In molti film si vede qualcuno dei protagonisti mentre legge un libro (e spesso il libro mostrato ha qualcosa a che fare con la storia di quel personaggio), oppure viene citato qualche libro (e in molti casi non si tratta di citazioni casuali). Mi piacerebbe raccogliere in una serie di playlist tutte le citazioni (visive e verbali) più significative di libri nei film...
Con Jean-Pierre Léaud, Albert Rémy, Claire Maurier
Nel capolavoro di Truffaut, il protagonista impara a memoria un brano di un fondamentale classico della letteratura francese, ma non ricordo di quale libro si tratta
In questo divertente film, in cui Don Camillo finge di essere un militante comunista ("Il compagno Don Camillo") per poter visitare l'URSS, c'è una scena in cui lo si vede leggere un libro di Karl Marx, mi pare.
Play list stuzzicante che mette in moto ricordi e ricerca . A me viene in mente il film The Hoursdi Stephen Daldry dove Virginia Woolf si appresta a scrivere uno dei suoi romanzi " La signora Dalloway". Fra quelli da te citati non conosco la terza generazione spero di recuperarlo. Ciao.
Haaaa...come non ricordare L'attimo fuggente di Peter Weir dove vengono citati vari libri tra cui testi di Walt Whitman, Ralph waldo Emerson, HenryDavid Thoreau, e la commedia Sogno di una notte di mezza estate Di Shakespeare. A proposito di Whitman la sua poesia citata alla fine del film e che rimarrà nella memoria di tutti " O capitano! Mio capitano " era stata scritta in ricordo del presidente Lincoln e quindi ora torna alla memoria col film appena uscito.
Hai ragione, tuttavia ho deciso di escludere le poesie dal mio elenco, che altrimenti sarebbe diventato davvero troppo lungo.
Comunque, se la cosa ti interessa, mi pare che in una scena del bellissimo film "Il ritratto di Dorian Gray" (1945) (non so per quale ragione non venga MAI trasmesso in TV) il protagonista legga "I fiori del male" di Baudelaire. E, a proposito di Baudelaire, nell'interessante "Fumeria d'oppio" il protagonista legge "Paradisi artificiali". In entrambi i casi, si può dire che i protagonisti vengano corrotti e rovinati dalla lettura di quei libri, il cui autore veniva considerato da molti "maledetto". Nei film degli anni '40-'50 (ma anche dei primi anni '60) la figura dell'intellettuale (o scrittore) corrotto/corruttore/debosciato è abbastanza frequente: basti vedere, ad esempio, "Giorni perduti", "L'ammutinamento del Caine", "Colazione da Tiffany", "Lolita" ecc.
Si tratta comunque di una visione che ogni tanto riaffiora, specie in un contesto come quello anglo-sassone, dove spesso si tende ad esaltare gli uomini d'azione, rispetto agli intellettuali... Ad esempio, in tempi più recenti, anche in "Shining" non si può dire che lo scrittore faccia una bella figura... E vi ricordate dell'aspirante scrittore del telefilm "Melrose Place" (spin-off di "Beverly Hills 90210")?
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Grazie per il tuo prezioso suggerimento, Marcello! :)
Play list stuzzicante che mette in moto ricordi e ricerca . A me viene in mente il film The Hoursdi Stephen Daldry dove Virginia Woolf si appresta a scrivere uno dei suoi romanzi " La signora Dalloway". Fra quelli da te citati non conosco la terza generazione spero di recuperarlo. Ciao.
Haaaa...come non ricordare L'attimo fuggente di Peter Weir dove vengono citati vari libri tra cui testi di Walt Whitman, Ralph waldo Emerson, HenryDavid Thoreau, e la commedia Sogno di una notte di mezza estate Di Shakespeare. A proposito di Whitman la sua poesia citata alla fine del film e che rimarrà nella memoria di tutti " O capitano! Mio capitano " era stata scritta in ricordo del presidente Lincoln e quindi ora torna alla memoria col film appena uscito.
Hai ragione, tuttavia ho deciso di escludere le poesie dal mio elenco, che altrimenti sarebbe diventato davvero troppo lungo.
Comunque, se la cosa ti interessa, mi pare che in una scena del bellissimo film "Il ritratto di Dorian Gray" (1945) (non so per quale ragione non venga MAI trasmesso in TV) il protagonista legga "I fiori del male" di Baudelaire. E, a proposito di Baudelaire, nell'interessante "Fumeria d'oppio" il protagonista legge "Paradisi artificiali". In entrambi i casi, si può dire che i protagonisti vengano corrotti e rovinati dalla lettura di quei libri, il cui autore veniva considerato da molti "maledetto". Nei film degli anni '40-'50 (ma anche dei primi anni '60) la figura dell'intellettuale (o scrittore) corrotto/corruttore/debosciato è abbastanza frequente: basti vedere, ad esempio, "Giorni perduti", "L'ammutinamento del Caine", "Colazione da Tiffany", "Lolita" ecc.
Si tratta comunque di una visione che ogni tanto riaffiora, specie in un contesto come quello anglo-sassone, dove spesso si tende ad esaltare gli uomini d'azione, rispetto agli intellettuali... Ad esempio, in tempi più recenti, anche in "Shining" non si può dire che lo scrittore faccia una bella figura... E vi ricordate dell'aspirante scrittore del telefilm "Melrose Place" (spin-off di "Beverly Hills 90210")?
Ottime osservazioni ,tra l'altro alcuni film davvero non passano mai in tv !Ora che me li hai ricordati cercherò di recuperarli . Grazie ciao.
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