Rodolfo Guglielmi nasce in Puglia nel fatidico anno 1895 da madre francese e padre molto probabilmente sinto. Fino ai diciotto anni vive e studia in diverse città, tra cui Parigi, per poi emigrare negli Stati Uniti. Nel 1914 si ritrova sulla costa ovest a lavorare come ballerino e comparsa, per poi debuttare nel 1917. E' la volta di tre anni di gavetta, in parti prevalentemente da cattivo o in commedie, per poi essere lanciato dalla capo-sceneggiatrice della Metro Pictures, June Mathis, che lo fa ingaggiare nel kolossal "I quattro cavalieri dell'Apocalisse" (1921). Seguono cinque anni da stella del cinema, tra alti e bassi, liti con i produttori, un tour da ballerino, l'incisione di canzoni - ma della sua voce parlata non rimane nulla -, un libro di poesie e due matrimoni falliti (il secondo con l'eccellente scenografa e costumista Natasha Rambova), più, forse, qualche relazione gay. Muore nel 1926, insieme al muto si potrebbe dire, per avvelenamento del sangue conseguente a un'ulcera perforata. Un attore oggi ricordato solo attraverso la lente distorta dello stereotipo del "latin lover" e niente più, quando invece era ben altro: un uomo tra i più cinegenici mai esistiti, certo, ma anche un irresistibile comédien e un bravissimo ballerino. Nel dramma, l'esito dipendeva dalla storia e dalla direzione, ma la media era comunque ottima. Ecco una scelta che vorrebbe essere equilibrata (difficile per una fan:)).
Con Rodolfo Valentino, Vilma Banky, Louise Dresser, Albert Conti, James A. Marcus
Dal "Dubrovskij" di Pushkin, un film molto ben fatto e soprattutto con molte scene divertenti. Inoltre ha una grandissima intesa con la partner Vilma Banky.
Film molto strano, che a ogni visione mi piace un po' di più. Esilarante la parte italiana, dove la pantomima e persino il labiale di Valentino sono totalmente "meridionali"!
Con Rodolfo Valentino, Vilma Banky, George Fawcett, Montagu Love, Karl Dane, Bull Montana
Il film in sé è una stupidaggine, ma Valentino non è mai stato più bello e più virile di così. La recitazione, un paio di espressioni a parte, è ottima (nel ruolo del padre, oltretutto, l'attore prende in giro se stesso e quello che è stato il suo unico film totalmente sbagliato, "Lo sceicco").
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