Non ci sono parole. Lo diciamo tutte le volte eppure, tutte le volte è vero. All'orrore, alla banalità del male, alla vuota follia non c'è mai fine. Ma fa parte del gioco, non è così? E forse, è pure inspiegabilmente accettabile. Non oggi però, non in questo caso. Pensavamo di avere già visto abbastanza, nel numeri tatuati sulla pelle, nel sangue di Beslan, negli aborti selettivi nel sud dell'India, nei neonati nei cassonetti in Cina, nel tetto sulle piccole teste di San Giuliano, nei bimbi scudo per i propri giochi politici, nella malnutrizione subsahariana, nei giovani spietati soldati in Sierra Leone, nella prostituzione minorile in Thailandia e Sri Lanka, nei piccoli abitanti delle fogne di Bucarest, trafatti di lacca, nei bimbi di strada brasiliani. Pensavamo di avere visto abbastanza, ed invece non c'è giorno in cui la nostra indifferenza ed il nostro cieco egoismo non siano colpiti da chi spara al futuro del mondo, da chi voglia uccidere la speranza, da chi violenta e ammutolisce l'innocenza. E purtroppo non è un film. Non ci sono titoli di coda, solo epitaffi in un qualsiasi cimitero del mondo.
Tanti bambini ieri hanno chiuso gli occhi per sempre. A molti uomini e donne è stato riservato un destino altrettanto tragico: sopravvivere ai propri figli.
Le lacrime di Obama in mondovisione erano quelle di un padre, non di un presidente. Erano sincere, credo. Quante ce ne saranno ancora prima che sia abbia il coraggio di restringere i confini di un mercato della morte?
Con Millie Perkins, Joseph Schildkraut, Shelley Winters, Richard Beymer, Gusti Huber
Le atrocità della guerra, l'incomprensibilità dell'odio, ma anche il palpitare della vita, le gioie ed i dolori raccontate in uno dei romanzi più famosi di tutti i tempi, che ogni adolescente dovrebbe leggere. Straziante nella sua umanità.
Perdere un figlio. Atroce e contronatura. Sia un piccolo o un adolescente, sia la famiglia ricca o povera. Acculturata o ignorante. In Alaska o in Italia. Un dolore che può spezzare qualsiasi forza.
Un dolore che può spezzare qualsiasi forza, annullare l'anima, azzerare un'esistenza. Ormai l'ho detto mille volte, uno dei miei romanzi preferiti, per tanti ricordi personali, e una affinità letteraria ed umana con Luisa (meravigliosa Valli), dalle emozioni tutte di testa, inarrivabile.
Il futuro non può morire, mai. Se si ritrova fede e speranza
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta