Un bel giorno un tizio decide di infestare i mass media con le sue liste e da allora si è caduti in una specie di abisso da cui non se ne esce più. Tra un po' faremo anche la lista delle merendine di quando siamo cresciuti o delle magliettine della salute che i nostri genitori ci facevano mettere da piccoli.
Però è bellissimo farle, perdersi nelle memorie e ritrovare delle cose ormai sepolte in un passato ormai dimenticato e da cui ci siamo staccati piano piano, senza quasi accorgersene. La nostalgia monta e nella lista di oggi è proprio il caso di dirlo. Oggi parliamo di ormoni: testosterone prodotto all'impazzata a causa di visioni adolescenziali, quel concetto un po' distorto dell'erotismo che può avere un ragazzino che si affaccia all'adolescenza , quell'essere provocato da un gesto, da un vestito, da uno sguardo o da un modo di camminare. Anche il bradipo da piccolo è stato ninfomaniaco: un po' bradipo e un po' mandrillo, un bradipo arrapation.... Ecco la mia lista e ringrazio le mie fonti di ispirazione: Nadia Cassini, Lars von Trier, i Santarita Sakkascia e Maurizio Ciaramitaro
Con Renato Pozzetto, Dalila Di Lazzaro, Lilla Brignone, Angelica Ippolito
In streaming su CineAutore Amazon Channel
E' un film erotico? No, addirittura uno dei protagonisti è Pozzetto che anche con tutta la buona volontà non
può essere considerato un sex symbol. Però c'è lei, la dea, una delle donne più belle che abbia calcato le
nostre scene cinematografiche.Una bellezza statuaria, nordica, non sembra neanche italiana. E' Dalila Di Lazzaro, un'attrice che non ha avuto probabilmente la carriera che meritava e che in questo film è di una bellezza stordente. La scena con lei nature che dispiega tutte le sue grazie davanti allo sguardo allibito ( o allupato) di Pozzetto mi ha accompagnato per tutta l'adolescenza e anche oltre.
Io ero innamorato di quella donna, di Serafina, ingenuità e sensualità nello stesso corpo. Una carica erotica inconsapevole ed era per questo ancora più deflagrante.
Con Corinne Clery, Udo Kier, Anthony Steel, Jean Gaven, Christiane Minazzoli
Ecco qui siamo di fronte a un film veramente erotico, di quelli che smuovevano ormoni e coscienze , oltre che pesantissime scrivanie di mogano senza usare le mani. Corinne Clery era all'epoca una dea ed erano dee anche tutte le attrici che ignude si aggiravano senza problemi per questo film. Non ho mai letto il romanzo, non ho mai capito bene di che cosa parlasse il film , contava solo tutto quel ben di Dio che lo percorreva in lungo e in largo, molto discinto e disinibito. Oltra alla qualità, perchè anche qui il mandrillo che era dentro quel quattordicenne veniva fuori prepotentemente , anche la quantità perchè Histoire D'O era una giacimento di gnocca praticamente inesauribile. Il bosco fuori
Con Pascal Sellier, Mimsy Farmer, Andréa Ferréol, Madeleine Robinson, Bernard Fresson
Questo è un cult personalissimo.Pochi, anzi direi quasi nessuno conosce questo film francese del 1977 in cui un simpatico liceale non particolarmente avvenente riesce ad avere una storia di sesso con una prostituta
d'alto cabotaggio, con macchinone, una splendida casa e clienti altolocatissimi. E che c'è d'erotico? Praticamente nulla se non fosse che Mimsy Farmer così bella e generosa davanti alla telecamera non c'è mai stata. E poi diciamocelo: quel film incarnava il sogno di qualsiasi liceale nerd: far vedere innanzitutto che si ha un'attività sessuale degna di questo nome e mostrare al mondo intero con chi si condivide questa attività. Inutile sottolineare che nella mia vita ciò non si è mai verificato. Da collasso la scena in cui i genitori del protagonista scoprono che ha usato il lettone di casa per fare le cosacce. Schiaffoni da parte della madre, mentre il padre tutto orgoglioso chiede informazioni su chi era e come è stato.
