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Argomenti giudiziari spin off (7): I film accusati di razzismo
di LIBERTADIPAROLA75 ultimo aggiornamento
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Argomenti giudiziari spin off (7): I film accusati di razzismo

Ultimamente si sta parlando tanto di un nuovo film, L’INNOCENZA DEI MUSULMANI, opera provocatoria che sbeffeggia il profeta Maometto, e delle repressioni terroristiche seguite al lavoro.
Permalosità dei musulmani? Puro pretesto per un attacco terroristico motivato contro gli Usa e Israele (che, secondo qualcuno, c’entra sempre. Sic!). Oppure vero e proprio atto di razzismo?
Da questa premessa mi è venuta in mente una riflessione sull’uso del razzismo nella Storia dell’Arte.
Secondo me, molto spesso, più equivoco involontario (come, ad esempio SENTIERI SELVAGGI o IO VI TROVERO’) che altro.
Ma cominciamo il nostro viaggio nell’oscuro CUORE DI TENEBRA dell’animo umano…
La tendenza a vedere (oppure “a fare”, infatti in alcuni casi era esplicita intenzione degli autori) una componente razzistica in un’opera d’arte è vecchia come il Mondo (CANE?).
Pensiamo ad alcuni componimenti poetici dell’antichità che esaltavano la grandezza di alcuni a dispetto di altri, come la ripugnanza greca nei confronti  dei portatori di handicap oppure, in tempi più recenti, di alcuni quadri esposti in chiese tedesche che raccontavano la leggenda del “Putto”, sorta di bambino nuovo messia ucciso dagli ebrei.
E che dire del romanzo “Frankenstein”, che qualcuno ha interpretato come politicamente scorretto e occultamente antisemita perché affibiava un cognome ebreo ad un perverso barone?
Altra musica per l’invece esplicitamente razzista “Nascita di una Nazione”, romanzo, scritto da un sacerdote (che abbiano ragione gli autori di ZIO TOM-ADDIO ZIO TOM quando dicono che “La Chiesa, anziché condannarla, benediva la schiavitù”?), contro gli afroamericani durante la Guerra di Secessione.
Se quello era vero razzismo (poi trasposto in un film tecnicamente ineccepibile ma becero nei contenuti) lo stesso non si può dire del romanzo, scritto dall’ebreo Lion Feuchtwanger nel 1925, “Suss l’ebreo”, opera tutt’altro che antisemita, anche se qualcuno adesso pensa il contrario (per il fatto che, nel 1941, il regista Veit Harlan lo ha stravolto nei contenuti, per trarne un film Nazista. Nel 1934, invece, gli inglesi ne avevano realizzata una trasposizione cinematografica, ad opera di Lothar Mendes, che ne rispettava i contenuti originali).
Ma visto che siamo arrivati alla Settima Arte vediamo un po’ di ricostruire (per quanto possibile! Ci sarebbe materiale per decine di libri!) il razzismo nel Cinema.
Molto prima dell’avvento del Nazismo, già agli albori del secolo, si trovavano tracce di antisemitismo in parecchi film, soprattutto americani.
E, oltre agli Ebrei, negli anni ’10 il cinema statunitense prese di mira (esplicitamente o meno) anche Mormoni e altre minoranze (il già citato NASCITA DI UNA NAZIONE contro i neri, poi il filone sulla tratta delle bianche, del quale un titolo, TRAPPED BY THE MORMONS, impregnato di odio verso i Mormoni), compresi Anarchici e Comunisti (sappiamo tutti la fine che hanno fatto i poveri Sacco & Vanzetti!!!).
Arriviamo quindi agli anni ’30 della Grande Depressione. L’America non vuole prendersi le proprie colpe e cerca “l’untore” della Crisi, in una maniera simile a quella utilizzata dai tedeschi nel Primo Dopoguerra.
