L’estate del 2003 è una delle più torride che abbia mai vissuto. In ufficio a regalare un po’ di sollievo è l’aria condizionata e poco altro. A gennaio la filiale in cui opero è stata spostata ai margini della città, il passo successivo sarà quello di porci fuori dal mercato. La smobilitazione è in atto, c’è chi si sfoga improvvisando una partita di calcio nell’open space, chi gioca col pc; io decido di rifugiarmi nelle mie passioni. Qualche tempo prima un mio caro amico mi ha parlato di un sito in cui è possibile postare delle opinioni su film. Ho sempre avuto la velleità di scrivere di cinema e ora ho la possibilità di farlo su web. E’ così che mi iscrivo su filmtv e il giorno stesso posto le prime opinioni, Il buono il brutto il cattivo, Furore, Sentieri selvaggi e L’ultimo dei Mohicani. Dopo i primi scritti segue un lungo periodo di silenzio, non ho ancora internet a casa e quasi mi dimentico del sito ma la newsletter giunge puntuale, quasi a ricordarmi che filmtv è sempre lì, in attesa. Leggo sempre la newsletter su cui all’epoca veniva pubblicata una playlist di un utente. Nel 2008 ne leggo una piuttosto provocatoria e scrivo privatamente all’autore, dicendo la mia. E’ di Marzia, che oggi non scrive più, e di questo mi dispiaccio. Inizio a essere un po’ più attivo e ricomincio a postare opinioni. Dopo qualche mese il sito viene rivoluzionato e assume l’aspetto che più o meno mantiene fino ad oggi, ma la cosa più interessante è che aumenta l’interattività e di conseguenza la capacità di interagire tra utenti. Scopro l’area playlist che personalmente trovo più stimolante delle opinioni, in quanto implica un briciolo di creatività in più. Tutto ciò arriva in un periodo non particolarmente felice della mia vita, ma il ricominciare a scrivere mi aiuta a farmi sentire vivo e fa bene al recupero della mia autostima. Inizio ad affacciarmi in un mondo “virtuale” a me sconosciuto, non mi preoccupo di capirne le regole e le dinamiche, mi limito a usare la buona creanza e a star fuori dai conflitti, all’epoca talvolta accesi. Inizio a leggere altri utenti, opinioni sparse e playlist, a interagire con chi scopro più affine, un mio scritto su Pollack finisce sulla newsletter con mia grande sorpresa, poi altri ne seguiranno e qualcuno sul giornale cartaceo. Poi Guido mi invita a Roma a un raduno di utenti e così ho modo di scoprire chi sta dietro il nickname. Seguendo più assiduamente il sito sono testimone di nuove entrate, abbandoni e rientri. Anche sul web c'è un ciclo vitale, il sito si rivela un organismo pulsante, con i suoi momenti di gioia e le sue storie di sofferenza, con le bedlamate e il circolo del peyote a strappare risate, con le idee sparse di tanti utenti a regalare sorrisi e ad arricchire culturalmente. Intanto il tempo corre e nel 2010 la colonia di genovesi, o meglio liguri, inizia a farsi corposa, forse è tempo di conoscersi di persona e da lì nascono incontri che arrivano fino all'oggi. Sì, l'oggi. Oggi scrivo di meno, e frequento anche meno il sito. Prima si è parlato di cicli della vita, c'è un tempo per tutto e oggi il tempo è tiranno e spesso la stanchezza fa sì che venga meno la lucidità e la concentrazione per scrivere. Ma l'8 agosto segna i miei primi dieci anni su www.filmtv.it e un saluto era doveroso. E poi se l'8 agosto di quest'anno era a Savona con due di voi, qualcosa vorrà pur dire. Ciao a Franco, Lorenzo e Valerio, i più affini a me cinematograficamente parlando. Un saluto ai genovesi e alla sporca dozzina. Un grazie a tutti quelli che mi leggono e ai tanti che mi hanno dato qualcosa. Un brindisi a coloro che hanno lasciato e a quelli che arriveranno. Au revoir les enfants, dopo dieci anni di filmtv sono un po' più ricco, e qui sono pure riuscito a giocare a scacchi.