Spiego: registi di fama internazionale, gente che ha realizzato se non capolavori (ma molti sì) perlomeno film molto superiori alla media e, tac, improvvisamente firmano un film brutto, ma non bruttino o bruttarello, ma proprio brutto brutto, orrendo il più delle volte. E ti chiedi: ma a questi che gli è saltato in mente?
Oh, qui mica scherziamo. Qui si parla di Marcel Carnè. "Il porto delle nebbie", "Amanti perduti" e altri capolavori più o meno celebri. Vederlo ridotto a dover dirigere Danièle Gaubert e Roland Lesaffre (ma chi sono?) dopo aver diretto Jean Gabin e Jean-Louis Barrault è quantomeno sconfortante. Il film poi è una fetecchia sconclusionata senza né capo né coda. Da non crederci, se non fosse tristemente vero.
No dai, vabbé. Non può essere lo stesso Clint Eastwood del "Texano dagli occhi di ghiaccio". Gli anni Ottanta furono un trauma per molti, Clint compreso. Poi si rifarà ampiamente.
Orrore. E dispiacere. William Friedkin, quello del "Braccio violento della legge" e di "Vivere e morire a Los Angeles" costretto a dirigere un pasticcio imbevibile in cui azione e ritmo non la fanno mai da padroni (strano, perché sarebbe lo scopo del film). Tra un Tommy Lee Jones bolso e barbuto e un Benicio del Toro fuori parte, un opera brutta brutta. Troppo per essere vero.
Robe da matti, ma come si può anche solo immaginare di voler dare un seguito a un film come "Il silenzio degli innocenti"? Ma poi è recitato malissimo (poveri Hopkins, Oldman, Giannini), addirittura Jodie Foster viene sostituita da Julianne Moore. Il ritmo non c'è, ma non c'è nemmeno un senso, citando Vasco, a dirla tutta.
Già "Torna a casa Lassie" non era un granchè, ma poi qui stiamo parlando di colui che dirigerà, qualche anno dopo, un capolavoro come "Il pianeta proibito".
Western moscissimo con un Gary Cooper imbambolato come e più di un pesce lesso. L'ha diretto Robert Rossen, futuro regista de "Lo spaccone" e già "director" di "Tutti gli uomini del re". Mah...
Quando sono uscito dalla sala non riuscivo a crederci. Avevo appena assistito al poliziesco più brutto che mai avessi visto. Il regista era davvero lo stesso di PROFONDO ROSSO e TENEBRE?
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