Nel  1939 nelle sale esce il film VIA COL VENTO, visivamente bellissimo, ideologicamente ambiguo: esaltazione di un’America Sudista e razzista del quale gli Usa sentono la mancanza? Pura e semplice rievocazione di un periodo storico allo stesso tempo magico e orribile? In realtà l’opera non ha intenti politici ma vuole solo raccontare una Storia? Mah…attendiamo ancora tutti una risposta e intanto ci poniamo mille interpretazioni mentre ci godiamo l’ottimo spettacolo.
Più o meno nello stesso periodo esce il libro “L’ebreo internazionale “ di Enrico Ford, edito in Italia da Sonzogno, stampato il 15 Febbraio 1939 nello stabilimento grafico Alberto  Matarelli, e studiato in molte scuole medie superiori. La prefazione di copertina recita così:
“In questo interessantissimo libro è esposto con ampiezza il problema che il Giudaismo ha imposto al mondo, col suo programma di dominio internazionale, crudamente stampato nei famosi Protocolli dei Savi di Sion. ENRICO FORD, con la fierezza e la responsabilità di un uomo di fama universale, discute e penetra in tutti gli aspetti e in tutte le attività del Giudaismo dell’epoca moderna”.
Al libro si ispira in parte (per aggiungere altro materiale che non sta né in Cielo né in Terra, come la conformazione fisica degli Ebrei…sic!) il film Nazista L’EBREO ETERNO.
Intanto in Italia e Germania compaiono le riviste “La difesa della razza” e “La svastica”, un po’ in parecchie nazioni del Mondo si è creato (anzi, intensificato, visto che c’era già prima) un forte odio verso gli Ebrei.
Talvolta esplicito (oltre agli esempi già citati, nel Mondo Arabo si è iniziata a vedere la parola Nazista come una visione da Profeti, ancor prima del 1948 e dei Conflitti Arabo-Israeliani che seguiranno!), altre forse involontario (circola un cartone animato dell’epoca dal titolo EZECHIELE LUPO VENDITORE DI SPAZZOLE, dove il celebre personaggio Disneyano, travestitosi da venditore di spazzole ebreo, vuole ingannare il porcellino Jimmy e divorarlo. Razzismo o casualità? D’altronde in quegli anni la maggior parte dei commercianti porta-a-porta era Semita. Mah…chissà!).
C’è una tendenza antisemita pure in certi governi di stampo Comunista. D’altronde gli Ebrei sono i ricchi..il nemico di molti! (la paura dell’aristocrazia di FRANKENSTEIN?).
La Cina comincia ad essere scettica verso tutto il Mondo intero (la rivolta dei Boxers prima, il Maoismo dopo).
E’ il Novecento! Il Grande Ambaradan! Ci sono troppe cose da elencare: Varie rivoluzioni, la nascita dell’Ira, il Comunismo dilagante, i regimi fascisti, Crisi Economiche seguite da Boom di ripresa, etc… Il cinema è specchio di tutto ciò (da LA CORAZZATA POTEMKIN in poi…troppi, troppi film da elencare!).
Scoppia la Seconda Guerra Mondiale.
Stalin ed Hitler si alleano, salvo poi tornare nemici. Ci sono stranissime alleanze: Cina, Usa, Urss, Gran Bretagna, etc… dall’altra Germania, Italia, Giappone, etc…
Amici? No! Alleati per  interesse! (un po’ come per la creazione dello stato di Israele).
E attraversiamo così il conflitto, con tutti i suoi orrori e la sua propaganda (il ministro Goebbels, criminale ma intelligente, dopo aver visionato il bel film inglese LA SIGNORA MINIVER  disse :” E’ con film come questi che Inglesi vincono la Guerra!”. Si può dire che non avesse tutti i torti. La potenza propagandistica del Cinema poteva essere una pericolosa arma a doppio taglio, soprattutto quando il messaggio sublimale veniva accostato ad una tenera storia commovente. E’ questo, appunto, il caso del film IO ACCUSO dove, in una storia d’amore patetica fino all’estremo, inserisce una rivoltante disprezzo per i bambini handicappati, peso per la società, da eliminare come atto pietoso quindi giusto! (Sic! E vi assicuro che il film ha ancora parecchi estimatori!!!).
