Oops! La vostra Guida Morale non è poi così tanto morale: sbeffeggia il primo Presidente USA nero e si schiera smaccatamente con uno tra i candidati più reazionari degli ultimi decenni...
Clint Callaghan nemesi perfetta! E' quì che il personaggio rivela maggiormente l'uomo, la sua poetica: in un mondo in cui le regole etiche e morali vengono continuamente aggirate da quelle burocratiche è necessario che qualcuno si assuma la responsabilità di riscrivere nuove regole, meno permissive ma più rispettose di chi vuole vivere in maniera onesta e dignitosa
Come si può stare in santa pace nel porticato di casa propria con una birra in mano a godersi il meritato riposo di una vita spesa lavorando se tutti quanti intorno fanno rumore? Le scelte di un uomo per Clint sono sempre una questione morale: così capita di dover prendere le parti di quei musi gialli odiati e combattuti in guerra che adesso, vicini di casa, vengono vessati dai figli di chi poco tempo fà era vessato a sua volta e per i quali anche per loro ha combattuto. Grande esempio di come il politicamente scorretto sia quasi sempre più giusto e meno ipocrita della correttezza perbenista
Altro esempio anche più clamoroso di scorrettezza e ambiguità: si è accorto il Vostro Direttore che in questo film calzato a pennello sul suo protagonista la sua Guida Morale ha lasciato in libertà una pluriomicida seriale? Anche quì la questione è morale: dov'erano le leggi quando hanno permesso di farla franca a stupratori e conniventi?
Che il cielo di questi tempi fosse abbastanza plumbeo ce ne siamo resi conto un pò tutti, figurarsi una vecchia volpe (di fuoco...) come Clint, da quì la sua scesa in campo ostentata e clamorosa ancor più perchè rompe l'esilio da palcoscenico autoproclamato dopo Gran Torino. E se la maggior parte dei suoi colleghi è schierata a prescindere, lui sempre controcorrente, sempre fedele alla sua visione di vita, valuta i risultati ottenuti e poi sceglie quello che reputa il male minore più adatto al momento critico
A suo modo il vecchio Clint ha sempre avuto una forte vena di ironia surreale. E vederlo dialogare con una sedia vuota sottintendendo la colpevole assenza del Presidente in carica su questioni di rilievo inderogabili, è una scena di Grande Cinema, un Oscar alla carriera
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