Espandi menu
cerca
Da 29' a 61' ( minuto +, minuto - ). Parte prima : altri.
di mck ultimo aggiornamento
Playlist
creata il 7 film
Segui Playlist Stai seguendo questa playlist.   Non seguire più

L'autore

mck

mck

Iscritto dal 15 agosto 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 206
  • Post 137
  • Recensioni 1147
  • Playlist 323
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Da 29' a 61'  ( minuto +, minuto - ).  Parte prima : altri.


Mediometraggi, in quest'epoca !?! Passi ancora che se ne girino... ma che si vedano !?!
 

In ragion della durata : 
 

29'   Frankenweenie
35'   Viaggio nella Pianura Ungherese   ( opinione nuova )
46'   Non ci sarà licenza oggi
49'   the Passion of Martin   ( opinione nuova  film non ( ancora ) presente in database )
58'   C'è un posto in Italia
61'   Mekong Hotel
62'   Falkenau - the Impossible
 
Cosa li accomuna ? Nulla di niente,
se non il tempo che impiega una farfalla, passata da bruco a ninfa, a distendere del tutto le ali dopo aver rotto la crisalide.
Per rompere il bozzolo disimpupandosi ed uscirne completamente a volte le occorre solo sfruttare l'occasione del breve periodo d'un " Prologo - Visioni d'Europa ",
mentre per dispiegare e far asciugare le ali ed essere pronta al volo spesso e mal/ben-volentieri impiega tutto il tempo di un " Satantango ".
 
 
^^^  Mediometraggi [ Romanzi ], in quest'epoca ! Passi ancora che se ne girino [ scrivano ]... ma che si vedano [ leggano ] !  ^^^ (*)

( Parafrasando ) Ernesto Sábato - El Túnel - 1948
 
the Passion of Martin
49'  -  U.S.A.  -  1990-'91  * * * ¾
Tesi di laurea in cinematografia.
Fotografia : Dave Rudd.
Co-prodotto, montato ( picture/sound ), scritto e diretto da Alexander Payne.
 
Il miglior film di Payne, a tutt'oggi, rimane senz'altro " About Schmidt ", anche se due fra le scene e le architetture del racconto più impressionanti e potenti vengono dopo - non arrivo certo a dire prese di forza da - "the Human Stain" ( Philip Roth - Robert Benton ) e "the Straight Story" ( David Lynch, 1999 ), ovvero la morte della moglie del protagonista, che capita come di solito accade piombando ed accade come sovente succede sbucando, ed il viaggio lento. Nutro molte speranze per un altro viaggio, quel " Nebraska " che non può non far pensare immediatamente a Bruce Springsteen ( vista dal parabrezza col cofano coperto di neve, la strada lunga e dritta che s'insinua all'orizzonte tra cumulonembi, pallidi raggi di sole a filtrare tra il freddo pesto e sterminati campi di terra arata, gelida, e stoppie ), al paesaggio in cui vivono e si muovono anche solo di passaggio i protagonisti di " the Echo Maker " di Richard Powers.
 
 
     D :  Quindici [ 2006 ] anni dopo [ tra " SideWays ", 2004 ( e la produzione di " Savages " di Tamara Jenkins, 2007 ) e  " the Descendants ", 2011 ( e la regia del pilot di " Hung " per HBO,  2009 ], lei sente ancora molto il '' mono no aware '', la malinconia per la natura effimera delle cose ?
     A.P. :   Provo sensazioni ancora più forti. Non potrebbe essere altrimenti. Ma ora tutto è accompagnato da una maggiore accettazione della fragilità delle cose. E della morte. Quando avevo vent'anni [ in realtà più verso i trenta...] e facevo questo film ho rubato questo concetto dai saggi sull'opera di Ozu. Ma più che provarlo sulla mia pelle mi limitavo a osservarlo da fuori. Quel che provavo allora oggi lo provo molto meno : la gelosia, la rabbia e il senso di insicurezza che seguono il nostro primo amore [...]. Il film mi è servito per allontanare tutto questo da me trasformandolo in una commedia. [...] " the Passion of Martin " [ rispetto ] agli altri miei lavori, nonostante la sua scabra semplicità, anzi forse proprio in virtù di quella, mi mette completamente a nudo.
 
 
" Ci conosciamo abbastanza da volerci conoscere davvero ".
 
La Passione è quella che Martin Scores prova per Rebecca Sanchez
( e  no, non c'entra ( Martin ) Scorsese, o ( la Passione per ) Sandra Oh...) :
My First Taste of Eternity.
 
