Se cercavate alcune buone ragioni per ritrovare l'energia e tornare a popolare i cinema (che, visti gli incassi delle ultime settimane, ai botteghini stanno soffrendo di enorme solitudine) qui ne avete diverse, alcune delle quali ottime. Sono 11 le uscite settimanali (12 se contate anche l'edizione restaurata e ridigitalizzata di Per un pugno di dollari, capolavoro di Leone del 1964, che già da solo vale lo sforzo: vederlo su grande schermo di nuovo splendente per molti potrebbe essere un bellissimo shock) che cercano di tirarci su il morale. Un'operazione che in alcuni casi avrà sicuramente successo. Doo-wop!
Il vecchio Clint aveva detto che Gran Torino sarebbe stata la sua ultima regia. Poi per fortuna ci ha ripensato. E ci propone oggi un film musicale (ma attenzione: non un musical) che racconta la storia dei Four Seasons, storico gruppo italo-americano. L'accoglienza è ottima: per farvene un'idea potete partire da questa recensione di Brianwilson. E se volete arrivare preparati questo post vi offrirà moltissimi spunti.
Con Philip Seymour Hoffman, Michelle Williams, Emily Watson, Catherine Keener
Che la morte di Philip Symour Hoffman ci permetta oggi di vedere questo film di Kaufman, del 2008, rimasto ignorato dalla distribuzione, non ci consola della perdita di quel magnifico corpo attoriale che fu Hoffman ma rende solo più palesi le lacune distributive nostrane. Travis, che lo vide già qualche tempo fa, singolarmente parla di un film "funereo" filosofico e surreale, compelsso e stratificato. E lo pone dalle parti del capolavoro. Sicuramente, per vari motivi, è da non perdere
Il buio, per necessità. Il documentario "anomalo" di Carlo Shalom Hintermann (bel nome, tra l'altro) ci porta in un mondo di ombre: quello dei bambini costretti a stare alla larga dalla luce solare per via della xeroderma pigmentosum, una rara malattia genetica della pelle che attraverso la luce dei raggi del sole potrebbe tramutarsi in tumore. Come il film sia stato realizzato lo leggete in questa bella e completa recensione di Spaggy. Da vedere, anche per apprendere quanta luce ci sia in chi vive al buio.
Un pescatore palestinese fa la sua pesca miracolosa e tira su un maiale vivo, animale impuro per chiunque viva da quelle parti. È l'inizio di questo racconto surreale pieno di umorismo, ma anche di sottotesti interessanti. Li scoprite leggendo la recensione di OGM.
Dal Messico ci arriva questa graziosa commedia su un seduttore sedotto: dalla figlia che non pensa di avere e che gli viene appioppata da una delle sue tante conquiste, che pensa bene poi di sparire. Ritrovarla sarà il compito di padre e figlia.
Con Carlo Picone, Anna Russo, Mauro Fiore, Vincenzo Picone, Simone Pletto
Lui cammina con la sua chitarra acustica sulle spalle. Non siamo però al Village e il folk degli Inverso - la band del film - non è quello di Davis. Lontano dai Coen, un film "musicarello" fuori da ogni tempo, nato graziosamente demodé. Più che un film, però, funge da supporto promozionale per la band (gli Inverso esistono davvero), che porta in tour insieme alla pellicola il neonato e omonimo disco.
Da rivali ad amiche: le donne tradite (Cameron Diaz, Leslie Mann e Kate Upton) si coalizzano, contro di lui, ovviamente (Nikolaj Coster-Waldau). La commedia di Nick Cassavettes ha un copione noto, ma Donne (di Cukor, 1939) era ben altra cosa. Operazione alimentare per regista e attrici o attricette che dir si voglia. Demolita con stile dalla recensione professionale di Miss Brown, impietosa.
Con Karin Proia, Federica De Cola, Giovanna D'Angi, Giovanna Verdelli, Paride Acacia
Provarci è sempre lecito. Per esempio si può provare a fare una commedia con pochi soldi. Sembra però anche che manchino le idee in questo film in cui alcune studentesse (di Corleone, bien sur) si mettono in testa di improvvisarsi rapinatrici. Provateci voi, a vederlo.
Irie Irie, Jah bless. Se volete fare un tuffo in Giamaica, nel reggae e nella cultura rastafari, questo documentario vi ci porta. Ma la rosa ha le sue spine: dietro alla musica e alla sua spiritualità emergono le contraddizioni e le severe asperità della società giamaicana.
Va abbastanza di moda la moda. Vanno anche di moda i suoi retroscena e i diflettori, oltre che su stilisti e star della passerella, si puntano anche da un po' sugli addetti ai lavori. È il caso di questo documentari su Carine Rotfield - famosissima (non per noi, sorry, ma siamo provinciali) direttrice di Vogue Paris per dieci lunghi anni - che dal 2010 ha ideato CR, rivista destinata a diventare l'anti-vogue.
Con Ralph Steadman, Johnny Depp, Terry Gilliam, Patrick Godfrey, Richard E. Grant
In streaming su iWonder Full Amazon channel
Ancora un documentario, ma assai meno glamour. Qui si parla di Ralph Steadman, illustratore e figura storica del giornalismo gonzo, celebre firma della satira americana più feroce.
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