...prima di evitare qualsiasi fraintendimento e prima che qualcuno, più malizioso, possa pensare che stia tirando l'acqua al mio mulino, preciso subito che la dimensione di cui si parla in questa play - chiaramente ludica - è unicamente riconducibile alla durata dei film! Tutto nasce da una conversazione avuta tempo fa con una persona all'epoca mia amica, la quale, parlando di non ricordo quale film, disse press'a poco così: "Sì, in sé il film non è male, ma pagare il biglietto per uno spettacolo di nemmeno un'ora e mezza non vale proprio la pena". All'udir di una siffatta sciocchezza, ho preferito tagliar corto ed inventare un inesistente impegno per alzare i tacchi ed andar via, perché, parafrasando Woody Allen, si sa che l'idiota ama trascinarti al suo livello per poi batterti con l'esperienza! Eppure, ripensandoci a mente fredda, qualcosa di vero in quell'affermazione strampalata c'era. Nel 1929, in piena crisi economica, per far sì che il pubblico continuasse a frequentare i cinema, le case cinematografiche decisero di proiettare due cortometraggi al prezzo di uno, così da garantirsi degli introiti quanto meno sufficienti a coprire le spese, pur in un periodo così difficile. Il passo verso la definitiva affermazione del lungometraggio, che consentiva da un lato maggiori economie di scala e dall'altro di godere di uno spettacolo prolungato pagando un solo biglietto d'ingresso, fu poi molto breve. Ma erano decisamente altri tempi. Tempi bui, più di quelli che stiamo vivendo noi oggi. E dunque, giusto per dimostrare - se mai ce ne fosse bisogno - che le dimensioni non contano, ecco un elenco di 7 film di durata inferiore ai 100 minuti a buon diritto ascrivibili alla categoria "capolavori".
Durata 90'. Uno dei più feroci film di Kubrick contro il gioco assurdo della guerra e la megalomania che tipicamente assale chi si trova nelle stanze del potere (o della guerra). Si tratta di novanta minuti a ritmo serrato, talvolta persino convulso, in cui emergono chiaramente tutta l'ironia, la satira ed il gusto per il grottesco del regista, mai come in questo caso coadiuvato da uno splendido Peter Sellers. Novanta minuti, un tempo relativamente breve, ma sufficiente a distruggere il mondo...
Durata 96'. Gran parte della filmografia di Woody Allen è "breve", eppure, al di là dei pur legittimi gusti personali, credo che siano tutti d'accordo nel riconoscere la genialità di Woody Allen. Con Manhattan, in poco più di un'ora e mezza, il regista racconta tutto di sé e del suo amore per la Grande Mela, la città che fa da protagonista (e non semplicemente da sfondo) a tutti i suoi film più riusciti. Il film per il quale verrà ricordato: così viene spesso definito Manhattan, riferendosi al suo regista. Un capolavoro di ombre e luci, il rincorrersi di temi ricorrenti in tutta la sua cinematografia, la sua filosofia tradotta in immagini e dialoghi. Il tutto in soli 96'.
Durata 80'. Hitchcock rinnega se stesso e tutte le sue convinzioni circa l'importanza del montaggio al cinema e realizza un film "appiccicando" letteralmente 8 lunghi piani sequenza della durata di 10' ciascuno. Si tratta certo di un'opera anomala nella filmografia del regista inglese, di un corpo estraneo non per questo meno importante in cui, pur mettendo in scena qualcosa di completamente differente rispetto a quanto fatto sino a quel momento, Hitchcock sa mantenere alti i livelli della tensione e della suspense. 80 minuti spesi bene durante i quali, sia per la particolarità della tecnica adottata, sia per le convinzioni più intime del regista, non c'è spazio per digressioni poco interessanti.
Con Orson Welles, Jeannette Nolan, Dan O'Herlihy, Roddy McDowall, Edgar Barrier, Alan Napier
Durata 80'. Quando c'è il genio, bastano 80 minuti, un pugno di soldi e una scenografia di cartapesta per realizzare un capolavoro. E' quanto è stato fatto da Orson Welles per questo film. Proprio nella povertà di mezzi e nel mal celato tentativo di dissimularla risiede il fascino di questa pellicola che, certo, non è la più famosa nell'opera del regista, ma nella quale, ancora una volta, la sua genialità emerge in tutta la sua prepotenza.
Durata 95'. Nel film, il protagonista gioca la più importante partita a scacchi della sua vita, quella che, in fin dei conti, ognuno di noi gioca quotidianamente. Eppure, l'intera pellicola dura molto meno di molte sfide fra campioni. La magia del cinema, in fondo, sta anche nella sua capacità di manipolare il tempo, dilatando i momenti chiave e comprimendo quelli di transizione. Perché, come soleva dire Hitchcock, il cinema non è nient'altro che la vita alla quale sono stati tolti i momenti noiosi.
Durata 97'. Forse qualcuno non lo riterrà un capolavoro, ma secondo me resta il migliore film del filone horror di Dario Argento. Respiri affannosi, colori vivaci, rossi intensi, pioggia, rumori appenna udibili: questi e altri elementi fanno di Suspiria uno dei film più inquietanti di Argento e, forse, uno di quelli che più ci spingono a domandarci che cosa gli sia accaduto dopo... 97 minuti decisamente molto intensi... Secondo alcuni non giustificano il prezzo del biglietto, secondo i più impressionabili un'eternità!
Durata 86'. Con Kubrick il cerchio si è aperto, con Kubrick era giusto chiuderlo. Proprio lui, infatti, che ha realizzato film imponenti come Barry Lyndon (180 minuti abbondanti) e 2001 (141 minuti), ci dimostra come possano essere realizzati dei capolavori anche con molti metri di pellicola in meno. Perché, almeno nel cinema, le dimensioni non contano davvero!
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