Se L’EBREO ETERNO, IO ACCUSO, SUSS, L’EBREO, etc… sono esplicite opere di razzismo, il nazismo si è servito del Cinema anche per ingannare il Mondo intero.  Accade, ad esempio, nel  film THERENDSTADT: HITLER REGALA UNA CITTA’ AGLI EBREI, documentario sulla visita della Croce Rossa Internazionale al Campo di Concentramento di Therendstadt (in italiano Teresina). Peccato che il campo non sia quello vero ma uno fasullo, costruito per ingannare la Croce Rossa Internazionale, dove i bambini giocano felici e gli adulti lavorano contenti. Come nelle fiabe? ‘nsomma! Tutte le persone coinvolte verranno poi gassate in un altro campo per eliminare pericolosi testimoni.
Discorso simile per un numero (il 4 del 15 Aprile 1942) della rivista “La Svastica”, dove in copertina una giovane croata sorride felice, al lavoro, in un Lager tedesco.
Il canto del cigno del Cinema Nazista sarà rappresentato dal film migliore della serie teutonico propagandistica. E’ la pellicola (diretta, guardacaso,  da Veit Harlan e Wolfgang Liebeneiner, autori rispettivamente dei beceri SUSS, L’EBREO  e IO ACCUSO) LA CITTADELLA DEGLI EROI, bellissimo lavoro che ha il pregio di non fare razzismo alcuno per limitarsi a rievocare un episodio glorioso ed eroico della storia tedesca, la resistenza della città di Kolberg all’assedio delle truppe napoleoniche.  Realizzato sì per mostrare le doti eroiche dei tedeschi, onestamente non ci trovo nulla di male nella cosa (se non si fa del male agli altri, con il razzismo, è diritto di ciascun popolo mostrare personali imprese eroiche del passato per autoglorificarsi. Già LA CORAZZATA POTEMKIN faceva ciò. Renzo Martinelli farà BARBAROSSA, finanziato dalla Lega Nord per celebrare l’eroe Alberto Da Giussano, gli inglesi pomperanno tanto le loro doti atletiche con il magnifico MOMENTI DI GLORIA , etc… tanto per fare onesti esempi!).
A guerra finita i vincitori scrivono la Storia e i Crimini sono tutti dei perdenti (per un po’ il Cinema non toccherà le bombe di Hiroshima e Nagasaki, per occuparsi, da subito, degli orrori del Nazismo). La cosa viene affrontata in Italia dal film I VINTI.
Tra i vari problemi c’è la questione ebraica. Nel Mondo gli Ebrei non li vuole nessuno quindi la soluzione è di rispedirli al mittente: la Palestina dal quale quasi duemila anni prima erano stati cacciati!
La Comunità Internazionale decide di creare due stati: uno Palestinese, più grande per maggioranza di popolazione, uno ebraico (chiamato Israele, che è il nome che Dio ha dato a Giacobbe!), più piccolo per minoranza etnica. Agli Ebrei la cosa sta bene, agli Arabi no. Le coalizioni arabe decidono di muovere guerra ai nuovi arrivati (anche se, come già detto, qualche piccolo conflitto con i coloni era già avvenuto pochi anni prima. I Palestinesi avevano avuto l’aiuto da parte di tedeschi inviati da Hitler. Gli Ebrei avevano ricevuto appoggio da Inglesi, probabilmente attratti dal profumo del petrolio).  Cominciano così le Guerre Arabo-Israeliane che portano più guai ai Palestinesi (che sono molto arretrati in fatto di strategia militare, rispetto agli israeliani che, invece, vantano le più brillanti menti in fatto di ingegneria. E non solo militare!), mentre nasce lo stato di Israele nel 1948.
I Comunisti, che hanno sempre disprezzato gli Ebrei (probabilmente per invidia!), decidono di strumentalizzare le condizioni di povertà nel quale si sono trovati i Palestinesi  dopo le varie guerre per fomentare ed incrementare l’odio internazionale verso Israele.  E il cinema è, come sempre, un’ottima arma (ricordiamo il recente vergognoso MIRAL, sorta di fantasioso SUSS, L’EBREO degli anni 2000, costruito con elementi privi di senso:  non esiste il terrorismo arabo e gli Ebrei costruiscono campi di concentramento. Sic! I Nazisti almeno cercavano di essere più credibili!!!).