Martin Scores ( Charley Hayward )
 
--  una via di mezzo tra il Jake Scully di Craig Wasson in Body Double di Brian DePalma e il di Jeff Daniels in SomeThing Wild di Jonathan Demme ( ancora Melanie Griffth, ma Lisa Zane è più Natascha McElhone e Kate Winslet ), l'Eli Cahs di Owen Wilson in Royal Tenenbaum di Wes Anderson e il Sandor Szavost di Sky Dumont ( l'approccio di Martin a Rebecca al party di matrimonio in cui lei è damigella, Frank Sinatra in sottofondo : " How Old Lady ? " ) in Eyes Wide Shut ( la fotografia del proprio portfolio che Martin sente come più sua e rispecchiarlo meglio è quella che 'attrae' Rebecca e ritrae l'anziana showgirl guardarsi allo specchio nel suo vecchio costume di ragazza ( mono no aware ), e ricorda per l'appunto lo stile del primo Kubrick ai tempi di Look, come pure quella della " donna che corre terrorizzata guardandosi indietro " : exploitation shuts ), e fin'anco il Sam Lowry di Jonathan Pryce in Brazil di Terry Gilliam e l'Emmet Ray di Sean Penn in Sweet and Lowdown di Woody Allen  --
 
s'innamora perdutamente, non ricambiato allo stesso modo, di quella che pensa essere con tutta la ragione del suo credo la sua anima gemella e compagna di viaggio, Rebecca Sanchez ( Lisa Zane : incantevole ), abitando quel che può essere considerato un riassunto-compendio / evoluzione-miglioramento della commedia, per la parte romantica, di John " Pretty in Pink " Hughes al culmine ( più in generale : "Home Alone" ) della stessa, innestandovi tematiche 'altre' : Rohmer, DePalma, Leigh, Allen, con deviazioni, in questo caso per la parte ossessivo-compulsiva, d'inadeguatezza, verso " l'Enfer " di H.-G. Clouzot - C. Chabrol, e prima della 'new' romantic comedy anni zero e dintorni :
 
Pecker  -  John Waters  -  1998
Happy Accidents  -  Bad Anderson  -  2000
Before Sunrise - Sunset - Midnight  /  Richard Linklater  /  1995 - 2004 - 2013
Eternal Sunshine of the Spotless Mind  -  M.Gondry-C.Kaufman  -  2004
(500) Days of Summer  -  Marc Webb  -  2009.
 
Per terminare... Hablando con Ella...
 
 
     D :  Cinquanta minuti è una durata poco comune per un film. Si è mai sentito in dovere di allungarlo o di accorciarlo ? Le piacerebbe far uscire nelle sale un film di appena quaranta minuti ?
     A.P. :  Mentre giravo " the Passion of Martin " al dipartimento di cinema dell'U.C.L.A. sapevo che sarebbe stata l'unica volta in vita mia in cui avrei potuto essere completamente libero, come regista, da qualsiasi convenzione. La strana durata del film (*) è una conseguenza diretta di questa consapevolezza. Volevo che il film durasse esattamente il dovuto.
Naturalmente dopo ho realizzato che la sua durata, troppo breve per un lungometraggio e troppo lunga per un corto, ne comprometteva  la presenza in certi festival. E in più di un'occasione sono stato invitato a tagliare delle scene o ad aggiungerne di nuove. Ma non c'è stato verso : voi cosa fareste con un figlio che nasce troppo alto o troppo basso ?
Per quanto riguarda la distribuzione nelle sale mi piacerebbe che ci fossero ancora quei film di serie B che magari duravano 62 minuti, come ai vecchi tempi [ " Plane 9 from Outer Space " + " the Blob " ( Tot. 2h30' ), e Grindhouse, x es. ]. I film sono migliori quando durano il giusto [...]. Il cortometraggio canadese " Ryan " vi dà il mondo intero in 13 minuti, " Paths of Glory " ve lo dà in 88 e " the Godfather - part II " in 200.
 
 
" Accettando di venire a casa mia ha confermato il suo interesse. Sentivo che la mia vita fino a quel momento era stata solo una lunga e stupida prefazione " (°)
 
Il voice over di Martin ci accompagna nel suo maelstrom verso l'inferno cui spingerà Rebecca, la cui unica colpa è d'essere differente da lui, incastrandosi ( bene per lui, male per lei, enantiosemicamente ) alla perfezione.
 
" Quant'è lungo il tuo obbiettivo ? "
" Va dai 70 ai 210 mm "
 
In bilico tra grottesca commedia romantica ( dell'innamoramento ) e violento psicodramma della gelosia ( senza fondamento alcuno data l'assenza totale di relazione monogama ) :
ché l'unità di misura di Rebecca è : " a lot ", e quella di Martin è : all or nothing.
 
" You know what I'm talking about ? ".
Per lui è una seconda nascita, ovvero un travaglio all'incontrario, un ritorno all'appagamento, come quel tempo in cui, " per nove splendidi mesi " si era " sentito felice e completo ".  Prima di cadere direttamente dall'utero sul pavimento della sala parto... Ma ci sarà un altro tipo di abbandono...
" Give me a call, sometime...".
Coincidenze, ''segni'' e segnali in-significanti, amore a prima vista testato sperimentalmente, she's like me, insomma, il 'classico' Noi Siamo Diversi, non siamo " gente debole e patetica che si ritrova " nel matrimonio.
 " Capisci cosa voglio dire ? ".
Paranoie, gelosie, sospetti, ''indagini'', sguard'in macchina, ombr'espressioniste, ossessioni, comicità e violenza...
" Quanti uomini avevano visto il suo viso in estasi ? Quanti l'avevano sentita e assaporata ? Mi aveva ingannato facendomi credere di essere come me !Aveva reso grottesco il nostro amore ! Tra noi era finita, finita !
Poi ho ripensato al suo viso, mentre guardava la mia foto...".
 
