Perchè andiamo al cinema? ... Perché ci crogioliamo sul nostro divano per vederci un bel Home Video? ... Ci sono mille motivi! Il cinema fa sognare, ma si gusta, si riesce a interpretare perchè il sogno è sempre strettamente intrecciato con la REALTA', infatti esso decolla come forma di intrattenimento, perchè c'è un pubblico che è disposto a pagare per andare a vedere 'LO SPETTACOLO DELLA REALTA'!
Il cinema ha una funzione esperenziale, ossia è un elemento con cui si interagisce all'interno di un percorso di crescita individuale, che aiuta a diventare e comprendere noi stessi, a riconoscere o rifiutare una determinata REALTA'. In questa accezione si deve fare uso del cinema considerandolo come uno strumento in grado di produrre 'sensazioni' e aiuta l'individuo nella parabola della vita e quindi è un mezzo formativo estremamente potente dal punto di vista simbolico.
Il 7 ottobre 2013 è termina una serie di 15 PLAYLIST che ho pubblicato sui diritti fondamentali dell'uomo e grazie sopratutto ai cospicui contributi indicati dagli utenti inscritti nella Community di FILMTV ci si può rendere davvero conto di quanta "UMANITA' E' ESPRESSA NEL CINEMA". La settima arte è forse tra le arti la più umanistica (insieme ovviamente alla letteratura)? Io penso di sì.
Io sono uno di quelli che va al cinema per vedere LO SPETTACOLO DELLA REALTA'.
Nel cinema ritengo che siano indicate tutte le variabili, le frequenze che contraddistinguono lo spettro dell'umanità. Ogni titolo che si produce, aggiunge maggiore definizione a questo spettro ideale che rappresenta l'UMANITA'. Partendo da questi assunti, che rappresentano un MANIFESTO d'idea, ho scelto di iniziare un nuovo CICLO considerando che ogni tipo di personalità umana può essere ricondotta e rappresentata da un certo numero di titoli cinematografici.
Questo mese ho pensato ai FILM CHE RAPPRESENTANO IL PESSIMISMO.
Tutti gli iscritti sono invitati ad esprimere il loro voto (positivo o anche negativo) sulla 'rilevanza' (pertinenza) dei vari titoli suggeriti. Grazie ai nuovi strumenti disponibili nel sito, LA PLAYLIST POTRA' ESSERE MODIFICATA E POTRANNO ESSERE AGGIUNTI NUOVI TITOLI ED ESSERE VOTATI DA TUTTI GLI ISCRITTI a FilmTv. Al termine saranno determinati i titoli che meglio rappresentano la personalità esaminata.
E' l'apocalisse, la fine di tutte le forme di vita e della Terra stessa; il pianeta Melancholia si avvicina sempre più minaccioso e il film ci fa comprendere che già prima dell'olocausto planetario, le relazione tra gli uomini sono marce, disfatte, già logore, ... la distruzione totale non è una gran perdita.
Danimarca, Germania, Francia, Svezia, Italia, Polonia
durata 100'
Titolo originale Antichrist
Regia di Lars von Trier
Con Willem Dafoe, Charlotte Gainsbourg
Non c'è diavolo, nessun bambino impossessato, né killer vari, eppure si ha la sensazione di essere capitati dentro una spirale di morte e malsanità incredibile. Un film che coinvolge lo spettatore nel suo regno del caos dove il male è protagonista incontrastato.
Il peggior contrappasso per chi si toglie la vita? Trovarsi condannato ad un'altra vita più aspra, grigia e amara della precedente, ove keatonianamente non si sorride mai, nel mondo parallelo di soli suicidi.
forse il film più pessimista di Clint. Il finale mi ha lasciato impietrito nella sua crudeltà, anche se Dave non aspettava altro che questo per la sua "purificazione".
l'apparire è tutto al giorno d'oggi, e l'esteriorità è l'unica cosa che conta! se poi abbandoniamo pure le persone che ci vogliono bene allora cosa rimane? solo una realtà effimera costruita con il computer!
"La voce solitaria dell’uomo è il ruvido ritratto di un mondo desertificato dall’assenza di luce, in cui l’aria si fa spessa di sospiri profondi e di pensieri pesanti, diventando un ansimo che non è né poesia, né dramma, perché non nobilita la fatica di esistere, né prelude al sollievo della liberazione. "
"I contorni di questo nefasto ritratto corale sono ricalcati a mano con un tratto spesso e nero, che inchioda le figure all'orribile sfondo, decretando ad ogni istante – e, con desolante incisività, nell'ultima scena – la definitiva e totale assenza di ogni speranza."
Colori risate e videoclip non bastano a mascherare la diaperata sorte dell'incontrollabile Steve che deve essere lasciato in una struttura sanitaria dalla madre ormai non più in grado di evitare tragiche conseguenze.
Questo film non dovrebbe a tutti gli effetti stare in questa lista perché opera un tradimento. Il libro da cui è tratto - Ieri, di Agotha Kristoff - è infatti il libro più triste della storia della letteratura mondiale. Poi Soldini ha avuto un momento di codardia e gli ha cambiato il finale, pensando che il pubblico non avrebbe retto. Però - in onore a un grande libro e a una grande scrittrice - io ce lo metto lo stesso.
Ha momenti di comicità pura. Ma la condizione della donna, e le catene in cui spesso è ancora costretta a divincolarsi, sono analizzati con una potenza vista raramente.
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