Subito dopo gli Ebrei, il Comunismo dilagante fomenta l’odio per la Chiesa Cattolica. Avviene, ad esempio con il romanzo”Il Vicario”, storia dei rapporti tra Chiesa e Nazismo negli anni ’40 (dal romanzo è stato recentemente tratto il film AMEN. di Costa Gravas, interessante nel coraggio di denunciare, nelle scene iniziali, l’infame trattato Nazista AKTION T4 contro i portatori di handicap, che veniva glorificato nel becero IO ACCUSO,  ma più ambiguo quando parla del silenzio del Papa nei confronti dei Campi di Sterminio).
Ma non tutti sono d’accordo con i metodi  (non molto lontani da quelli Nazisti) di questi nuovi “padroni” (non lo sarebbero, ma con il nuovo strapotere dell’Urss durante la Guerra Fredda se la giocavano con gli Usa, gli altri padroni!).
Indro Montanelli, ex fascista poi Liberal Democratico, molto amato (è la mia guida spirituale! Eh eh…), tanto da avere una statua, a lui dedicata dopo la morte, a Milano, si mette a cercare giornalisti onesti (meglio se anticomunisti, eh eh) da mandare in giro per il Mondo a scrivere (e, spesso, filmare) reportage.
Ad un comizio studentesco osserva un universitario che spara a zero sugli orrori del Comunismo e sulla falsità di certi ideali. Il ragazzo, che ha uno spigliato accento toscano, si chiama Gualtiero…Gualtiero Jacopetti!
Lui e Indro diventano ben presto grandi amici e cominciano a lavorare assieme (e, con loro, altri intellettuali come Eugenio Montale, Stanislao Nievo, Paolo Gregoretti e, molto anni dopo, il giovanissimo Marco Travaglio) come collaboratori giornalistici.
Ma se Montanelli man mano riusciva a ricevere credito anche da certa sinistra (non tutta però. Ricordiamo che è stato gambizzato dalle Br negli Anni di Piombo), il nostro Gualtierone, sarà per i suoi metodi Dannunziani (è arrivato addirittura ad affittare un aereo per lanciare volantini contro i regimi Comunisti Dittatoriali e sulle presunte alleanze con il Pci italiano!) o per  una sua certa permalosità (nel film AFRICA ADDIO c’è una presunta, ma ridicola, scena razzista dove viene mostrata l’uguaglianza tra i ricchi bianchi e i ricchi neri nella dentatura cariata. Scena che sembra essere stata fatta solo per dire…”avete ragione, sono razzista!” Ma che chiunque ha del buon senso prende solo a ridere!), cominciò ad essere preso in odio dalla sinistra (non tutta per fortuna. Vedere per credere il buon, anzi ottimo, trattamento che gli è sempre stato riservato da riviste come “Nocturno” o “Nero”, quest’ultima nata nei circoli dei centri sociali!) che arrivò a denunciarlo di stupro (di una zingara 15nne che dovette sposare) e di organizzare massacri (un equivoco per alcune frasi dette all’amico Paolo Gregoretti sul set di AFRICA ADDIO). Tutto questo però ha, in parte, fatto perdere credibilità al suo lavoro.
Intanto che succedeva in America?
Se all’inizio il nativo americano (pellerossa) era visto come il cattivo, qualcuno si fece un esame di coscienza: gli americani erano venuti lì e si erano comportati da padroni.  Avevano massacrato i nativi e confinato i superstiti nelle riserve.