La differenza fra maschio e femmina (ews) è biologica prima che psicologica, ma l'interferenza scatena bellezza e splendore come mostruosità ed orrore.
Lui a lei :
" Se scopi con tutti, qual è la differenza fra te e gli animali ? "
" Noi siamo animali ! "
" Quindi al diavolo la ragione, l'intelligenza e la mente ( spirito-anima ) ? ".
 
Ma la differenza è, anche e sopratutto, muscolare...
...e la tragedia incombe...naturale...
 
 
     D :  Vuole aggiungere qualcosa ?
     A.P. :  [...] " the Passion of Martin " è fortemente ispirato da [...] '' il Tunnel '' di Ernesto Sábato. [...] Per la letteratura latino-americana è quello che '' lo Straniero '' di Camus era per quella europea : quel tipo di romanzo del dopoguerra così limpido, nervoso ed esistenzialista che poteva essere letto come una sorta di commedia mostruosa.

 
Nota  =  Film e intervista [ Domande e Risposte ] tratti dal Wholphin n.3 del 2006 by McSweeney's, pubblicato in Italia da Internazionale nel 2008.
 
^^^  Con tristezza pensò di nuovo che oscuri abissi lo separavano da lei, e probabilmente li avrebbero separati sempre.
(°) Ma allora, rifletté con rinnovata speranza, perché gli si era avvicinata nel parco ? E non aveva forse detto che aveva bisogno di lui, che loro due avevano qualcosa di molto importante in comune ?
Fece ancora alcuni passi indecisi e poi, fermandosi e guardando per terra, come interrogando se stesso, si disse : per che cosa può aver bisogno di me ?
Provava per lei un amore vertiginoso. Pensò con tristezza che Alejandra, al contrario, non lo ricambiava. E che se aveva bisogno di lui, non era in ogni caso con lo stesso sentimento che lui provava per lei.
La sua testa era un caos. ^^^
 
Ernesto Sábato  -  Sopra Eroi e Tombe  -  1961


Sulla trama

Los Angeles, a cavallo tra gli anni '80 e '90. Il fotografo trentenne Martin Scores ( Charley Hayward ), durante una sua esposizione 'personale', s'innamora perdutamente per un classico colpo di fulmine, supportato da alcune coincidenze e da una certa dose di autosuggestione, della coetanea Rebecca Sanchez ( Lisa Zane ), ma per una distrazione finisce col perderla di vista. Sarà ancora il caso a fargliela reincontrare, e da allora l'amore, in parte sinceramente ricambiato, si manifesterà in tutte le sue gradevoli sciocchezze e pesanti ossessioni, tra libertà sessuale, new age, ruolo del maschio rimesso in discussione e Mulholland Drive. 
La particolare faccia depalmiana Charley Hayward, attore da 'un film solo' ( cioè questo ), interpreta una discesa, nel mezzo del cammin di nostra vita, in un'ossessione amorosa, tra romanticismo spinto e grottesco accelerato. Ossessione che ricadrà, letteralmente e pesantemente, sull'incolpevole bellezza di Lisa Zane, che interpreta una libertà insostenibile per buona parte dei maschi, allora come oggi.
Mediometraggio che fu la tesi di laurea in cinematografia all'Ucla per Alexander Payne, il quale fino ad allora aveva diretto un solo cortometraggio, Carmen, del 1985.
  

Playlist film

Non ci sarà licenza oggi

  • Drammatico
  • Unione Sovietica
  • durata 46'

Titolo originale Segodnya uvolneniya ne budet

Regia di Andrej Tarkovskij, Aleksandr Gordon

Con A. Alekseev, Pyotr Lyubeshkin, Oleg Mokshantsev, Vladimir Marenkov, Igor Kosukhin

Non ci sarà licenza oggi


opinioni di : ogm,
e la mia :

Andrej Tarkovskij  -  46'  -  * * * ½

Certo, è "solo" un mediometraggio d'esordio in co-regia/parentado ( col genero ) e molto sui generis, più che di regime, di...contro politburo da restaurazione, però è, con paragone Kubrick, una buona via di mezzo tra the seafarers/flying padre e lo splendido piccolo capolavoro Day of the Fight ( o i primi film "industriali" di Olmi e Antonioni ).
Well meet again pre finale + occhio di bue ( non bunueliano ma chapliniano ( del montaggio "eisensteniano" si veda di seguito...)) on the road alla gold rush-city lights-modern times.

Scolpire il tempo con il TIC-TAC e con il BUUM !

