La stranezza mi attrae. Mi piacciono quelli che se ne infischiano delle regole, le infrangono e ne creano di nuove. Non mi è simpatico chi venera soltanto Kubrick. il cinema è stato molto, ma molto di più.
Un film sui corpi, la carne, la decadenza....e la solitudine. Udo Kier è di una bellezza sovrumana che stordisce. Lo "stallone" Dallesandro è il suo contraltare perfetto. Lo uccide a colpi di scure, come in un amplesso. E il sangue schizza come se fosse liquido seminale. Un cinema libero, gonfio di vita, con Vittorio de Sica che si congeda, silenziosamente. .
Con Florinda Bolkan, Barbara Bouchet, Tomas Milian, Irene Papas, Marc Porel, Georges Wilson
Ci vuole del genio per mettere su una canzone di Ornella Vanoni durante la scena di un linciaggio. Ma Fulci non aveva paura di niente:nè di mostrare la violenza, nè di raccontarci una storia di perversioni e superstizioni, nei suggestivi scenari naturali della -vera-Lucania. E Florinda Bolkan viene immolata sulle note di QUEI GIORNI INSIEME A TE.
Con Adriano Celentano, Charlotte Rampling, Claudia Mori, Gino Santercole, Lino Toffolo
Che roba è? Verrebbe voglia di dire. Pura anarchia. Uno di quei film da guardare a notte fonda, nel silenzio che appartiene solo ai ladri e agli amanti. Celentano e la Rampling danzano, e Venezia diventa grande come il mondo.
Con Hedy Lamarr, George Sanders, Louis Hayward, Gene Lockhart, Hillary Brooke, Rhys Williams
In streaming su FilmBox+
La donna più bella del mondo dimostra di essere , anche, una buona attrice. Con l'aiuto del regista di DETOUR. Eppure, Hedy Lamarr non è una semplice dark lady. E' un enigma, uno stereotipo meraviglioso, un volto bianchissimo che splende come una falena nel buio. Il film, oggi, è introvabile. A meno che non lo si cerchi su e-bay.
Con Ryan O'Neal, Bruce Dern, Isabelle Adjani, Ronee Blakley
Un noir atipico, che solo apparentemente sembra ricalcare gli stilemi propri del genere. Un film teso e notturno, con personaggi che non hanno nomi. Dostojevski docet! Una Isabelle Adjani bellissima, misteriosa e fatale, come non la si era mai vista prima , e non la si vedrà più nemmeno dopo. Il suo unico film americano di valore.
Prendete l'attore inglese di BLOW UP e PROFONDO ROSSO, e mettetelo a dirigere l"alieno" David Bowie dalle mille vite.E , insieme con lui, Kim Novak, Maria Schell e, "dulcis in fundo", una irriconoscibile Marlene Dietrich che recita e canta praticamente ubriaca. Il risultato? A mio parere, bellissimo. Un'opera che ,a suo tempo ,fu poco capita. Erano gli anni in cui il cinema si era innamorato di Berlino , città perduta.
Bette Davis si sdoppia , uccide la sorella ricca per prenderne il posto , ma rimane intrappolata nella rete che l'altra, a sua insaputa, le aveva teso. Un meccanismo ad orologeria, senza tempi morti. E....gli occhi di Bette Davis: capaci ,da soli, di raccontare non una, ma mille storie!
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