L’anello di congiunzione tra i film western razzisti e quelli revisionisti è il capolavoro di John Ford SENTIERI SELVAGGI. Accusato inizialmente di razzismo probabilmente perché frainteso. Il protagonista uccide indiani e cerca la nipote rapita da essi. Quando la ritrova vorrebbe ucciderla perché è diventata selvaggia ma nella curiosa sequenza finale ha una sorta di riflessione (da comprendere da parte dello spettatore) sulla sua vita sbagliata. Decide perciò di andarsene via da solo, come un eremita.
Il film è un po’ la metafora dell’America che, con le sue scelte sbagliate, ha finito per farsi odiare da (quasi) tutti.
Intanto avanzava la Guerra Fredda che portava con sé il suo cinema tra seri lavori di riflessione (anche metaforica, come i film di fantascienza degli anni ’50. In Giappone, poi, il simpatico lucertolone GODZILLA riapriva le ferite portate dall’atomica), curiosi lavori ideologicamente attendibili (tra i vari MISSING IN ACTION  e RAMBO, ricordiamo il piccolo classico ALBA ROSSA) e le sue guerre (pochi lavori sulla Corea. Il Vietnam invece sarà saccheggiatissimo. A cominciare dal becero, ideologicamente, ma neanche tanto malfatto, anzi, tecnicamente (a parte l’errore del tramonto! Eh eh), BERRETTI VERDI di Wajne e Kellog, realizzato in pieno conflitto. Subito dopo la fine della Guerra il film IL CACCIATORE di Cimino, per trattare onestamente tutti, cioè descrivere i Vietcong quali erano, regolare esercito che si è, pure lui, macchiato di orribili scempi e non eroi come li descriveva qualcuno, fu accusato di razzismo, al festival di Berlino, da giovani dei centri sociali di sinistra).
E intanto passavano anche gli anni ’80 degli Edonismi, il Muro di Berlino cadeva e i tempi cambiavano.
Il cinema parla(va) della nuova Russia (fatta perdipiù di mafiosi e di limitazione della libertà di parola. Vedere il recente caso delle Pussy Riot) e della nuova industrializzazione cinese (qualche titolo: LA STELLA CHE NON C’E’, WHEN CHINA MEET AFRICA, etc…).
Dopo l’11/09 i nemici sono (di nuovo) gli Arabi.
Mentre in tutto il Mondo c’è una nuova immigrazione (Albania, Romania, etc…).
Una volta eravamo noi a partire ed era normale che il Cinema parlasse di Mafia Italo Americana.
Adesso se si parla, solo per trovare un colpevole nel film e non per fare propaganda, di teppisti  extracomunitari si è bollati di razzismo (come il caso di IO VI TROVERO’). Mah…
Difficile ancora parlare di argomenti come le Foibe o il terrorismo islamico.
Il film dell’italiano Renzo Martinelli, pieni di errori (la geografia sbagliata di CARNERA, il protagonista di PORZUS che da giovane parla con accento siciliano, da anziano con accento veneto!), non sono certo dei capolavori (a parte, forse, BARBAROSSA, enfaticamente suggestivo) ma il suo impegno sociale spesso è stato vergognosamente scambiato per razzismo (PORZUS è storicamente perfetto. I soliti Comunisti dicono che si sia inventato tutto! IL MERCANTE DI PIETRE sarà quello che è, ma l’uso delle colombe bianche è una reale pratica vergognosa dei terroristi islamici. E’ io, che sono un sentimentale,  trovo particolarmente riprovevole fare innamorare una ragazza per poi usarla come kamikaze!)
Viene quindi in mente il recente, e molto simile a L’INNOCENZA DEGLI ISLAMICI, caso del film RED DAWN (sorta di remake/reboot di ALBA ROSSA), dove i cinesi invadono l’America. Il film è stato rigirato dopo la minaccia di embargo della Cina (detto così…ma vi rimando a tutto il mio lavoro –post, playlist e recensione- che ho fatto seguendo il film in tutto questo tempo), cambiando gli invasori in Nord Coreani.
Il nuovo, giovanissimo (classe 1983) leader nordcoreano è una testa calda. Non è, che adesso si allea con gli Arabi e il nuovo Cinema Americano crea la Terza Guerra Mondiale?
Eh già…in fondo manca poco al fatidico Dicembre 2012…eh eh!

