Da qualche tempo, mi sono messo in disparte: non è stata una cosa voluta; in un periodo burrascoso e complesso, vuoi per miei andirivieni italo-esteri, vuoi per impegni lavorativi pressanti, vuoi -purtroppo - per motivi di salute, ho frequentato in modo poco attivo il nostro amato sito. Sempre, però, attento a tutto quello che si pubblicava, scrutando tra le pieghe dei discorsi oggi intrecciati dall'ottimo Data, ciò che si andava costruendo di originale. E qui mi fermo: ho detto originale, non "nuovo". In un sito che parla di cinema, ma nato - è bene ricordarlo - sull'onda di una rivista che parlava di televisione, si dovrebbe parlare di cinema. Oggi, qui parlo da addetto ai lavori, il cinema non è più spettacolo per le masse; non rappresenta, se non in piccola parte, la faccia - almeno in Italia, ma la crisi è comunque mondiale -allegratristefeliceinfelicegioisadariscattoecceccc di colui che il cinema lo frequentava. In cerca di soluzioni visive sempre più appaganti, consolatorie e se possibile altamente remunerative, il medium "cinema" ha perso i suoi connotati: raccontare una storia. Leggo, e rimango interdetto, che da queste pagine si cominceranno a moltiplicare le possibilità di votazione (le mezze stellette.....invece di trovare un sistema alternativo, più semplice, tipo "piace" oppure "non piace"), si incroceranno le possibilità per utenti di "simil" famiglia di autocelebrarsi, si verrà democraticamente incontro a coloro che salteranno le opinioni di utenti "casuali" (e farebbero male) per andare direttamente su quelle degli amici bookmarcati. D'accordo, chi frequenta dovrebbe avere la priorità, ma allora, qual è l'obiettivo di un rinnovamento ? Il sito ha una collettività di circa 80.000 utenti; a ragione si può ben dire che si e no siano meno di un miglialio quelli che ci scrivono davvero (e sono stato follemente benevolo), ma che è un punto di riferimento oggi davvero importante. Lo è per tutti quelli che sul cinema scrivono "dizionari" (è menzionato nei manuali di un po' tutti quelli che vivono di critica), per tutti i registi e gli sceneggiatori (ci crediate o meno, anche quelli americani...), per gli appassionati e i cultori, ma soprattutto lo è per gli "amici" della community. Allora, da un restyling - si tratta di questo, in fondo: qui di cinema si discute, ma i film, è ovvio, si scrivono altrove - chi può trarre giovamento ? Si attireranno nuovi utenti ? No, perchè gli interessati sanno già che è un punto di riferimento, gli altri non distingueranno il nuovo dal vecchio; si potrà circolare più liberamente (msg in diretta....) alla maniera di Face ? Ritengo di no. Avevo da tempo spostato le mie mani (quelle sulla tastiera...) su CineRepublic, che ho abbandonato, ormai (chiedo scusa a molti cui ho promesso post specifici) perché è un blog devastato da un'accozzaglia di notizie dell'ultimo minuto (le recensioni...ahiahiahi), di scritti di tre righe e altri prolissi, di informazioni televisive e avvertimenti su "film in onda" (peraltro abilmente reperibili anche su filmtv.it), tante e tali (in)utilità da non essere in grado di distinguere cosa e come leggere. La locandina in altro metteva in evidenza ciò che sembrava più interessante, ma è stata eliminata, rendendo Cr inservibile. L'entusiasmo di Data (credo sia lo stesso per End) è strepitosamente condivisibile: quando ci si tuffa in un'avventura si è tutti sorridenti, disponibili, interessati. Non sono, però, condivisbili molti pareri espressi: tanto più se molti sono in contrasto tra di loro. Qualche tempo fa, l'incredibile lavoro compiuto da Data, End e Spaggy (grazie, se non l'avevo detto mai prima d'ora) ha portato ad un sito ottimo, dove poter navigare in modo perfetto, trovare ciò che interessa, visionare clip in anteprima. Utenti che hanno seguito i festival hanno poi perfezionato (e si tratta di appassionati, puri e semplici) ulteriormente le news, dandoci squisite anteprime. Serve, allora, e guardiamoci (se possibile....) finalmente negli occhi, una nuova "complicazione" ? Onestamente, no. Accattivarsi nuovi "affezionati clienti" sarà impossibile (a meno di non fornire filmati in streaming....), chiedere a quelli attuali partecipazione più attiva, ritengo improponibile (molti fanno e danno tantissimo). Siti simili (che motivi , diciamo, deontologici, mi invitano a non nominare) restano attaccati alla loro, vecchia immagine. Sono peggiori del nostro, credetemi. Ma hanno proseliti in numero maggiore. E' su questo, credo, ci si debba interrogare. Anche, se, a ben guardare, la risposta è semplice: il cinema, ancora oggi, vive di pellicola. Ci pensate ? Sì, d'accordo, siamo nell'era del digitale, ma la sala resta la stessa di cento (e più) anni fa. Non ci si può fumare, ovvio, mentre un tempo si poteva. Non si entra (tranne rari casi...) a spettacolo iniziato, va bene. Ma tutto resta lo stesso di ieri. Lo spettacolo, in fondo, deve continuare. Ma è immutabile, ebbene sì. E allora ? Allora, senza preziosismi di sorta, mi piacerebbe che nuovi utenti conoscano il vecchio amabile spettacolo di filmtv.it. Per questo, mi piace chiudere con le parole che al Sulmona Film Festival hanno introdotto il cartellone: "(...) la critica cinematografica non è mai estremizzare il proprio piacere o dispiacere davanti ad un'opera.(...) Ma cercare di cogliere con umorismo ed umiltà senso (se c'è) e valenze di un'opera, aprendo il film ad una ricezione più ampia e consapevole, utile al pubblico appassionato ma non specializzato(...)". Basterebbe evitare, allora, di trasformare filmtv.it in un sito per pochi, specializzati, cinefili. Buon lavoro.