Espandi menu
cerca
Il fascino della strega
di steno79 ultimo aggiornamento
Playlist
creata il 6 film
Segui Playlist Stai seguendo questa playlist.   Non seguire più

L'autore

steno79

steno79

Iscritto dal 7 gennaio 2003 Vai al suo profilo
  • Seguaci 239
  • Post 22
  • Recensioni 1730
  • Playlist 106
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Il fascino della strega

Fin dall'epoca del muto, il cinema si è spesso confrontato con la figura ammaliante e allo stesso tempo repellente della strega, donna dotata di poteri occulti e capace di esercitare sortilegi. La strega è apparsa in film di diverso genere, che vanno dal dramma di denuncia sull'assurdità della superstizione ("Dies Irae" di Carl Dreyer) all'horror puro (per esempio "Suspiria" di Dario Argento o il recente "Le streghe di Salem" di Rob Zombie), dal fantasy come "Il mago di Oz" fino alla commedia come "Ho sposato una strega" di René Clair con Veronica Lake. Naturalmente, molto del fascino di questi personaggi è legato anche all'attrice che li ha interpretati: fra le altre, si sono cimentate nel ruolo anche Nicole Kidman nel recente "Vita da strega" ispirato all'omonima serie televisiva e Kim Novak in "Una strega in paradiso". Ecco una rapida antologia di film sull'argomento.

Playlist film

Dies irae

  • Drammatico
  • Danimarca
  • durata 94'

Titolo originale Vredens Dag

Regia di Carl Theodor Dreyer

Con Lisbeth Movin, Thorkild Roose, Sigrid Neiiendam

Dies irae

In streaming su Plex

In Danimarca nel 1600, un pastore protestante responsabile del rogo di un'anziana donna bruciata come strega, sposa una donna molto più giovane di lui, Anna, che instaura una relazione con il figlio di primo letto del pastore. Quando quest'ultimo scopre la tresca, muore per lo shock, e la madre del pastore accusa Anna di essere una strega. Abbandonata dal suo amante, Anna rinuncia a difendersi e sarà bruciata viva. Cupo dramma sull'intolleranza e la superstizione, visivamente ispirato alle ricerche dei pittori fiamminghi fra cui Rembrandt, il film resta un inno alla libertà umana e un grido d'orrore contro il fanatismo religioso e l'ignoranza, ancora attualissimo (se si scorre con attenzione la filmografia di Dreyer, si vedrà che il tema dell'oppressione religiosa è presente in molte opere, da La vedova del pastore alla Passione di Giovanna d'arco a Ordet, divenendo una costante forse legata ad esperienze autobiografiche). Memorabile il finale, con la protagonista costretta a confessare la sua "colpa" inesistente in un'atmosfera da inquisizione, intensa interpretazione della protagonista Lisbeth Movin, volto perennemente angosciato che non si apre quasi mai al sorriso.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Antichrist

  • Drammatico
  • Danimarca, Germania, Francia, Svezia, Italia, Polonia
  • durata 100'

Titolo originale Antichrist

Regia di Lars von Trier

Con Willem Dafoe, Charlotte Gainsbourg

Antichrist

"Una coppia, distrutta dalla morte del figlio, si ritira nel suo piccolo "paradiso" in mezzo a un bosco, sperando che il contatto con la natura lenisca la tremenda ferita. Ma le cose vanno di male in peggio, perché il "creato" forse non sottostà al creatore cui tipicamente si pensa, ma al suo rivale: il demonio". (Riassunto di Film tv). Ho visto il film con grande interesse, ma fin dal famoso prologo estetizzante in bianco e nero, qualcosa non mi ha convinto: lo studiatissimo montaggio parallelo fra la coppia che copula fino all'orgasmo, con tanto di dettagli "hard", e il bambino tenerissimo che muore, l'ho trovato piuttosto irritante. In seguito, il film passa alla fase dell'elaborazione del lutto da parte della coppia, ad una terapia anomala in quanto la paziente è soggetta, in maniera poco ortodossa, alle cure del marito psichiatra, e al trasferimento dei due in una casa isolata nei boschi che potrebbe essere decisiva per il miglioramento della donna. Qui il film risulta più volte suggestivo grazie ad uno sguardo contemplativo che aggiorna la lezione di Tarkovsky, con una visione dell'Ordine Naturale all'insegna del pericolo incombente, ma dove il regista può dispiegare le sue virtù a livello plastico e figurativo, assieme a dialoghi rarefatti, ma non banali. In seguito, si fa prendere dall'assillo di dimostrare che la sua eroina è una strega malefica a tutti i costi, spinge il film verso il delirio programmato e inserisce scene horror con squartamenti assortiti, mutilazioni sessuali e altre crudeltà alquanto gratuite. Il cambio di registro narrativo risulta troppo brusco e, al di là degli oscuri e complessi significati che si celano dietro la "fabula" (misoginia? dimostrazione dell'animalità insita nella natura umana? una Natura Matrigna simile a quella di Leopardi?), le scene "gore" risultano alquanto risibili e fanno sprofondare l'operazione nel ridicolo involontario, oltre che nella provocazione gratuita.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Gostanza da Libbiano

  • Drammatico
  • Italia
  • durata 92'