Playlist film

Io accuso

  • Drammatico
  • Germania
  • durata 120'

Titolo originale Ich klage an

Regia di Wolfgang Liebeneiner

Con Heidemarie Hatheyer, Paul Hartmann, Mathias Weiman, Margarete Haagen

Io accuso

Trama: Un medico, dopo aver appreso che la moglie è quasi allo stadio terminale di sclerosi multipla, tenta il tutto per tutto per trovare una cura.
Fallito ogni tentativo, la uccide per risparmiarle un'atroce agonia.
Processato, ha praticamente tutti contro. Il suo migliore amico (anch'esso medico) fugge inorridito.
Parallelamente il film mostra un bambino handicappato e la sua famiglia che prova ribrezzo per esso e lo abbandona in un ospedale dove una infermiera si prende cura di lui.
A questo punto torniamo alla fuga dell'amico medico.
Il ragazzo, girando un pò di ospedali, s'imbatte nel piccolo mostro ed esclama "Ma quell'infermiera non ha uno stomaco!" e comprende che alcuni esseri viventi sono solo un peso per la società (inutili bocche da sfamare e pure di orribile aspetto) e, a questo punto, decide di intervenire in aula per difendere l'amico. Adesso che ha scoperto le sue ragioni!
No comment...a voi l'ardua sentenza!

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Sentieri selvaggi

  • Western
  • USA
  • durata 119'

Titolo originale The Searchers

Regia di John Ford

Con John Wayne, Jeffrey Hunter, Vera Miles, Natalie Wood, Dorothy Jordan

Sentieri selvaggi

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Un anziano eroe del West passa alcuni anni della sua vita a cercare la nipote rapita dagli indiani...Ecco una trama che potrebbe far pensare all'ennesimo film razzista sugli indiani invece guardandolo e ragionando sul senso della scena finale (dove l'uomo vuole uccidere la nipote diventata ormai una squaw per poi abbandonare l'idea ed andarsene via da solo) si capisce che la storia verte sull'uomo che spreca una vita in un ideale sbagliato (il razzismo) provocato da un incidente (d'altronde gli indiani erano un popolo pacifico ma erano divisi in tante tribù le quali ognuna aveva il suo modo di fare la guerra, ed episodi di persone rapite ed allevate da loro ci sono davvero stati ma questo non significa che bisogna odiarli,in generale erano migliori dei bianchi ed avevano ottime regole di rispetto e di convivenza con la natura) e quando ormai ritrova la nipote l'affetto che prova per lei è superato ormai dall'odio verso gli indiani che ha nel sangue salvo poi in extremis rendersi conto con orrore del gesto che stava per compiere (ammazzarla) e a quel punto decidere di andarsene via e vivere con tristezza in solitudine i prossimi anni della sua vita. Praticamente una metafora della Storia del Genere Umano che da Caino in poi è vissuto nell'odio e nelle lotte fratricide generate da ideali sbagliati. Da questo lato il film ottiene perciò una morale pacifista e lo Status di capolavoro assoluto!!!

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Il cacciatore

  • Drammatico
  • USA
  • durata 183'

Titolo originale The Deer Hunter

Regia di Michael Cimino

Con Robert De Niro, Christopher Walken, John Savage, Meryl Streep, John Cazale

Il cacciatore

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La guerra è la guerra. Non ci sono buoni nè cattivi. I Vietcong qua sono sanguinari come erano nella realtà (in una scena bruciano vivi dei bambini che si erano nascosti in una buca. De Niro li vendica subito!). Al Festival di Berlino il film fu accolto malissimo dai giovani dei centri sociali di sinistra che accusarono al regista di invenzione ideologica. Nulla di più falso...il film è un capolavoro di onestà intellettuale!!!

