Con questa terza playlist concludo la mia panoramica sulle scelte più discutibili operate dall’Academy of Motion Pictures… il discorso potrebbe essere esteso naturalmente a quasi tutte le categorie, ma ne verrebbe fuori una trattazione inevitabilmente noiosa e un’appropriazione indebita dello spazio playlist. Tuttavia, ho voluto inserire almeno gli errori più clamorosi operati nella categoria del Miglior regista, forse la categoria dove, a mio giudizio personale, sono stati perpetrati gli scempi più assurdi, e molti dei più grandi artisti che hanno lavorato nel cinema americano sono stati puntualmente ignorati a vantaggio di modesti artigiani di seconda fila. Per quanto riguarda la categoria “Miglior film”, molte delle scelte “sbagliate” sono ampiamente note e sono già state trattate sul sito, quindi mi concentro, per concludere, su quella dei registi. Ringrazio gli utenti che sono già intervenuti e quelli che vorranno intervenire anche qui.
John Ford è stato, senza alcun dubbio, uno dei più grandi autori del cinema americano, e l’Academy l’ha ricompensato per ben quattro volte come Miglior regista, per “Il traditore”, “Furore”, “Un uomo tranquillo” e questo “Com’era verde la mia valle”, che è anche l’unico suo film ad aver vinto nella categoria di “Miglior film”. Un buon dramma sulle vicende di una famiglia di lavoratori minerari nel Galles del 1800, non regge tuttavia il confronto con i più grandi capolavori di Ford come “Sfida infernale” o “Sentieri selvaggi”, e soprattutto non regge il confronto con l’illustre rivale di quell’anno, “Quarto potere” di Orson Welles, a lungo considerato dalla critica il miglior film della storia del cinema. “Quarto potere” ebbe nove nomination ed un solo premio per la migliore sceneggiatura originale; sembra che la causa della mancata vittoria sia da ricercare nell’ostilità del magnate William Randolph Hearst che, come è noto, fece di tutto per far fallire il film dal punto di vista commerciale, e pare che sia riuscito ad influenzare anche i membri dell’Academy.
George Stevens fu un regista molto amato dall’Academy, premiato come miglior regista per ben due volte, nel 1951 per “Un posto al sole” e nel 1956 per “Il gigante”, e candidato altre tre volte per “Molta brigata vita beata”, “Il cavaliere della valle solitaria” e “Il diario di Anna Frank”. A ben vedere, nessuna delle sue due statuette risulta particolarmente meritata: entrambi i film risultano piuttosto invecchiati, particolarmente la saga familiare e petrolifera de “Il gigante”, ultima interpretazione di James Dean. Quell’anno la statuetta come miglior regista apparteneva di diritto a John Ford per “Sentieri selvaggi”, che non fu neanche candidato.
Nel 1959 trionfò Vincente Minnelli con il musical “Gigi”, che raccolse ben 9 statuette; Minnelli fu senz’altro un regista di talento, che magari avrebbe meritato maggiormente di vincere con “Spettacolo di varietà” (The Band wagon) nel 1953, ma quell’anno la statuetta sarebbe dovuta andare assolutamente ad Alfred Hitchcock per “La donna che visse due volte”, adesso riconosciuto come uno dei film più belli della storia del cinema, ma accolto assai freddamente da critica e pubblico al momento della sua uscita. Uno dei paradossi più eclatanti della storia degli Oscar è che Sir Alfred non ha mai avuto la statuetta come Miglior regista, neppure per “Intrigo internazionale”, “Psycho”, “La finestra sul cortile” e i tanti altri capolavori da lui firmati.
Nel 1969 i membri dell’Academy hanno il coraggio di premiare il regista inglese Carol Reed per il musical “Oliver”, tratto dall’Oliver Twist di Dickens e ormai dimenticato, contro “2001: odissea nello spazio” di Stanley Kubrick, il film di fantascienza più adulto, acclamato ed innovativo della storia del cinema… una scelta che non può non venire definita suicida. Kubrick rimarrà senza statuetta per la regia fino alla morte, mentre Carol Reed avrebbe meritato di vincere vent’anni prima per lo splendido “Il terzo uomo”.
“Rocky” è stato un film di immenso successo commerciale, ma è anche una pellicola di buoni meriti artistici, certamente non da cestinare… tuttavia, premiarlo come Miglior film e Miglior regia quando quell’anno c’era in concorso “Taxi Driver” di Scorsese è l’ennesimo controsenso… e poi, perché dare addirittura il premio come Miglior regista a questo John G. Avildsen che perfino i cinefili ignorano chi sia (ha avuto una carriera complessivamente modesta) e non premiare come Miglior attore o sceneggiatore Sylvester Stallone, che è stato la vera anima del film, nonché il suo ideatore?
Sinceramente, sono sempre stato contro i premi come Miglior regista assegnati agli attori che dirigono alcuni film, ma non sono veri Autori… l’Academy invece sembra prediligerli, basta guardare alle ripetute vittorie di Robert Redford con Gente comune, Warren Beatty con Reds, Richard Attenborough con Gandhi, Kevin Costner con Balla coi lupi e Mel Gibson con Braveheart. Per esempio, Gibson ha fatto un discreto lavoro con la saga dell’eroe scozzese William Wallace, un film d’avventura non banale… ma meritava davvero il premio per la regia, di fronte al “solito sconfitto” Martin Scorsese con un film come Casinò?
Infine Ron Howard, altro attore passato alla regia in pianta stabile, ma che non ha quel tocco inimitabile tipico dei grandi maestri: con “A beautiful mind” dirige una biografia del matematico John Nash ripulita a fini spettacolari, offre il tipico ruolo di disadattato geniale a Russell Crowe (che però non vince la statuetta in quanto vincitore l’anno prima) e incassa gli Oscar come Miglior film e Miglior regia. Peccato che fra gli sconfitti ci sia l’immenso David Lynch di “Mulholland Drive”, capolavoro assoluto del nuovo millennio, e l’altrettanto pregevole “Gosford park” del grande vecchio Robert Altman. Dunque, anche stavolta tutti i conti tornano perfettamente…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta