione di Annecy del 2013 è sostanzialmente rivolto a un pubblico adulto: un apologo pacifista in forma animata, sunto della storia brasiliana con ultimo atto, quello del 2096, in un futuro apocalittico dove l’acqua potabile è bene di lusso.
La commedia all-black firmata dal cugino di Spike Lee (già autore di opere non memorabili come Scary Movie 5, Soul Man e lo stesso film di cui questo è il sequel, ovvero Best Man, del 1999) è, nella presentazione di Giulio Sangiorgio "un Grande freddo con aperture mélo, comicità bassa e graffi satirici sull’arrivismo yuppie e la cultura nera." Nonostante il successo di cassetta negli USA, il suo commento è lapidario e ci parla di "un’estorsione sentimentale che dovrebbe essere illegale. Tutto semplice e superficiale, facile facile, pavloviano.".
Basato su eventi realmente accaduti, Le origini del male è diretto da John Pogue e segue la storia del professor Coupland, un docente che in una tenuta fuori Londra insieme a un team di studenti universitari conduce un "esperimento" sulla giovane Jane Harper, ragazza che nasconde segreti indicibili. Il risultato, nonostante alcuni squilibri, "è un horror consapevole e rigoroso, che all’eccesso oppone una solida filologia." (C. Bartolini)
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta