Regista americano nato nel 1930 a Malba (New York) ma di origini tedesco-irlandesi, morto nel 2002. Imparò il mestiere lavorando come aiuto regista in alcune serie televisive. Autore diretto, essenziale, senza fronzoli ma non un mero esecutore, non un conformista anzi il coraggio di prendere di petto argomenti scottanti non gli è mancato. Spesso è stato cinico, pessimista, anche catastrofico. Affrontò il genere politico - anche improbabile fino a diventare fantascienza. I protagonisti dei suoi film vivono un presente difficile, complicato, ed il futuro che si intravede è ancora più fosco. Per i film più spettacolari la sua filosofia era di girare rigorosamente dal vivo a velocità reale e sul luogo grazie al lavoro degli stuntman, evitando così di intervenire nella fase di postproduzione. Ha diretto una trentina di film in quasi 50 anni, passando da quelli costosi e spettacolari ad altri più intimisti, non tutti interessanti, qualche bel successo commerciale e diversi ottimi lavori come: ‘L'uomo di Alcatraz’ con quello che sarà il suo attore preferito - Burt Lancaster - ‘Va' e uccidi’ , ‘Il treno’ , ‘Operazione diabolica’ con un bravo Rock Hudson in cerca dell’eterna giovinezza, ‘L'uomo di Kiev’ un incredibile caso giudiziario creato ai danni di un ebreo nella Russia zarista, ‘I temerari’ , ‘Un uomo senza scampo’ con Gregory Peck sceriffo anziano innamorato di una giovane lestofante che lo inganna, ‘Il braccio violento della legge n° 2’. Un po’ in declino negli anni 80 è tornato in splendida forma nel 1998 con il suo canto del cigno ‘Ronin’.
E’ la vera storia di un giovane disadattato dell’Alaska (Burt Lancaster) all’inizio del 1900 che, diventato un omicida per la sua facile irascibilità, passa da un carcere all’altro fino a quello di massima sicurezza - Alcatraz. Tenuto in isolamento per la sua pericolosità si dedica allo studio ed all’allevamento di canarini, riuscendo anche a scrivere importanti libri sull’ornitologia.
Genere fantapolitica, (rifatto nel 2004 da Jonathan Demme e uscito anche da noi col titolo originale ‘The Manchurian candidate’) durante la guerra di Corea un sergente americano (Laurence Harvey) subisce il lavaggio del cervello... si vogliono servire di lui per uccidere, idea affascinante.
Burt Lancaster per conto della resistenza francese deve sabotare i binari della ferrovia dove transiterà un treno carico di opere d’arte trafugate dai tedeschi e diretto in Germania. Più di due ore di tensione e di grande intrattenimento. Curiosità: il film fu iniziato da Arthur Penn sostituito dopo 15 giorni di riprese.
Non eguaglia il pluripremiato n° 1 di Friedkin ma questo spettacolare seguito neanche lo fa rimpiangere. Ci sono tensione e personaggi psicologicamente affascinanti.
Con Kyle MacLachlan, Samuel L. Jackson, Clarence Williams III, Frederic Forrest
Visto in tv, ‘The Prison’ è il titolo italiano (… si fa per dire) di ‘Against the wall’ del 1994 che non mi pare sia stato proiettato sugli schermi a suo tempo. Il ‘wall’ è quello di una prigione dove (tanto per cambiare) i detenuti sono trattati molto male fino a che non si ribellano e prendono in ostaggio le guardie. Riusciranno ad ottenere una vita carceraria più accettabile? Tratto da una storia vera.
- Nessuna domanda nessuna risposta, questo è il nostro lavoro! Spettacolari inseguimenti tra automobili in costa Azzurra rendono omaggio al film d’azione. E’ la storia di ex agenti tedeschi - ora mercenari - (come gli antichi samurai ronin), che cercano di impossessarsi di una valigetta. Anche Robert De Niro è in splendida forma.
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