Film, cioé, che tutti hanno più o meno elogiato senza che io ne capissi il motivo. Voi direte: cacchi tuoi. Avete ragione.
Titolo originale La science des rêves
Regia di Michel Gondry
Con Gael García Bernal, Charlotte Gainsbourg, Alain Chabat, Miou-Miou
Voglio bene a Michel Gondry ("Se mi lasci ti cancello" è il film della Vita), pero' questo, per quanto carino, diciamolo, é un po' 'na palla. Tra sogno e realtà, onestamente, ho visto di meglio.
Regia di Marco Bellocchio
Con Sergio Castellitto, Jacqueline Lustig, Chiara Conti, Gigio Alberti
Mai, e dico mai, che sia riuscito a coinvolgermi perlomeno emotivamente. Formalmente è bello, Castellitto é perfetto, ma lo trovo un film freddo, monotono, noioso, con troppa carne al fuoco. E con un montaggio discutibilissimo. Bellocchio, prima e pure poi, ha fatto di meglio.
Titolo originale Martin
Regia di George A. Romero
Con John Amplas, Lincoln Maazel, Elayne Nadeau, Christine Forrest
"La notte dei morti viventi" è bellissimo, "Zombi" anche. Questo invece, che passa come uno dei migliori horror di sempre, non mi ha mai detto nulla, se non un'estrema confusione in tutti i sensi (regia, sceneggiatura, recitazione). Confusione che poi, bho, forse era anche voluta, io non l'ho capita.
Titolo originale He Died with a Felafel in His Hand
Regia di Richard Lowenstein
Con Noah Taylor, Emily Hamilton, Romane Bohringer, Alex Menglet
E' un film con un sacco di fans: non lo sapevo. A me (ma l'ho visto una volta sola quando uscì) non piacque. Poi oh, tutto può essere.
Titolo originale Cube
Regia di Vincenzo Natali
Con Nicole DeBoer, Nicky Guadagni, David Hewlett, Andrew Miller
Questo poi. Passa per essere un film geniale, volutamente contorto eppure pregno di intrinsechi significati. Con una cura per i dettagli quasi maniacale, effetti speciali in abbondanza. A me è venuto il mal di testa dopo mezz'ora, e ci ho visto dentro uno sterminato immaginario cinematografico del cinema d'evasione trasposto in un contesto fantascientifico. Eh insomma, preferisco gli originali.
Titolo originale Deconstructing Harry
Regia di Woody Allen
Con Woody Allen, Kirstie Alley, Billy Crystal, Elisabeth Shue, Demi Moore, Robin Williams
Mah, un po' di rimasticature, vecchi concetti già visti e sentiti, solite battute sul sesso, scrittore in crisi d'ispirazione, Robin Williams mai a fuoco. Un po' evanescente e risaputo, per quanto, in fondo, non disprezzabile.
Regia di Paolo Sorrentino
Con Toni Servillo, Sabrina Ferilli, Carlo Verdone, Carlo Buccirosso, Iaia Forte
Poi magari vince l'Oscar. Dici che non vuoi imitare Fellini ma poi lo fai. Non é un brutto film, é lento, mastodontico, un po' risaputo, elefantiaco, immobile, con troppa roba dentro e una sceneggiatura non all'altezza. E troppa presunzione registica (quanti cacchio di carelli ci sono?). Servillo e la Ferilli pero' sono bravissimi, Verdone anche, ma poi alla fine rifà sè stesso in altri suoi mille personaggi.
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