Regia di Paolo Benvenuti

Con Lucia Poli, Valentino Davanzati, Renzo Cerrato, Paolo Spaziani

Gostanza da Libbiano

Il film di Paolo Benvenuti si svolge nel 1594 nel granducato di Toscana, a San Miniato, e rievoca la vera storia di monna Gostanza, una contadina sottoposta ad un processo per stregoneria dall’Inquisizione ecclesiastica e infine riconosciuta innocente. Benvenuti ci propone una parabola sulla libertà individuale posta di fronte agli abusi di un potere dispotico e repressivo rappresentato dalla Chiesa (e questa tematica non manca di parallelismi col mondo contemporaneo): la violenza atroce subita dalla donna con la tortura la spinge a dichiararsi veramente strega e ad inventare tutta una serie di avventure immaginarie con i diavoli per rivendicare una femminilità eversiva e anticonformista. Film rigorosamente anti-spettacolare, costruito in maniera austera e stilizzata, con immagini di grande bellezza pittorica ispirate alla pittura manierista, ma alcune sequenze risultano un pò troppo statiche e verbose. La denuncia di Benvenuti, comunque, ha una forte risonanza, paragonabile a quella del "Dies irae" di Dreyer, a cui si ispira. Straordinaria l'interpretazione di Lucia Poli nel ruolo della contadina che finge di essere una strega, con molti intensi primi piani.
 

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Suspiria

  • Horror
  • Italia
  • durata 100'

Regia di Dario Argento

Con Jessica Harper, Stefania Casini, Alida Valli, Flavio Bucci, Miguel Bosé

Suspiria

In streaming su Amazon Prime Video

vedi tutti

Un horror non poteva assolutamente mancare, e Suspiria è una delle vette della produzione di Dario Argento. Una ragazza si iscrive ad un'accademia di danza a Friburgo, dove avvengono alcuni atroci delitti. Dopo avere indagato un pò su queste morti, Susy scopre che sull'Accademia grava un'antica maledizione e che la Direttrice e le insegnanti sono tutte streghe sanguinarie... Uno dei migliori horror di Dario Argento, quello dove il suo talento visionario e la sua inventiva per il genere fantastico si esprimono al meglio. Tutta la parte visiva del film è curatissima, grazie a una eccezionale fotografia di Luciano Tovoli che opera su violenti contrasti cromatici e sa trarre il massimo effetto da scenografie allucinate; inoltre, le immagini sono perfettamente integrate alla musica dei Goblin, efficace come in Profondo rosso (il leitmotiv con il carillon è stato ripreso moltissime volte). Qualche perplessità la si può esprimere forse sull'intreccio che, come molti hanno fatto notare, più procede e più tende all'inverosimile: ma si tratta pur sempre di una fiaba nera alla Alice nel paese delle meraviglie o Biancaneve, quindi non è lecito pretendere una logica ferrea nel susseguirsi degli avvenimenti, così come il passaggio finale al soprannaturale ha una sua giustificazione. Deludenti i due seguiti, Inferno e La terza madre

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Mia moglie è una strega

  • Commedia
  • Italia
  • durata 93'

Regia di Castellano & Pipolo

Con Renato Pozzetto, Eleonora Giorgi, Helmut Berger

Mia moglie è una strega

Fra le diverse commedie dove appare una protagonista "strega", questa non sarà una delle migliori, ma è quella a cui sono più affezionato perchè la vidi la prima volta da bambino e mi divertì davvero molto.  Una giovane e bella strega, condannata al rogo nel Seicento, per vendicarsi chiede al diavolo di tornare sulla terra ai giorni nostri per perseguitare un lontano discendente del prelato che la incriminò. La donna non ha però fatto i conti con l'amore... Si tratta di un vago remake del film di René Clair con Veronica Lake: la regia di Castellano e Pipolo non ha certo ambizioni autoriali, ma nell'ambito di una commediola popolare e di intrattenimento non sfigura, è gradevole con un Pozzetto simpatico nel suo tipico ruolo da imbranato, una Eleonora Giorgi ammaliante ed istrionica e un Helmut Berger sinistro al punto giusto nel ruolo del diavolo Asmodeo. Piacevoli musiche di Detto Mariano con la canzone "Magic" e da ricordare almeno la scena con i due a cavallo della scopa che forse vuole rendere un omaggio a "Miracolo a Milano".

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Metropolis

  • Fantascienza
  • Germania
  • durata 87'

Titolo originale Metropolis

Regia di Fritz Lang

Con Gustav Fröhlich, Brigitte Helm, Rudolf Klein-Rogge, Alfred Abel, Fritz Rasp

Metropolis

In streaming su Plex

vedi tutti

Nel capolavoro di Fritz Lang abbiamo un'interessante variazione sul personaggio della strega: la dolce Maria, che predica ai poveri derelitti della città di Metropolis schiavizzati dai ricchi, ha il suo "doppio" nell'automa fatto costruire dal magnate John Fredersen allo scienziato pazzo Rotwang: il robot deve creare discordia fra gli stessi operai, li incita alla ribellione violenta e alla distruzione delle macchine, con conseguente allagamento dei sotterranei dove vivono molte famiglie. Brigitte Helm è straordinaria nel caratterizzare l'automa come una vera "strega": una donna fatale che si esibisce in una danza sfrenata al cabaret Yoshiwara, provoca duelli fra i suoi corteggiatori, incita le folle alla distruzione... e poco prima del finale, quando si ristabilisce l'ordine, viene bruciata sul rogo proprio come una strega. Geniale rivisitazione di tematiche espressioniste all'interno di un capolavoro senza tempo.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No
Ti è stata utile questa playlist? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati