88 tasti, una coda nera tipo frac o una cassa panca mediamente alta dietro di se o in tempi più recenti una testata centralizzata capace di cambiare il suo timbro. Intorno al caro vecchio piano il cinema ha fatto il pieno riuscendo a raccontare storie d’amore, sofferenza, passione per la musica e brama di istruirla, vediamo uno stretto campionario di realizzazioni a volte belle a volte no, famose e misconosciute.
Il film preferito di Schlesinger dei suoi diretti insieme a Domenica maledetta domenica. La McLane è una insegnante di piano di origine russa, eccentrica e solitaria che esige tantissimo dai suoi giovani alunni ai quali si affeziona sempre come fossero dei figli, uno in particolare di origine indiana dotato di un grande talento diventerà per lei quasi una ossessione.
Capolavoro di Polansky: tratto da una storia vera ed infarcito di esperienze personali racconta la parabola di un giovane pianista che attraversa l’olocausto della seconda guerra mondiale scampando a traumatiche disavventure spinto dal desiderio implacabile di sedersi nuovamente davanti al suo pianoforte e poter suonare senza il terrore di essere ucciso dai suoi persecutori.
Con Jeff Bridges, Michelle Pfeiffer, Beau Bridges, Ellie Raab, Xander Berkeley
Elegante film di Kloves in cui il piano è una scelta di vita imprescindibile. I fratelli Baker pianisti in coppia fin dalla nascita cercano nuove strade da percorrere allargando l’orchestra con una giovane sensuale cantante che spezzerà gli equilibri interni con la sua sensualità. Bravissimi i fratelli Bridges sensuale la Pfeiffer.
Mattonata di Tornatore sugli zebedei sonori cha ha come protagonista un inappropriato come non mai Tim Roth che faceva meglio a buttarsi dal quinto piano invece di fare sto filmaccio sviolinato su un soggetto che nasce cresce e muore sopra una nave passando tutta la vita a suonarci il piano. Odio talmente tanto il mare aperto che avrei piuttosto rischiato di vedere tutte le brutture del mondo e scendere dal piroscafo che passarci la vita sopra.
“The piano” è il capolavoro di Jane Campion dove una splendida Holly Hunter premiata con l’Oscar interpreta una pianista muta che esprime la propria sensibilità attraverso il suo magico tocco degli ottantotto tasti, legata ad un burbero proprietario terriero per il quale è solo un motivo di vanto si innamora ricambiata di un solitario maori dal cuore puro.
Con Dennis Quaid, Winona Ryder, Stephen Tobolowsky, John Doe
Posto che odio Jerry Lee Lewis perché il suo modo di cantare e suonare il piano mi fanno vomitare vi dirò che questo film è tutto sbagliato a cominciare dal protagonista: quel fustaccio di Quaid non può fare Lewis.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta