Ho pensato a questa playlist perché il tema dell'educazione mi interessa. Siamo esseri liberi, e possiamo sempre e comunque scegliere il bene o il male, indipendentemente dal contesto in cui ci troviamo e dal nostro passato. Però è anche vero che l'educazione, o la formazione in generale se si preferisce, giocano un ruolo di prim'ordine nel come una persona è, ciò che un individuo diventa. Uno dei mali di oggi è secondo me la mancanza di una vera educazione nei confronti di bambini e giovani, o, altrimenti detto, l'uso di metodi educativi sbagliati. Spesso sono adottati da genitori scrupolosi con le migliori intenzioni, che vogliono sinceramente il bene dei loro figli. Ciò non toglie, però, che i risultati non sono generati dalle intenzioni e dalla buona volontà, ma dal metodo in sé e per quello che è veramente. Per questo si vedono molti genitori delusi o allibiti da come sono diventati i loro figli, nonostante si siano industriati per farne diventare brave persone. Certo, poi ci sono anche coloro i quali lasciano che la siepe cresca selvatica e come vuole, e non la potano mai. Secondo me l'errore principale sta nella convinzione che ai figli si debba rendere la vita il più facile possibile, chiedere loro meno che si può, evitargli i sacrifici, lasciare che rispondano male, riparare i danni che hanno compiuto disobbedendo. Si crede anche che bisogna evitare di dire di no e di dare dei limiti in generale, perché così li si renderebbe infelici. Il risultato è che diventano grandi senza saper vivere, senza sapere arrangiarsi, non in grado di affrontare le durezze della vita e di reagire ad una sconfitta. In molti genitori c'è anche l'oscuro timore che la giusta severità, la fermezza, e il lasciare che paghino per i propri errori alieni loro l'amore dei figli. E' vero il contrario. Vediamo come il cinema ci ha detto qualcosa di prezioso e interessante su questi temi:
Un ragazzino viziato e saccente, antipatico, che pretende tutto e subito, che ritiene gli altri tutti a suo servizio - perché così è stato allevato - capita suo malgrado su una nave di pesacatori, lupi di mare per niente disposti a trattarlo con i guanti. Uno di loro, rude ma dal cuore d'oro, lo costringerà a lavorare umilmente e duramente. Ne farà fuori un'altra persona.
La mamma della bambina sordomuta, a motivo della sua menomazione, le lascia fare tutto, non pretende niente da lei, le dice sempre "poverina", perché cerca in questo modo di consolarla del suo svantaggio. Ne esce una ragazzina ingestibile, cocciuta e prepotente. La nuova istitutrice, invece, la sprona in ogni modo a superare la sua disabilità e le impone di comportarsi civilmente. La madre iperprotettiva, a veder sua figlia gemere sotto la nuova disciplina, soffre le pene dell'inferno. Ma gli sforzi della bambinaia e la "sofferenza" della figlia danno i loro frutti: impara a comportarsi bene e persino... inizia a parlare.
Una madre si fa in quattro per dare il meglio del meglio alle sue figlie, specie a una. Vuole che abbiano tutto, che non manchi loro niente (non è un ritornello frequente anche oggi?). Peccato che la sua prediletta diventa una giovane pretenziosa, che chiede sempre di più, è sempre scontenta, e la tratta come una pezza da piedi. Per soddisfare le proprie pretese e coprire le proprie mascalzonate, giungerà anche a diventare una criminale.
Chi non ha mai visto John Wayne dare un calcio alla sputacchiera dove l'alcolizzato Dean Martin voleva afferare il dollaro gettatogli per umiliarlo, che gli serve per pagarsi un whisky, guardi questo grande film. Capirà anche cosa dev'essere un padre per un figlio, anche se i due personaggi del film non lo sono. Vedrà non un padre "peluche", ma un uomo che, anche con durezza, sprona il figlio a vincere le sue debolezze, a ritrovare la sua dignità. E non è per niente detto che chi ama non debba essere duro, all'occorrenza.
Il ragazzo vuole diventare, in fretta e senza fatica, un grande combattente di karate. Invece il suo maestro, per iniziare, gli dà da lavare e lucidare un parcheggio di macchine. Che onta, come osa! Però esegue il compito, benché di malavoglia. Poi capirà che quel lavoro umile e faticoso era necessario a diventare grande. "Per aspera ad astra".
Con Audrey Hepburn, Shirley MacLaine, James Garner, Miriam Hopkins
Una bambina viziata, per nulla avezza ai rimproveri, viene redarguita a ragione da una maestra del suo collegio. Per vendicarsi, si inventa una tremenda calunnia che devasterà la vita dell'insegnante e di una sua collega. Tardivo, arriva il pentimento con la confessione, dopo che i danni sono già gravi e irreparabili.
Con Audrey Hepburn, Albert Finney, Eleanor Bron, William Daniels, Gabrielle Middleton
Una bambina educata con i moderni metodi della "dolcezza", della "psicologia" e del "ragionamento" manda a monte, per uno stupido capriccio, le vacanze dei suoi genitori e della coppia di amici che viaggia con loro. Il papà filosfa e disquisisce sulla superiorità dei moderni metodi educativi, ma è disarmato e impotente davanti alla sua figlioletta di tre anni.
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