50 anni dopo, Park and Recreation ( che fare con una buca da riempire ) e (la 2° notte di nozze) :
ex-yugoslavia,palestina,beirut,iraq,afghanistan,somalia eccetera eccetera, prima de " il Rullo compressore e il Violino "
( il Morandini cita, probabilmente fidandosi di un'errata traduzione di 2° mano da una copia-versione americana, un'improbabile "non ci saranno FOGLIE stasera", scambiando la Licenza militare con l'arboreo Fogliame : leave / leaves; per quanto riguarda il giorno con la sera, la situazione è più elastica ed ambigua in quasi tutte le lingue...),
è un film in cui, di certo i militari, e un eroe civile, protagonisti, ma anche i vertici al loro comando, risultano Migliori dei loro politicanti amministratori governativo-provinciali, a debita distanza d'offesa...

Le sponde del cassone del rimorchio col suo carico d'esplosivi inesplosi ( lo scandalo metallico/di armi in uso e in disuso ( strategico...)) tenute assieme bloccate in sicurezza da un paio di stivali alla bisogna.
Il secolo breve,
concentrato fra l'aviazione (wright (right-wrong)) applicata alla guerra e l'aviazione (boeing ( onomatopea )) applicata al terrorismo,
( il percorso è biunivoco inverso reciproco :
esperimento - militare - civile ( internet,gps...)
e
esperimento - civile - militare ( TV,social network...) ),
dalla WW1 al 9/11, si dirige verso lo sputnik e l'apollo, gli shuttle e le mir/iss, mentre
( Ford, quello della Modello T, non quello Vero, delle carovane e diligenze ( in R.powers - 3 contadini che vanno a ballare...(danse macabre) ) : andare da A a B senza scomodarsi troppo, rimanendo seduti )
( e l'Herzog di the wild blue yonder, dai wright bros. alla nasa-jpl, dal rullo anti investimento a mo' di paracarro con stuntman per lo spot da settimana incom (r.powers - gain) alle acque sotto zero col cielo di ghiaccio, salinità e pressione, cervello solaris, linea di confine stalker )
un cartellone pubblicitario comunista-capitalista, propaganda-progresso, titola : " i viaggi in auto sono il miglior riposo ", URSS 1958 come Detroit o Torino, '48 o '68...
Un piede calzante scarponcino militare s'abbassa calando sul pedale del freno, preme e schiaccia con forza prudente frenante frenando -- stacco -- la ruota ant.sx rallenta e si blocca con precisa fermezza : un montaggio Didattico.
M'anche scorci scherzosi,romantici,tecnici,retorico-sacrificali e bucolici; un breve e secco zoom da lontano e poi lì, accanto, nel mezzo della strada in primo piano.
I cartelli dei titoli di testa si susseguono sulla miccia che si consuma e procede ardendo.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Falkenau - The Impossible

  • Documentario
  • Francia, Germania
  • durata 62'

Titolo originale Falkenau - The Impossible

Regia di Emil Weiss, Samuel Fuller

Falkenau - The Impossible


opinioni di : ogm, mmciak e michel,
e la mia :

Emil Weiss ( e Samuel Fuller )  -  62'  -  * * * * ½

Se dovesse capitarci : scegli ( è un film, è un sogno, se ti sforzi puoi scegliere...da che parte stare ): la piazza del villaggio con gli altri consimili vestiti anonimi, o il campo poco fuori il paese verso la campagna, con gli altri vestiti uguali.
Non è un film documentario di cui si possa dire...
Bisognerebbe lasciarlo parlare...

" Geograficamente, ironicamente, amaramente, storicamente "
[ e finalmente, terminalmente : qui e altrove ( Shoah di Claude Lanzmann etc... ) si espone tutto, ma non vi sarà fine, non v'è, mai, termine alla reiterazione dettata dallo stornare lo sguardo dal ricordo e dalle testimonianze, dall'immemore errore ch'è il saltare un passaggio nel tramandare...]
questo dev'essere, questo è il posto
[ da mr. N.Chamberlain, 1938/39, in visita al Fuhrer Hitler e ricevute le benedizioni di Goebbels e Goering : " la pace vincerà : non ci sarà nessunalcuna guerra ", passando per i Campi di freddo bagnato e fango ghiacciato sparsi per la Polonia, la Cecoslovacchia, la Germania eccetera eccetera / do-des ka-den fanno le rotaie poggiate sulle traversine colpite dalle ruote di acciaio stantuffanti vapore verso altri tipi di fumo, nero, grigio, bianco, acre, famigliare, passando per gl'inferni al calor bianco di Dresda e Berlino ( e prima di Varsavia e Cracovia) di rosso bardate di Fuoco e di nero cosparse di corpi resi tizzoni, passando per Norimberga e i suoi crimin-al-i arresis'in schiera, in bella mostra catturati ed esposti a giudizio che non può, per forza di cose, essere equilibrato-restituito-reciproco tanto è immane il confronto, corpi anch'essi, corpi vivi e così simili, uguali, riconoscibili, messi a fuoco sotto lo sguardo della giustizia, e delle macchine da presa, che s'aggira per il mondo a raccogliere brandelli di pace tra cortine di ferro, guerre fredde, muri di filo spinato, e a quanti è bastato cambiar casacca, o ancor più semplicemente rivoltare quella che già avevano indosso ( rigirarsi nelle tombe degli altri, accomodarsi nel nuovo assetto mondiale ), fino al ..."""dopo"""...guerra ( che non c'è nessun dopoguerra ( wu ming/yo yo mundi ) ) ] :
" that is the place, in the same god damned place ".

