AVVERTENZA: La seguente playlist, quasi sicuramente, sarà accusata d'istigazione al fascismo. Della cosa non mi preoccupo. Io so benissimo di non essere fascista e vi assicuro che il pensiero dominante in questo post è lo stesso di intellettuali come Marco Travaglio. Alcuni recenti fatti di cronaca (l'ingiustificato attacco dei territori israeliani da parte dei palestinesi, cosa che ha fatto schierare, giustamente, anche il Nobel per la Pace Barack Obama con dichiarazioni del tipo "Israele ha diritto di difendersi!", e gli atti di vandalismo, perpetrati da esponenti dei Centri Sociali di Sinistra, nelle manifestazioni, che avrebbero dovuto essere pacifiche, del 14/11/2012 di Roma, Torino e Milano) hanno portato molti giornalisti (sia di destra che di sinistra) ad un confronto con il passato dove, se le Rivoluzioni hanno istituito anche cose giuste, spesso si sono svolte in maniera abbietta, dove alcuni leader che si proclamavano portatori di giustizia si sono rivelati macellai e profittatori, e, qualche volta, hanno anche condotto più danno che progresso. Analizziamo ora la cosa cinematograficamente.
Con Robert Cummings, Arlene Dahl, Richard Hart, Richard Basehart
Film sulla Rivoluzione Francese. Lo slogan dei rivoltosi era: "Libertà! Uguaglianza! Fratellanza!". Il seguente Regno del Terrore ha dimostrato quanta falsità ed ipocrisia contenevano quelle parole!!!
Con Ingrid Bergman, Yul Brynner, Akim Tamiroff, Helen Hayes, Martita Hunt, Felix Aylmer
Se nella Rivoluzione Francese l'unica colpa per la condanna a morte era di essere nato nobile e ricco, lo stesso fu per la Rivoluzione Russa. E intanto i furbi si arricchivano. Ma per loro la legge non valeva...
Con Sam Waterston, Haing S. Ngor, John Malkovich, Julian Sands
Il Comunismo significherebbe libertà ed uguaglianza? Questo bel film, sui massacri dei Khmer Rossi, c'insegna invece che significa Dittatura e ControDemocrazia!!!
Con Lorenzo Crespi, Gianni Cavina, Giuseppe Cederna, Giulia Boschi
Il film rievoca un massacro compiuto da Partigiani Comunisti ai danni di Partigiani Democratici. Insieme ai massacri delle Foibe, l'episodio è stato tenuto nel dimenticatoio per anni dai partiti di sinistra.
Il film è accusato ancora adesso di falso storico. Qualche episodio: la strage di Zanzibar ai danni della popolazione araba da parte degli insorti guidati da John Okello, gli infanticidi perpetrati dai Mau Mau, il bracconaggio nei Parchi Nazionali, leader che si trasformano in dittatori, etc... Se gli eventi narrati vengono cercati, singolarmente, su siti come Wikipedia, è provato che la maggior parte dei casi affrontati corrisponde alla realtà storica.
Il film inizia con brevi sequenze documentaristiche che parlano della nascita dello stato di Israele. Nel dopoguerra l'Onu decide di aiutare gli ebrei superstiti dalle persecuzioni antisemite europee a raggiungere la Terrasanta. Qua si sarebbe diviso il territorio tra una nazione araba (più grande per numero di abitanti. Si sarebbe chiamata Palestina, nome che aveva la regione fin dai tempi antichi dove dimoravano gli ebrei prima che i romani li scacciassero) e una ebraica (più piccola. Chiamata "Israele", come il nome nuovo che Dio aveva dato al profeta Giacobbe). Agli ebrei la cosa stava più che bene. Agli arabi (che durante la Seconda Guerra Mondiale erano stati alleati dei Nazisti) no. Per loro gli ebrei non avevano diritto di restare lì. Considerato che neanche in Europa nessuno voleva gli Ebrei, scoppiò la guerra, provaocata dagli arabi. La prima vittoria fu ebraica. Nacque così Israele, nel 1948. Intanto le coalizioni degli stati arabi, in primis Egitto, che fino adesso avevano sfruttato materialmente la minoranza palestinese, vedevano il loro Potere messo a repentaglio dall'intelligenza e senso della democrazia israeliana (che aveva, tra l'altro, i migliori scienziati, chimici, intellettuali, etc... che fossero mai esistiti! Altro che razza inferiore! Mentre invece i mangiacrauti si divertono con una ridicola festa dove si beve e si piscia!), si misero d'accordo per invadere di nuovo Israele... Ecco la Guerra dei Sei Giorni, combattuta nel deserto del Sinai.
Nel 2001 a Genova i Black Block misero a ferro e fuoco la città, dove quell'anno si svolgeva l'incontro denominato G8. Un esponente del movimento terrorista, Carlo Giuliani, fu accidentalmente colpito da un colpo di pistola, sparato per legittima difesa da un militare di leva dell'Arma dei Carabinieri, che stava per essere colpito a morte da un estintore lanciatogli in testa dal brigatista. La notte seguente polizia e carabinieri irruppero nella scuola Diaz, pestando a sangue anche alcuni pacifici manifestanti (pure bambini) che nulla c'entravano con gli atti vandalici dei terroristi. I fatti di Genova rappresentano una vergogna sia per quanto fatto dai teppisti, che per la repressione fascista, da parte delle forze dell'ordine (che è giusto che siano punite per questo!). Purtroppo questo disonesto film dipinge i Black Block come nuovi partigiani e mostra solo quanto fatto a livello di forze dell'ordine. Per fortuna i critici (a parte quelli di Film Tv!) sono quasi tutti, dal Farinotti al Mereghetti, d'accordo sulla scorrettezza intellettuale della regista.
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