Da amante dei numeri ho pensato di stilare una pagella semiseria e simbolica sul cinema nello Stivale, analizzandone differenti aspetti. Non sarete tutti d’accordo ma, per quanto mi riguarda, il risultato complessivo, malgrado la buona volontà, non è esaltante.
Ma di oggettivo qualcosa c'è. Nel 2012, nonostante l’uscita del giovedì e l’incremento del costo biglietto piuttosto modesto (+0,7% rispetto al 2011, ovvero 6,26 € al posto di 6,22), l’unica triste constatazione è il costante crollo dei biglietti staccati: dati Cinetel alla mano 91 milioni, contro i 204 della Francia, che pure è in leggero calo (nel 2011 erano stati 211).
Qualità dei film prodotti in Italia: 5,5
Il nostro cinema sarebbe in salute perché X ha vinto a Berlino e Y a Cannes? Oppure perché a Venezia si è vista una decina di pellicole interessanti? Peccato si producano all’incirca 150 film all’anno. Le responsabilità sono di tanti, soprattutto di sceneggiatori televisivi e/o serializzati e produttori poco coraggiosi. Ma, sentendomi particolarmente magnanimo, il voto è quasi sufficiente.
Con Jack Lemmon, Walter Matthau, Ron Rich, Judi West, Cliff Osmond
Sistemi di finanziamento pubblico e privato: 4
Anche se dal 2010 si è consolidato il tax credit (68 mln di €, il 21% degli investimenti complessivi, pubblici e privati), non dimenticando poi il contributo delle Film Commission regionali, la diminuzione di fondi statali destinati al cinema è costante: nel 2011 sono stati stanziati 19,7 mln di €, contro 43,3 del 2008 e i 73,9 del 2005. Paesi come la Francia (polemiche di V. Maraval a parte) rimangono un miraggio.
Con Dick Van Dyke, Barry Van Dyke, Shane Van Dyke, Charles Shaughnessy, Mia Cottet
Distributori (anche per i titoli stranieri): 2
Film mai acquistati, altri annunciati e poi spariti (o direttamente in home video), incolmabile gap temporale nella distribuzione rispetto ad altri mercati, stagioni estive inesistenti, assoluta disomogeneità territoriale. Tutti fattori che, oltretutto, danno una bella spinta alla pirateria. L’oligopolio (nei diversi settori) sempre più marcato impoverisce l’offerta e costringe gli esercenti delle monosale a tirare la cinghia (fino a quando è possibile…).
Critica carta stampata: 6
Sempre meno lo spazio dedicato alla Settima Arte su quotidiani e periodici, perlopiù di taglio “tramistico” e gossipparo, in ogni caso di qualità grossolana. Nessuno è perfetto, ma fra le varie testate FilmTv è nettamente una delle migliori.
Programmi tv: 4-
Il voto in questo caso è dato dall’effettiva media fra i presenti, visto l’esiguo numero: Cinematografo (Rai1): 3 (si salvano in pochi, sostanzialmente V. Caprara e le penne di FilmTv, ma la comicità involontaria è assicurata) Effetto Notte (Tv2000): 4 (evidentemente, vista la rete, non si può fare meglio…) Supercinema (Canale 5): 0 (di super non ho ancora capito cosa c'è, dopotutto è ideato dallo studioapertistico A. Sarno) I Cinepatici (Coming Soon Tv): 8 (sfortunatamente non in onda in questa stagione) Servizi nei tg (reti varie): 4.
Insomma, panorama desolante...
Con Kurt Russell, Joe Flynn, Harry Morgan, Heather North, Joe Flynn
Film in tv: 5 Reti generaliste: 2 Reti specializzate: 8
Sempre meno i film trasmessi dal piccolo schermo, e comunque non di rado già visti negli ultimi 12 mesi (relegando le prime tv, salvo quelle più commerciali, ad orari improponibili). La situazione è leggermente migliore in estate. Negativa poi la quota di cinema italiano: nel 2011 solo 34 le prime visioni sulle tv nazionali, mentre su Sky la quota è stata del 20%. Per fortuna ci sono Raimovie, Iris e Rai4; fra le generaliste, in Rai resiste quasi solo Ghezzi, la migliore di Mediaset rimane Rete4, nel “terzo polo” La7.
Con Lorenzo Lamas, Mike Worth, Gary Daniels, Art Camacho
Potenziale: 8
Un voto positivo però, anche se in extremis, non poteva mancare. I vecchi leoni (spesso) sanno ancora ruggire dietro la mdp, non mancano interessanti sorprese fra i giovani, ogni tanto qualche bella sceneggiatura viene sfornata e il pubblico non è sparito: in parte va solo richiamato ed incuriosito (anche su giornali, web e tv) con una produzione più diversificata ed una distribuzione territorialmente più accessibile, accompagnata da iniziative e nuove promozioni, in parte va ampliato mediante un minimo (necessario) di formazione scolastica. Il potenziale per migliorare insomma c’è, basterebbe volerlo.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta