Sette titoli per chi spera, e non sa cosa sperare; tra botti e bottiglie che saltano, bilanci e buoni propositi che manderemo al macero, lacrime di gioia e risate amare, sogni inseguiti che ci tengono aggrappati al mondo, scontri ed incontri fortuiti che ci cambieranno.
E’ la mia prima vera play e non mi dilungo troppo…..
buon 2014 a tutti voi, levo il calice “a quel che siamo stati, siamo e saremo”.
E così capita di capire tutto all’improvviso, dopo aver scambiato il rumore di un tappo che salta per un colpo di pistola. E così capita di dirsi t’amo dopo che tutto sembrava perduto, ed ogni sentimento venduto. "Fai le carte, e poi ridimmelo!"
Non perchè è Capodanno, ma per la voglia che il resto della vita parta il prima possibile. "Mi dici che significa? Cosa? E' una vita che mi arrovello su questa canzone: cioè, il ritornello significa che dobbiamo dimenticare i vecchi amici, o che se li abbiamo dimenticati li dovremmo ricordare, il che è impossibile se li abbiamo già dimenticati? Beh, forse significa che dobbiamo ricordare che li abbiamo dimenticati (...) comunque parla di vecchi amici..."
Con Ralph Fiennes, Angela Bassett, Juliette Lewis, Tom Sizemore
Giorni strani ci hanno colti, giorni strani ci hanno raggiunti. "Sai come faccio a sapere che è la fine del mondo Lenny? Perchè tutto è già stato fatto, capisci? Ogni genere di musica è stata provata, ogni genere di governo è stato provato, capisci? Ogni cazzo di pettinatura, ogni orrendo gusto di gomma da masticare, i cereali per la colazione, ogni tipo di schifoso.... capisci che intendo? Che ci resta da fare? Come faremo a sopravvivere, per altri mille anni?
Con Peter Coyote, Emmanuelle Seigner, Hugh Grant, Kristin Scott Thomas
A capodanno, in mezzo all'oceano, "ricomincia da capo la storia del Titanic". Due coppie alla deriva, tra sadismi e cattiverie, balli sensuali e baci saffici, infermità fisiche e morali, Brian Ferry e la dialettica servo-padrone. Eppure tutto quanto, "è solo un capriccio, uno svago nella noia di un viaggio"
Perchè Capodanno può essere un momento di gioia finta e lancinante, e la maschera di un Villaggio al suo massimo storico ce lo ricorda a suo modo. Spassoso e crudele. Proverbiale il maestro Canello, che bara sull'orario perchè deve suonare a due veglioni...
Come si suol dire, a Capodanno ci si libera della "roba vecchia".... Un film che inizia con una serenità natalizia finta come i presepi nei grandi magazzini, tra egoismi, vite malvissute ed ipocrisie. Con il più efferato dei "botti di capodanno", il grande Monicelli dilania la retorica familista.
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