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

I berretti verdi

  • Guerra
  • USA
  • durata 138'

Titolo originale The Green Berets

Regia di John Wayne, Ray Kellogg

Con John Wayne, David Janssen, Jim Hutton, Aldo Ray, Raymond St. Jacques, Bruce Cabot

I berretti verdi

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Vicende di alcuni marines americani durante la guerra del Vietnam. Se non fosse per un discutibile e odioso particolare (un giornalista pacifista viene convinto dal protagonista che questa è una guerra giusta dopo aver partecipato con loro ad un azione bellica -sic!-) il film sarebbe un opera di guerra tecnicamente neanche tanto inferiore alle successive che verranno girate (onestamente di film sul Vietnam riusciti c'è ne veramente pochi!). Comunque la sua uscita nelle sale dell'epoca in Italia è legata ad un fatto curioso: un giovane Gianfranco Fini si recò a vederlo (per curiosità e non per ideali!) e fu malmenato e scacciato da alcuni ragazzi dei centri sociali che picchettavano di fronte alle sale che lo proiettavano per non far entrare pubblico. Lui che era di idee umane, liberali e sinistrorse (così ha detto in qualche intervista) quel giorno decise di iscriversi al fronte giovani di M.S.I. Pur non condividendo la cosa (guerra personale? Scelgo il tuo avversario solo per esserti contro?) la mia solidarietà va al futuro Presidente della Camera. Se io ho visto il film e ne parlo male è grazie al fatto che mi è stata concessa la possibilità di vederlo. Non bisogna impedire agli altri di poter vedere un film (regolarmente uscito! Quindi in quel momento quei "tali" si stavano sostituendo alle Commissioni di Censura Governative!) e sopratutto obbligarli con la forza alle proprie idee. Questo è un comportamento fascista (anche se fatto da persone convinte di essere di sinistra!). Non mi stupisco che alcuni di essi abbiano in seguito fondato le Brigate Rosse...

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Miral

  • Drammatico
  • Francia, Italia, Israele, India
  • durata 112'

Titolo originale Miral

Regia di Julian Schnabel

Con Freida Pinto, Willem Dafoe, Hiam Abbass, Vanessa Redgrave, Alexander Siddig

Miral

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Nel film gli Arabi sono tutti buoni (il terrorismo è un'invenzione degli Usa!) e gli Ebrei tutti cattivi (hanno creato i Campi di Concentramento per Palestinesi). Genere: Fantascienza!
PS: I Nazisti erano più attendibili...Goebbels sì che sapeva fare propaganda contro! Se si vuole fare del razzismo che almeno lo si faccia sensato...

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Io vi troverò

  • Azione
  • Francia
  • durata 93'

Titolo originale Taken

Regia di Pierre Morel

Con Liam Neeson, Maggie Grace, Famke Janssen, Xander Berkeley, Katie Cassidy

Io vi troverò

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Ex agente dei servizi governativi impiegati all'estero cerca la figlia rapita in quel di Parigi. Lui che sa come gira il Mondo in effetti era scettico fin dall'inizio a mandarla in vacanza in Europa...Ottimo action movies dall'azione adrenalinica condotto tra commozione e impegno. Ricorda a tratti HARDCORE e in altri punti il recente HOSTEL. Un pò troppo esagerato il personaggio di eroe che sistema tutto alla Macgiver (prepara una flebo con mezzi di fortuna...) e componente orrorifica condotta come una favola nera (con tanto di lieto fine "musicale" dopo aver affrontato gli Orchi mangiabambine...). Forse il miglior action movies degli ultimi anni! E per finire una domanda: Una nazionalità ai malviventi bisognava pur darla...Quale sarebbe stata la più indicata secondo voi???

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