«Tutti i personaggi che ho interpretato sono delle diverse versioni di Faust, e io sono contro tutti i Faust, perché credo che sia impossibile per un uomo essere grande se non ammette che si sia qualcuno più grande di lui.»
«Detesto i trucchi "artistici": filmate un uomo che attraversa una strada e all'improvviso lo inquadrate dal nono piano di una casa. In sala, si comincerà a dire: "Deve esserci un agente dell'FBI che lo sorveglia." Invece, si tratta di un capo-operatore artista.»
«Non riuscirei a fare film come Rocky o Qualcuno volò sul nido del cuculo, quei film dove non ci sono dubbi sulle idee e i sentimenti che la gente deve provare alla fine. Dovreste essere voi a dirmi cosa dice il mio film: come parte del pubblico, come destinatario ideale... dovreste parlare voi.»
«Mi piace prendere il pubblico alla sprovvista. Dargli la sensazione di trovarsi su di un terreno famigliare e poi brutalmente, senza preavviso, violentarlo. Lo spettatore non deve tornare a casa confortato, rasserenato. La vita non è così. L'inconscio è sempre là, che attende di manifestarsi, anche quando crediamo che la logica abbia risolto ogni cosa.»
«Come regista, mi piace che vi sia qualcosa di scuro nell'inquadratura. Se tutto è completamente illuminato e si può vedere ogni cosa, allora non c'è mistero.»
[su Post Tenebras Lux] « ... Addirittura, qualcuno si domanda che cos’abbia nelle due scatole il diavolo: ebbene, chi può davvero chiederselo? Arriva il diavolo e ti chiedi che cosa porti con sé: io non ci ho mai pensato, chi potrebbe?»
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