"Sai qual è il bello dei cuori infranti?" Domandò la bibliotecaria. Scossi la testa. "Che possono rompersi davvero soltanto una volta. Il resto sono graffi."
Carlos Ruiz Zafòn, Il Gioco dell'Angelo
In una calda e luminosa estate di molti anni fa capii per la prima volta, anche se in maniera indiretta, cosa vuol dire star male per amore. Con gli amici avevamo la consuetudine di ritrovarci presso l'abitazione di una ragazza della nostra compagnia, una casa indipendente circondata da un giardino e dotata di un ampio terrazzo coperto da un pergolato che la sera diventava il campo di battaglia per interminabili partite a carte (e che vide certi campionati di briscola a cinque.......). Un giorno, mentre stavo arrivando dal cancello d'ingresso, sotto un cielo terso e talmente blu da essere un invito a correre al mare, venni travolto da una musica a tutto volume proveniente da una finestra spalancata al piano superiore (dove abitavano degli zii della padrona di casa). Era E tu come stai di Claudio Baglioni, ma ad un livello sonoro che sarebbe stato più consono ad un concerto. Guardai la mia amica e lei, leggendo nella mia faccia la più ovvia delle domande, disse “ è mia cugina, è stata mollata dal fidanzato e non vuole più uscire di casa!”. La cosa, pur non toccandomi direttamente, mi intristì molto, conoscevo quella ragazza, una biondina molto carina, e l'avevo vista spesso a spiaggia col suo ragazzo, una coppia felice, o almeno così mi sembrava. Che era successo? Domanda senza risposta, ovviamente. Allora ero molto giovane (penso di aver avuto 17 o 18 anni) e l'amore non mi aveva ancora presentato conti salati da pagare, ma nella mia mente si formò l'immagine di lei, forse con lo sguardo perso, forse in lacrime, che sulle note di quella canzone pensava a quello che era stato e a quello che non sarebbe stato più. Non ho mai dimenticato quella scena, quella musica a tutto volume e quel cielo azzurro, bellissimo e assolutamente indifferente allo strazio di quella ragazza.
Le delusioni d'amore sono arrivate per tutti, mi piacerebbe conoscere qualcuno che non ne sia stato toccato, ma temo che non esista. E sono arrivate col tempo anche per me, lasciandomi strascichi pesanti e fardelli gravosi da sopportare. Ogni volta che ne esco penso che sia l'ultima che starò così male, e ogni volta invece si è ripresentata puntuale la sensazione di avere un sasso al posto del cuore e di una grande desolazione dentro e fuori.
Sono solo graffi, d'accordo, ma graffi profondi che lasciano il segno e faticano a rimarginarsi. E purtroppo quello che rimane è una mancanza di fiducia verso l'altra metà del cielo, forse perché non mi risparmio mai e cerco sempre di dare il meglio di me stesso, ma la sensazione alla fine è di aver dato troppo per ricevere in cambio nulla.
La forma d'arte che meglio ha dato corpo e voce a questo tipo di emozioni è, a mio avviso, la musica. Sono molte le canzoni che hanno cercato di tradurre in suoni e poesia quel sentimento di vuoto desolante che coglie ognuno (ognuno che abbia un cuore.....) quando l'altra parte se ne va via dopo essersi rubata un pezzo della nostra vita. E non è solo una questione di parole, spesso bastano solo le note per toccare lo nostre corde più nascoste e portare in superficie una serie di emozioni incontrollabili.
Lo avete capito ormai, l'ultima delusione è arrivata poco tempo fa e nonostante gli anni e l'esperienza è stata di nuovo una mazzata. In questi momenti si fanno molti pensieri e riflessioni, ci si ritrova soli e nella solitudine si cerca di capire e far chiarezza su un po' di cose....... e come al solito non se ne capisce neanche mezza (o almeno è così per me). L'unica cosa di cui sono certo è che star male per amore non ha età e non ho reagito meglio di come che avrei potuto fare vent'anni fa. All'inizio ero talmente a pezzi che non riuscivo neanche più a interagire con i miei amici, avevo pensato anche di sospendere la mia presenza sul sito. Ma la scrittura, come già era accaduto in passato, ancora una volta mi ha aiutato in un periodo difficile, e non solo la scrittura. Aver seguito le attività degli altri, aver letto, lasciato commenti, essermi appassionato ad alcune discussioni, aver tenuto vivo lo scambio di idee, tutto questo mi è stato in qualche maniera utile. Adesso posso dire di aver fatto bene a lasciarmi aperta questa finestra.