Poi, ombra di giraffa sulla stele, obelisco, monumento, monolite, memoriale del Big Red One.
La guerra : un'insanità organizzata : pianificata come uno sterminio di massa : una follia costituitasi perchè tutti erano impegnati a guardare senza vedere, e chi distoglieva lo sguardo è perchè già sapeva.
Un im-possibile confronto con Little Dieter Needs to Fly-Rescue Dawn.
Inglourious Basterds ( non un film, seppur controstorico, sulla storia, ma un film sui film sulla storia ( del cinema )) : un conto è la battaglia ( " Se fossimo arrivati qui prima dell'8 maggio avremmo sparato ammazzandoli a tutti i figli di puttana responsabili di queste atrocità. Ma quando sei in guerra e qualcuno dichiara con un pezzo di carta che la guerra è finita, se uccidi qualcuno diventi un assassino " ), un conto è la strage continentale pianificata, uno sterminio massivo ed organizzato, un atto - sociale, comunitario, condiviso - di volenterosa applicazione, dedizione, concentrazione : un'impossibilità perpetrata e compiuta ( e prima l'Armenia, e poi i Balcani, il Ruanda, la Cambogia, i Gulag : Re-d-Acted, eccetera eccetera in fila come le carovane di profughi e diseredati, a scegliere tra lamerica/litaglia o il voltarsi indietro e lì rimanere a morire ) e impossibile da ignorare, da poter dire non sapevo, non penso, non credo, non voglio dover guardare di nuovo ... la solita vecchia storia.

" Qui, vediamo quant'era distante il paese, la cittadina, la comunità di Falkenau dal Campo. Più tardi passeremo tra quelle case. Guardate com'erano vicini. Ho girato una panoramica, in piano sequenza, dalle case ... al campo. Guardate. Com'erano. Vicini. This is a shot ( non un'ipotesi : un colpo secco, uno sparo di fotografia, un tiro di schioppo ) : non ci sono tagli di montaggio [ e viene in mente un altro sparo, un altro "Cut !" : N.Ray ]. E' probabile che qua intorno giocassero i bambini. Ah ! Non ci avevo mai pensato prima d'ora...".
Il fetore delle fosse comuni degli amerindi del continente nord americano ormai si è riciclato in erba della prateria, in cenere di fuoco da campo, in freeway...
A tedeschi sconfitti, vinti, battuti. A quelli rimasti nel campo, lenzuola bianche, rachitici pochi spossati passi. Un terzo dei derelitti lasciati, come unico gesto possibile, dai salvatori-liberatori, in/utile azione da fare : morire di consunzione cancrenosa e infetta nel campo di merda e sangue. Pochi rachitici ultimi inutili passi spossati. Mucchi di calzature, pettini, valigie, denti, chiome di capelli e ciocche, trecce, ciuffi, boccoli, corpi, scheletri, ossa, crani, costati, tibie, ceneri, cappelli, stracci, spazzole, fotografie, documenti, vestiti, anelli, braccialetti, libri... Da morti viventi a vivi morenti ( sopravvissuti, "risparmiati", dimenticati, abbandonati, tralasciati, trascurati... ). Run the Movie !

" Il cinema consente e permette, Impone alla storia ed alla civiltà di Progredire, di evolvere : ecco perchè la macchina da presa è importante, ecco perchè amo il cinema. " - ( ri ( rap-presentare ( documentario ) è ri-presentare ( finzione-ricostruzione-traduzione-traslazione-interpretazione : bigger than life e spesso minima immoralia ))) - " I prigionieri tedeschi erano seduti a terra. Così. Quando fu portato fuori il primo cadavere, si alzarono tutti in piedi, all'unisono. Così ".
Fuller da terra si alza. La MdP da terra si alza. Noi per un attimo...
" Qui è stato fatto e continuerà ad essere fatto : l'essere umano vince { schindler's list [ " non un film sull'Olocausto ( 6.000.000 circa di morti ) ma su quei 1.500 circa che ce la fecero " : Kubrick said ], la vita è bella, train de vie meno l'ult.inq., the pianist più il polanski ricercato/desiderato }. E invece l'essere umano non vince, non vincerà, mai ( kubrick, A.Munk, Gianikian-Ricci Lucchi ) ".
Samuel Fuller, inquadrato, 1988, racconta-ricorda. Samuel Fuller, inquadrante, operatore alla macchina 16 millimetri B/N muto, 1945, dimostra.