Con Sylvia Kristel, Alain Cuny, Marika Green, Daniel Sarry, Christine Boisson
Ecco questo è un film epocale che ha popolato tante notti insonni e tanti palinsensti di tv private e privatissime fino ai tempi dell'Università.Sylvia Krystel era di una bellezza sottile, forse non così vistosa ma riusciva a catturarmi anche solo con un sorriso, un increspare di labbra, un aggrottare di sopracciglia oppure il modo in cui sorseggiava un cocktail. Erotismo sfacciato ma anche un certo modo di non abbadonarsi mai totalmente. Lei era molto meglio dei film che faceva. E se ne accorse anche Chabrol. Peccato che è rimasta per sempre prigioniera di questo ruolo, ma più che di questa parte di un clichet.
Qui si parla di un film in bianco e nero, un film degli anni '50 , epoca in cui per mostrare un centimetro quadrato di pelle ignuda dovevi ottenere la dispensa papale. Però parliamo di Rita Hayworh, una la cui chioma si colorava di rosso anche in un film in bianco e nero come questo. E parliamo del momento in cui la nostra Gilda/ Rita canta una canzone , Put the blame on mame, e gioca con un guanto lunghissimo sfilandoselo dalle braccia affusolate. Quel modo di guardare la telecamera, di muovere sinuosamente il bacino, quella voce vellutata e suadente, beh smuoveva i miei ormoni ( e forse quei pochi li smuove ancora tuttora ) più di un qualcosa completamente mostrato. E non si vedeva praticamente neanche nulla eppure si sudava.... Sudori freddi.
Più che un film , una sequenza. Quella famigerata del primo incontro tra Jack Nicholson e Jessica Lange.Un mito e una dea che univano i loro fluidi corporei ( almeno così mi sembrava, anche se ancora si mormora che sul set successe qualcosa di molto concreto, cosa su cui dubito fortemente) su un tavolaccio da cucina, buttando all'aria tutto quello che trovavano sulla strada del loro amplesso. Jessica Lange con quel film ha incarnato il sogno erotico di una generazione, anche la mia. Eppure era vestita praticamente di stracci ma sprizzava erotismo da tutti i pori.
Con Serena Grandi, Claudine Auger, Marina Vlady, Fabrice Josso, François Perrot
Altro piccolo cult personalissimo non tanto per il film , direi del tutto trascurabile e neanche per l'attrice protagonista, quella Serena Grandi che non ha mai rappresentato il mio ideale di donna o un 'icona particolarmente erotica. Troppo formosa, abbondante e un po' greve, non ha mai popolato i miei furori adolescenziali. Mi piaceva molto però il fatto dell'iniziazione al sesso, del ragazzino che viene istruito alle gioie del sesso, il sogno recondito di molti ragazzini: trovarsi una maestra di sesso e poi mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti con tutte le donne della casa. E poi in certi frangenti tentava maldestramente la strada della pochade. Non so perchè ma pur nella sua povertà mi ha sempre attizzato...
Con Edwige Fenech, George Hilton, Cristina Airoldi, Manuel Gill
In streaming su Amazon Prime Video
Non brilla in particolar modo per eros, anzi funziona soprattutto sotto il versante thriller con un finale memorabile che gioca a ribaltare quello che lo spettatore non una volta sola, ma parecchie. Nomino questo film solo per includere in questa classifica una delle dee della mia adolescenza, Edvige Fenech, una bellezza che ancora oggi quando la incontro in qualche vecchio film mi fa fermare e mi fa pensare..." Apperò". E'bella anche oggi, ha fatto un patto col diavolo o semplicemente è cliente del Maradona dei chirurghi plastici. Edvige , poco santa e molto dimonia. Coscialunghissima disonorata con onore.
Sharon Stone fino a questo film non se l'era mai cagata nessuno, neanche io. Eppure aveva fatto anche Total Recall un film che avevo visto e rivisto già un sacco di volte. Però la Stone di Basic Instinct sembrava un'altra rispetto a quella. E poi non stiamo tanto a menarcela: siamo andati tutti al cinema a vedere questo film solo per quella scena famosissima in cui lei accavalla le gambe durante l'interrogatorio di fronte a un poliziotto sudatissimo e mostra di non gradire troppo la biancheria intima addosso. E ricordo anche che quella scena mi ha praticamente spettinato. Vedere la patonza dell'allora bellissima Sharon Stone ( ma cacchio , è bella ancora adesso) in formato panoramico è stato praticamente uno shock, positivo senza dubbio.Roba da impallidire. In televisione non rende assolutamente l'idea, quindi se non l'avete visto al cinema non saprete mai di che cosa sto parlando. In principio erano le mutande.
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