Un po' per gioco e un po' per cura, ora che sento di stare per tornare a galla, tra le canzoni che amo di più ne ho scelto sette, che parlano di solitudine, di illusioni, rimpianti ma anche di ritorni alla vita. O che io ho interpretato così perché spesso tra le note e nei versi di una canzone ci piace vedere qualcosa di noi stessi. I titoli dei film sono stati messi in funzione dei brani, vuoi perché gli stessi fanno parte della colonna sonora, vuoi per qualche altro motivo (e chi vuole può divertirsi a indovinarlo......ma è un gioco molto semplice, non c'è di che scervellarsi).
Sarò ben lieto di leggere anche delle vostre canzoni, dei vostri film e, se lo vorrete............. anche delle vostre emozioni.
Dedicata a Roberto e a Stefano, perché in momenti come questi ti rendi conto che l'amicizia è davvero un valore fondamentale e irrinunciabile.
Dedicata ad Eugenio, per le sue playlist in cui mi sono spesso ritrovato e per quel suo commento lasciato ad una mia, da cui ho tratto la frase che ho posto all'inizio di queste righe.
Dedicata ad Alessandra, che alla mia inconsistente spavalderia (“ho le spalle larghe, non mi spavento!”) mi rispose con quella saggezza, che purtroppo non avrò mai, che non si era mai pronti per certe batoste.
Dedicata a tutti quelli che come me sono stati male, ma sono rimasti in piedi e alla fine, superato l'angolo della strada, sono andati avanti.
Nota: poiché son tutti testi (o meglio, brani estrapolati da testi) in inglese, ho riportato le traduzioni. Mi sono arrangiato con ciò che ho trovato in rete, verificandole e dove ritenevo opportuno facendo delle correzioni. Il mio scopo non è ovviamente dare una traduzione perfetta (onestamente non sono all'altezza) ma di rendere il senso meglio possibile. Chiedo venia a chi l'inglese lo conosce bene e confido nella sua comprensione. Il fatto poi che non abbia messo in lista canzoni italiane è del tutto casuale, nessuna esterofilia, credetemi! Solo che alla fine ho scelto queste, non solo per le loro parole ma anche (e, forse, soprattutto) per quello che mi hanno trasmesso attraverso la musica.
The Space Between Where you're smiling high Is where you'll find me if I get tickled The Space Between The bullets in our firefight Is where I'll be hiding, waiting for you The rain that falls Splash in your heart Ran like sadness down the window into... The Space Between Our wicked lies Is where we hope to keep safe from pain
Lo spazio in mezzo a Dove stai sorridendo felice E' dove tu mi troverai se mai ci arriverò Lo spazio in mezzo ai Proiettili del nostro scontro a fuoco E' dove io mi nasconderò, aspettandoti La pioggia che cadrà bagnerà il tuo cuore Scivolerà lungo i vetri come la tristezza.. Lo spazio in mezzo alle Nostre stupide bugie E' dove speriamo di salvarci dal dolore
I am just a dreamer But you are just a dream You could have been anyone to me Before that moment you touched my lips That perfect feeling when time just slips Away between us on our foggy trip
You are like a hurricane There's calm in your eye And I'm gettin' blown away To somewhere safer where the feelin' stays I want to love you but I'm gettin' blown away
Io sono solo un sognatore Ma tu sei solo un sogno Saresti potuta essere chiunque per me Prima di quel momento in cui toccasti le mie labbra Quella perfetta sensazione quando il tempo scivola Via tra di noi nelle nostre torbide fantasie
Sei come un uragano C'è la quiete nel tuo occhio Ed io vengo spazzato via In un posto più sicuro dove resta il sentimento Voglio amarti ma vengo spazzato via
So I'm singing This is my kinda love It's the kind that moves on It's the kind that leaves you alone, yeah This is my kinda love It's the kind that moves on It's the kind that, kind that leaves me alone
Like a crown of thorns
Così canto Questo è il mio genere d'amore è di quel genere che va avanti è di quel genere che ti fa restare sola Questo è il mio genere d'amore è di quel genere che va avanti è di quel genere che mi fa restare solo
From where I stand at the crossroads edge, there’s a path leading out to sea. And from somewhere deep in my mind, sirens sing out loud songs of doubt as only they know how. But one glance back reminds, and I see, someone else not me. I keep looking back at someone else… me?
Da dove sono,alla fine del crocevia, C’è un sentiero che porta al mare E da qualche parte Nel profondo della mia mente, Le sirene cantano a voce alta Canzoni di un’incertezza Come solo loro sanno. Ma uno sguardo mi ritorna in mente, e vedo Qualcuno altro, non io Continuo a guardare indietro A guardare qualcun altro.. io?
Bye, bye, its been a sweet love. Though this feeling I can't change. But please don't take it badly, 'Cause Lord knows I'm to blame. But, if I stayed here with you girl, Things just couldn't be the same. Cause I'm as free as a bird now, And this bird you'll never change. And this bird you can not change.
Lynyrd Skynyrd – Freebird
(Senza traduzione.....non credo che serva) Per ritornare a scorrere..........
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