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Negli anni'60, assieme a "GOLDFINGER", "THUNDERBALL - OPERAZIONE TUONO" rappresenta il massimo della produzione Bond, ma oggi, più del film del 1964, la pellicola mostra mostra lungaggini e scene lente. Inoltre, si vede troppo che è un film anni'60, ideale sopratutto per quegli anni.  Resta un ottimo prodotto d'intrattenimento, ma già da qui l'era Connery si può definire al declino. Leggermente meglio il remake, "MAI DIRE MAI" , ma solo perché è un film più recente e anni'80.

Troppe Bond girl giapponesi che paiono geishe, alcune intuizioni simpatiche (come  la base-vulcano della SPECTRE ed il vero volto del suo capo, che verrà ripreso in maniera satirica nei film di "AUSTIN POWERS") e Bond di Connery che fa il ninja più goddo della storia! Simpatico, ma sopravvalutato.

Roger Moore parte col botto in quanto ad incassi, ma non mi convince appieno. Il film sembra troppo di marca afro-americana. I cattivi sono afro, le ambientazioni pure, persino Bond qui poteva essere un attore nero, per non tacere della Bond girl. Insomma, Guy Hamilton gira un simpatico bloixplatation, ma senza i suoi divi, tipo Fred Williamson e le sue dive, tipo Pam Grier. C'è a chi piace e a chi no, A me, ni!

Solo perché è più un film d'avventura che di spionaggio, inoltre Roger Moore è più gigione che mai, ma lo fa con classe!

Dite quel che volete, ma qui quasi tutto non mi piace (sarà che mi era disbondizzato fra il 1989 e il 1994 e il personaggio ormai non mi mancava affato al cinema, perché era davvero un dinosauro sessista della guerra fredda), persino la M donna. Salvo solo Famke Janssen e la sua cattiva. Più che un film alla Bond, sembra il classico action-movie hollywoodiano in stile Mclaine e in stile Martin Riggs e ciò mi spiace. Pierce Brosnan fu scelto per il suo fascino, perché era un volto più conosciuto di quello di Timothy Dalton e perché sa essere un freddo killer e un caldo amante, ma in "REMINGTON STEELE - MAI DIRE SI" la sua serie tv d'esordio, mi risultava più simpatico e divertente.

Che tristezza: James Bond contro Silvio Berlusconi, gli sceneggiatori, nel 1997, non hanno trovato niente di meglio che mettergli contro un  magnate della tv? Inoltre, è il film dove il passato di Bond viene riscritto, ora una delle sue ex-amanti, moglie del cattivo Jonathan Pryce, solo perché è impersonata dalla pre-casalinga disperata Teri Hatcher, diventa più importante della moglie di 007, Tracy de Vincenzo che persino nei film di Timothy Dalton veniva ricordata!  Inaccettabile! Pierce Brosnan più snob che in "GOLDENEYE" non si muove senza auto accessoriata e snocciola battute anni'60. Infatti, il film sembra scritto in quegli anni,  nonostante la Bond girl cinese Michelle Yeoh appaia più forte dello stesso 007.

La sindrome di Stoccolma? Gli sceneggiatori bondiani non hanno trovato nulla di meglio per rendere il rapporto fra Brosnan e Sophie Marceau difficile e conflittuale? Avrebbe avuto più senso se, poi, 007 non si fosse trovata Denise Richards travestita da Lara Croft, ma si sà, Brosnan non è Craig e qualcuna nel suo letto, alla fine del film ci deve essere! Inguardabile l'elicottero con tremila seghe circolari dei cattivi che fa a brandelli la BMW  di Brosnan. John Cleese sostituisce Desnomd Llewelyn come Q, ma le sue battute non fanno così ridere. E dire che, dopo "GOLDENEYE" è lo 007 di Brosnan più apprezzato!

Brutto da capo a piedi, c'è poco dsa salvare, persino le toture iniziali sono troppo soft!

Il debutto di Dalton, il miglior Bond prima di Craig, è un film che è invecchiato troppo presto. Sopravvalutato l'interprete dai produttori e sopravvalutata la trama, che era già sorpassata perché quando il film uscì i russi si erano ritirati dall'Afghanistan. Jeroen Krabbé simbatico e burlone e Joe Don Baker degno sostituto di Bud Spencer, alla fine si salvano solo gli A-ha!

Quando Sean Connery interpeta i film solo per soldi, il risultato si vede. Infatti, seppur frizzante, la pellicola di Guy Hamilton è inferiore a quella di Peter Hunt. Grandi incassi, ma Bond girl troppo caricaturale e Blofeld "lesso". La brutta fine della SPECTRE nei film ufficiali di Bond.

Siompatico remake di "Thunderball" con Sean Connery, gradevole finché si vuole, ma sempre remake. Buono Connery, strabiliante Barbara Carrera, simpatico l'M di Edward Fox, psicotico Klaus Maria Brandauer (ma perde il confronto con Adolfo Celi) ed inutile Blofeld di Max Von Sydow.