" Se nel 3500 qualcuno dirà non è accaduto, non è esistito, non è successo, non è avvenuto : ecco ".
Lo spettatore assume il messaggio del documento attraverso l'empatia del medium attoriale ( Verboten ! ). Concentrarsi sulla concentrazione. Lee Marvin scalza dal letto il cadavere riversovi inginocchiato su di esso prono irrigidito pelle ossa e stracci di un bambino e vi adagia sopra il corpo ancora in vita di un altro bambino. Emil Weiss legge un estratto da "La Specie Umana" di Robert Antelme a Samuel Fuller : " il riflesso allo specchio non c'è, non è il suo. Come si fa a portare sullo schermo qualcosa che non ha un'immagine ? La sua ( di noi tutti ) condizione umana non possiede-costituisce un'immagine ( di sé ). Un bravo attore (scrittore, musicista, pittore, scultore...) sa restituirti, farti ri-vedere ciò che lui vede riflesso nello specchio : lui non c'è, è morto, ma osserva, guarda e vede, ricreando la sua parte viva ( di carnefice consapevole, di cadavere deambulante ) " --- " Con la Macchina da Presa nulla è impossibile, ragazzo mio ! Ah ! Niente ! Il vero e "solo" problema è farlo andare ed arrivare sul grande schermo [ e sul piccolo : rai tre, fuori orario, 03:30 (1) ] al Pubblico ! ".

1945, Falkenau, 16 mm B/N muto - 16° reggimento fanteria big red one division : war "home" movie. 1958, Verboten, Norimberga : fiction + documenti. 1980, the Big Red One : fiction autobiografica. 1988, Falkenau-the Impossible : documentario + in­serti di fiction.
Ebrei, cristiani, mussulmani, omosessuali, zingari, oppositori e dissidenti politici e religiosi, handicappati, loro, voi, tu ? Noi ? Io ?!!!?

(1) P.S. per la serie non so se e cosa voglia dire ma magari qualcosa vorrà pur dire ( sulle orme dell'Helter Skelter by the Raven del Mucchio ) : servizio di un tiggì qualsivoglia : una coppia si suicida da qualche parte in italia : lei 68 anni ( con 400 € di pensione al mese ) ritrovata in casa, lui 64 anni in mobilità/cassaintegrazione ritrovato sulla spiaggia ( è l'italia che se li era persi, siamo noi che perdiamo pezzi ). Stacco. Servizio sulla scadenza del pagamento del canone radiotelevisivo : 112 € altrimenti forza equitalia c'è.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Frankenweenie

  • Fantasy
  • USA
  • durata 29'

Titolo originale Frankenweenie

Regia di Tim Burton

Con Shelley Duvall, Daniel Stern, Barret Oliver, Joseph Maher, Roz Braverman

Frankenweenie

In streaming su Disney Plus

vedi tutti


opinioni di : pazuzu, bradipo, ogm, kotrab, etc...,
e la mia :

Tim Burton  -  29'  -  * * * * ½

" Monsters from long ago " by victor frankenstein, tim burton, ed wood, ray harryhausen,steven spielberg, m.night shyamalan...e persino il R.Rossellini della Fantasia Sottomarina ( incom-luce fine anni '30 : il saraghetto in guazzetto, la murena che si lancia a pesce...Grazie @ogm per lo splendido post su CR "Quando non erano famosi n.38", da cui traspare il senso e la bellezza ( qui forse sporcati dall'incedere futurista mai così passatista e dagli animali utilizzati senza quel rispetto oggi legislato ) del Fare cinema che, come dice k., è "risolvere problemi" !! ). Starring : Sparky ( the Artist ).

La madre che pioggia innaffiando / la pioggia è la madre che innaffia.

Proprio perchè è un film visceralmente citazionista, affettuosamente omaggiante e consapevolmente derivato-rinnovato-"traente" è anche però per questo eternamente valido, per lo meno dal Romanticismo in poi ( chè il Minotauro non è forse un mito...romantico ? ) :

- Michael Ende [ ( e la contemporanea-coeva-parallela riduzione cinematografica di w.petersen ) : il protag. + i(l) Libri(-o) : pseudo scienza più che / vs fantasy : Electricity and the Creation of Life...]

- Frankenstein [ Mary Shelley ( dall'illuminismo al romanticismo, per gioco e per sfida secondo leggenda ) + James Whale ( e la wife ( stepford ) - bride ( corpse ) / barboncina ), Terence Fisher, Freddie Francis, Mel Brooks, Roger Corman e pure K.Branagh, Jesus Franco, e A.Margheriti con P.Morrissey...

( curioso che proprio nella massima epoca di espansione delle biotecnologie applicate ( destreggiandosi tra copyright di dna e neocon ), da metà anni '90 in poi, il dottore e la creatura abbiano subito un calo di popolarità e d'interessamento "artistico" mentre nei laboratori pubblici e privati... Ma di cosa parla Frankenstein, o il Prometeo moderno, in forma epistolare ( Dracula invece è una specie di Rashomon ) ? Immortalità ( la nostra società che ha "liberato" il sesso ma l'ha sostituito, come tabù, con la morte ), Evoluzione, Diversità...? ) ]

