Finalmente scopriamo che tanti film di Bergman hanno subito alterazioni e tagli da parte dei censori. E' qualcosa di scandaloso e terribile che dovrebbe avere maggiore divulgazione. --- " Siamo abituati a pensare al censore come una specie di Edward-mani-di-forbice sempre pronto a far sparire baci proibiti o scollature provocanti. Eppure nel caso del maestro svedese l'intervento fu persino più subdolo ed invasivo, arrivando anche a cambiare dialoghi e battute. La prova ce la dà la 'Bergman collection': 25 titoli (più due solo sceneggiati e vari documentari sul suo lavoro) che Bim Qmedia e 01 metteranno in vendita verso febbraio... dove i film non solo hanno ritrovato lo splendore originale... ma sono stati reitegrati delle scene tagliate. Mentre i sottotitoli italiani permetteranno di verificare le assurdità e gli ocurantismi imposti dalla censura in fase di doppiaggio.Corriere della sera, 24nov12, pag.59 D'altronde sono usciti in Vhs per le edizioni 'San Paolo' che io posseggo. Così si dimostra come agisce in modo infingardo il filtro culturale della chiesa cattolica: Non impedendo la fruizione delle opere ma intervenendo con impercettibili spostamenti dei significati. Così fanno bella figura di apertura mentre dirottano le idee originarie a loro piacimento. Hanno alterato allo stesso modo il Vangelo, incidendo chirurgicamente nella traduzione sull'area semantica delle parole. Ma le bugie hanno le gambe corte e l'effetto a lungo periodo si rivela peggiore del rimedio.
le parole sarcastiche a proposito di un prete sparirono. Quando la giovane Sara confesserà la propria verginità gli italiani pensarono che si trattasse della sua sfacciataggine. Mentre l'ironico commento "Ma come si può credere in dio?" fu cambiato in : "Ma perchè discute sempre di dio?"
Il nipote dell'avvocato Egerman nell'edizione italiana è in realtà il figlio. Quando una domestica troppo disponibile sarà apostrofata con ' una cameriera resta sempre una cameriera' i sottotitoli ivelano la battua 'una sgualdrina resta sempre una sgualdrina'
La canzone del cavaliere viene purgata e stravolta. Non più "Tra le gambe di una troia/ è la vita una gran gioia./ In alto siedel'onnipotente/così lontano che è sempre assente/ mentre il diavolo suo fratello/ lo trovi anche al tuo cancello" bensì: " E' stanco il cavaliere/ è stanco lo scudiero/ ma il cavaliere è fiero e ammetterlo non può/ Ei sogna di pranzare/ di bere e poi dormire/ però non lo vuol dire/ o forse non lo può"
Con Ingrid Thulin, Gunnel Lindblom, Jorgen Lindström, Birger Malmsten, Håkan Jahnberg
Vietato ai minori di 18 anni nonostante la soppressione di 3 scene (quella in cui Anna spia una coppia che fa all'amore, quella in cui Ester si masturba e quella dell'amplesso tra Anna e uno sconosciuto). Il film trasformò una chiesa in uno scantinato, il monologo in cui Ester esprime il suo disgusto per gli uomini perse tutta la sua crudezza ("sangue e muco" diventano "ormoni e uomini") arrivando a "far pentire" la donna della propria sessualità mentre l'arbitraria traduzione della misteriosa parola 'Hadjek' con 'anima' (sul biglietto che scrive Ester) aprì il film ad una lettura spiritualista che Bergman non voleva assolutamente.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta