Era da un po' che volevo celebrare quello che tutti (o quasi) sanno (perché lo cito troppo spesso) sia il mio genere musicale preferito: Il Jazz!!!
Musica soprattutto afroamericana, diffusa per lo più in Louisiana, conosciuta in varie varianti (Jazz melodico e patetico, blues, soul, swing, etc...), ha vari estimatori in tutto il Mondo.
Proibita in vari paesi europei durante il secondo conflitto mondiale come simbolo di americanismo, per molti era simbolo di libertà. Tra gli appassionati celebri Pupi Avati (che in gioventù suonava in un gruppo jazz), Woody Allen e tra le icone della letteratura il nostro "clarinettista" Dylan Dog (spesso raffigurato in coppia artistica con Woody!).
Per questi ovvi motivi mi è sembrato lecito omaggiare la mia musica preferita il giorno della liberazione dal Nazifascismo.
Rosi offre un passaggio del suo splendido lavoro sulle note della melodica "Moonlight serenade" del grande Glenn Miller, mentre le immagini mostrano gli alleati portare benessere che, presto, apre le porte al contrabbando. Come la musica può avere alto valore documentaristico e metaforico. Capolavoro!!!
Vittorio De Sica in uno dei suoi film migliori (forse il capolavoro personale) descrive il rapporto tra i giovani (non solo ebrei) e la musica proibita. Alberto e Micol ascoltano dischi jazz e sognano, intorno a loro gli eventi precipitano nell'orrore. Oltre che ai brani d'epoca è notevole l'apporto alla colonna sonora di Manuel De Sica, adesso conosciuto soprattutto (purtroppo!) per i leit motiv dei Cinepanettoni ma che, in quello che forse è il suo miglior lavoro, qua ci regala note di un jazz patetico e malinconico, contrappuntato da immagini inquietanti e fiabesche di una particolare natura (IL GIARDINO del titolo), apripista per i lavori di Pupi Avati (che ne riprende le ambientazioni). Film multilocation, tra queste numerose ricordiamo che le immagini del GIARDINO sono quelle del Parco Comunale di Ferrara che, da alcuni anni, ha istituito nel suo interno un servizio di noleggio biciclette per far rivivere ai Cineturisti l'emozione delle sequenze d'apertura.
Con Robert Sean Leonard, Christian Bale, Frank Whaley, Tushka Bergen, Barbara Hershey
Ecco una delle varianti del Jazz molto in voga negli anni '30 e '40: lo Swing!
Qua vediamo un gruppo di studenti tedeschi sfidare le dure leggi proibitive hitleriane ascoltando di nascosto la musica del nemico americano. Film adattissimo per il 25 Aprile!!!
Con Andrea Osvárt, Sergio Assisi, Lotte Verbeek, Elise Schaap, Giuseppe Battiston
Ed ecco la situazione in Italia. Anche qua il ritmo andava di moda. Maurizio Zaccaro (che ho avuto il piacere di conoscere di persona all'ultimo Torino Film Festival) racconta la storia del Trio Lescano, sorelle che parlavano swing e, prima che Hitler mettesse il becco in Italia facendo cambiare anche i gusti musicali al fascio, molto apprezzate. Tra i gradevoli tormentoni che hanno fatto la storia della musica ricordiamo le strofe di "Tulipan".
Con Bryant Weeks, Emile B. Levisetti, Julia Ewing, Mark Collver, Romano Orzari
I fratelli Pupi e Antonio Avati, dopo aver acquistato la Villa, a Davemport (Iowa), del loro beniamino Bix, ne celebrano il mito con questo film. Pupi Avati, cultore appassionato di Jazz ed ex musicista, nell'abitazione del celebre trombettista girerà alcuni dei suoi thriller (certi solo come produttore e/o sceneggiatore, mentre la regia è affidata a suoi protetti come Maurizio Zaccaro o Fabrizio Laurenti) americani (DOVE COMINCIA LA NOTTE, LA STANZA ACCANTO, IL NASCONDIGLIO, etc...), invece successivamente rievocherà (di nuovo, perché lo aveva già fatto con JAZZ BAND) i trascorsi personali (ma metaforicamente in quanto i protagonisti sono nel presente) di suonatore con il malinconico MA QUANDO ARRIVANO LE RAGAZZE? dove l'ottimo apporto musicale viene dalla colonna sonora del grande compianto Riz Ortolani, musicista stazionato in tutti i generi ma che il meglio l'ha dato, appunto, nel Jazz. Una curiosità sulla colonna sonora di MA QUANDO ARRIVANO LE RAGAZZE?: nella traccia audio contenuta nel cofanetto celebrativo "The genius of Riz Ortolani" la strofa iniziale inizia sulle note della celebre "More" (col quale Riz fu candidato all'Oscar per la categoria "Miglior canzone originale" del film MONDO CANE di Jacopetti, Prosperi & Cavara) che, subito dopo, si trasforma nelle riconoscibili super malinconiche strofe del lavoro Avatiano. Da applauso!!!
Con Renzo Arbore, Joe Maselli, Claudio Lo Cascio, Jimmy La Rocca, Lino Patruno, Sidney Snow
Chi conosce il jazzista Andy J. Forest? Magari qualcuno potrebbe dire "è un nome che ho già sentito ma non ricordo dove...". Questo ragazzo di New Orleans ha vissuto, come attore, una breve parentesi italiana tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 (in CAPRICCIO di Tinto Brass, MEGLIO BACIARE UN COBRA di Massimo Pirri e qualche altalenante, come qualità artistica, thriller) ma la sua vera passione è la musica, del quale adesso si dedica quasi esclusivamente. Questo lavoro celebra lo stile suo e di altri artisti tra l'Italia e la Louisiana. Per il resto ricordo il concerto che Andy fece in Val di Susa (To), dalle mie parti, una decina di anni or sono...
Tutti ricordano i Goblin come autori della mitica colonna sonora. Non dimentichiamo la collaborazione, nel film, tra questi e il jazzista Giorgio Gaslini che ci regala motivi di action ritmata.
Cambiamo guerra, passiamo nel Sud Est Asiatico. Così come passiamo dallo swing al blues. Le note di Louis Armstrong sottolineano uno dei passaggi più commoventi di questo bellissimo film. E con questo chiudo la mia rassegna (aperta però ai vostri contributi) dove abbiamo sottolineato come la musica ci trasporti nel sogno di un Mondo migliore e felice...
Chet Baker ha segnato non solo la storia del jazz, con il suo stile meditabondo e celebrale, ma anche quella dello spetttacolo: un uomo, un artista "moderno" e libero.
Georges Gershwin, nella direzione di Mehta ... prima e dopo, dentro e fuori il jazz. "Rapsodia in Blue" nel film, ma a me piace ricordare "Porgy and Bess"
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