- E.T. [ la rana in classe da sezionare a lezione di scienze ]
- Edward ScissorHands [ la collina di V.Price = le collinette del Pet Sematary e quelle del mini golf abbandonato ( e quelle dell'Invaders di t.hooper ) ]
- the Shining [ ...S.Duvall...e la soggettiva ( Birth ) scala-pavimento del cagnolino redivivo/morto ( "...significa che non ci sarà un altro cane a distruggerti la casa ! ..." ) ]
- D.Lynch [ i primi corti, e pure gli ultimi, sperimentali in B/N, ed i giardini di Blue Velvet ]
- J.Carpenter [ il carrello all'indietro vs i ragazzini lungo il marciapiede delle villette : Halloween ( r.i.p. : kitty, bubble, edward, earl, spot...) ]

Il mulino viene incendiato colposamente/incidentalmente.
Ogni resurrezione di Sparky è Leziosa ed Anti-Climax.
Barret Oliver/Anni ottanta : storiainfinita+d.a.r.y.l. + invaders/navigator/explorers/goonies...ah, la meraviglia d'allora : che, per me, è rimasta intatta ma si è solo evoluta : quando assisto a Porco Rosso, alle rondini che ritornano sopravvissute allo sterminio africano dopo il nostro, alla vita che persiste ed insiste e da chimica diventa biologica, quando assisto, esisto e sussisto, tra il rosmarino e il cisto ( "l'hai fumato!" ).
Sofia Coppola è tutto fuorchè una seppur futura Virgin Suicide.
Go ! Go to the Stop Motion 3D B/N ! ...dal trailer sembra, purtroppo, più...meno WonderLand che NightMare ( più christmas che Ed Wood ( per me il suo capolavoro, assieme a Big Fish e the Corpse Bride )) : dai,dai,dai ( che almeno qui il lieto fine è zuccheroso-improbabile tanto da essere appropriato ) !!!

the end

... or is it ?

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Viaggio nella pianura ungherese

  • Documentario
  • Ungheria
  • durata 35'

Titolo originale Utazás az Alföldön

Regia di Béla Tarr

Con Mihaly Vig

Viaggio nella pianura ungherese


opinioni di : edwood,
e la mia :

Tarr Béla  -  35'  -  * * * ½

Utazás az Alföldön
 
A cura di :
 
Vig Mihály - attore e compositore/musicista
Fred Kelemen - direttore della fotografia
Hranitzky Ágnes - co-autrice
Tarr Béla - co-autore e regista
 
Cascina Danubio.
 
Evapora in una nuvola rossa ( DeAndrè - Amico Fragile ) il compendio a Satantango girato a colori ( non lo faceva dall'Almanacco d'Autunno di dieci anni e due film prima, e non lo rifarà più ) e in video da Tarr Béla negli stessi luoghi, in cui gli uccelli non smettono mai di cantare ( Venedikt Erofeev - tra Mosca e Petuški ), del proprio Heimat Underground, con il sodale compositore Vig Mihály che cammina e sosta per i campi ( gli stessi, proprio gli Stessi, universalmente gli stessi di Satantango, e lo stesso Irimias...) dell'Alföld-Puszta e tra i ruderi del paesaggio-ecosistema agricolo magiaro, suonando all'harmonium un pezzo dal film-fiume/pantano dell'anno prima e declamando i versi del poeta ungherese Petófi Sándor ( 1823 - 1849 ). E poi s'un treno, s'un carretto trainato da un cavallo con compagni liberi al fianco, in riva al grande fiume, s'un furgone a cassone scoperto, in taverna, tra i ruderi del lavoro della campagna feudale, comunista, capitalista ( [...] per l'amore io sacrifico la vita / per la libertà sacrifico l'amore. ).
 
Villaggio Ungheria.
 
Girato, con 'piccoli' piani sequenza e molti movimenti di macchina circolari, alla fine di Agosto - inizio Settembre ( lo deduco dal colore degli steli e delle spighe delle piante di grano nei campi, e da quello delle foglie dei pochi, radi e sparsi alberi e delle erbe 'infestanti' e pioniere ), relega la speranza ad una dedica ( dopo-prima di cedere il passo ai colori dell'Almanacco d'Autunno, un Carnage infinito ) visiva : il dondolare dell'infanzia pallida e assorta s'un'altalena arruginita.
Per poi affondare un'ultima stoccata :
La vita non vale neppure quanto una pentola rotta della cucina,
dal cui fondo un vecchio mendicante lecca i resti della salsa.
 
Danubio Fattoria.
 
Tarr lascia il tempo alle cose d'assestarsi, di dimenticare l'essere umano.
E invece è Luglio.
C'è ancora tempo...
Il controluce ( non il tramonto, non lo spegnersi d'una candela, non la danza ubriaca di lontane luminose sfere celesti, ma il colore ) del pieno giorno si mangia i contorni delle cose : ascolta : il canto degli uccelli, il frinire delle cavallette, la voce umana...
Straub-Huillet.
 
Ungheria Mondo.
 
Detta ( le poesie si recitano ? si declamano ? si interpretano ? si pronunciano ? si Dicono...) da Vig Mihály nel film :
 
[...] Così spesso ho desiderato la morte.
Ed ora che sopraggiunge,
respirandomi addosso,
ora [...], sono di tutt'altro avviso.
Comunque sia, comparata alla morte, la vita
ha sempre più valore.
Nella morte non c'è altro che pace,
nulla di vero.
Qui c'è dolore, che
s'alterna però a gioie e caldi pensieri.
Domani lascerò le gioie e i dolori.
All'occhiello porto un fiore.
Quando l'aria primaverile giungerà,
rifiorirà sulla mia tomba. [...]
 
Questa, non presente nell'opera di Tarr, per esempio contiene " A Torinoi Lo " e la vera fine del poeta, 26enne, nella battaglia di Segesvar, in una delle tante Rivoluzioni che portano in data un '' '48 '', quella Ungherese, del 1848.
 
( Egy gondolat bánt engemet..., 1846 )
 
Mi tormenta un pensiero,
morire in letto da solo,
consumarmi come un fiore,
che mangia un oscuro verme,
consumarmi lento come una candela
lasciata sola in una stanza vuota.
Là voglio morire io, nel campo di battaglia,
[...] e passando sul mio cadavere
che corrino cavalli calpestandomi,
verso la vittoria finale. [...]

( Traduzione di Agnes Preszler © - 2002 )
 
Insomma, in antitesi e sintesi, in dialogo : Sepolcro e Purgatorio.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

C'è un posto in Italia

  • Documentario
  • Italia
  • durata 58'

Regia di Corso Salani

C'è un posto in Italia


playlist :
//www.filmtv.it/playlist/49281/mi-sfugge-il-quadro-della-sua-comprensione-mental/

Corso Salani  -  58'  * * *

Innanzitutto grazie a fuori orario (pagare il canone è bellissimo !! ... certe volte...), e "poi" a Corso Salani.
Com'e da dove iniziare a scoprire questo regista dalla definitivamente breve ma piena ed intensa, e ragionata, filmografia : cosa ( e chi ) guardare ( il suo è un cinema di persone, primanzitutto che di luoghi ( che comunque, pure qui in sottofondo ( non uno scorcio pugliese ), condizionano le genti che vi vivono )) ed ascoltare ? Magari non tuffarsi subito rapiti in/da una Serie d'europa ma dedicarsi/gli poco più di un'ora vivendo e scoprendo questo one/two man doc ( + sorella, genitori, compagno, etc...) così preciso anche nel senso sia finto-falso randomico che specifico e non solo da quello "didattico", oppure, all'opposto dei Confini, quell'oggetto obscuro e lampante, trasparente ma opaco e multistratificato ch'è il Peggio di Noi ( una pietà feroce verso il proprio Sentimento ( egoista e no )).
2005 : ancora il tempo storico per cui il tg3 batte il www per gli exit poll-proiezioni-primi scrutini : ma quanto qualitativamente, per stile ed idee, forma e significante sostanziale, sarebbe stato bello se Salani, herzoghianamente, gliel'avesse fatta rifare-rivivere >>> recitare quella scena - presa diretta - di preVittoria, artefatta e ricostruita ( redacted,flags of our fathers ) : il pezzo unico-replicato-uncut de : " io non amo il potere : io amo la politica " : un ciak-shot rigirato, o uno shut : un chiudere un occhio sulla realtà, aprirne uno sulla finzione-replica-messa in scena traslata da ghost writer ch'è la politica reale ? Ed invece no (certo che no), è tutto vero,imperfetto,autentico : il peccato originale fautore di vittoria ( e non perchè gli altri siano peggio ma perchè "noi" siamo meglio ) : un futuro in corso non scritto ( sample : punk borges beethoven ) ma vissuto e testimoniato.
Il montaggio cronologico alternato oggi-appena ieri e l'altro ieri di campagna elettorale è questo : 9-1-2-8-3-4-7-5-6-10, fra discorsi live a braccio della memoria dal podio e sotto al palco, primi piani insistiti su alcuni elettori pox votanti working class extra base politica da comitato di quartiere, vari incontri personali più indirizzati, etc... E poi la Giornata elettorale vera e propria e l'immediato post voto - festa mobile, e quel superamento temporale finale che ci riporta al presente ( l'ex prima difficile esperienza di governatorato ) ch'è storia in corso di recente passato ( fino all'oggi qui adesso ed ora extraparlamentare ) : cose fatte, cose da fare.
Inquadramento storico temporale fra le morti di Nicola Calipari e di Giovanni Paolo II.
C'è un posto in italia, ce ne sono tanti : la banda musicale di paese, la sorella al seggio, bandiera rossa remixed revisited in swing andante : piccoli momenti belli ed intensi.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Mekong Hotel

  • Documentario
  • Thailandia
  • durata 61'

Titolo originale Mekong Hotel

Regia di Apichatpong Weerasethakul

Mekong Hotel

In streaming su MUBI

vedi tutti


opinioni di :

spopola  :  "  //www.filmtv.it/film/51778/mekong-hotel/opinioni/653611/  ",
ogm  :  " //www.filmtv.it/film/51778/mekong-hotel/opinioni/668582/  ",
e la mia  :  "  //www.filmtv.it/film/51778/mekong-hotel/opinioni/668953/  "

Apichatpong Weerasethakul  -  61'  -  * * * ½

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No
Ti è stata utile questa playlist? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati