Un argomento giudiziario legato al cinema è anche quello che tratta delle Locandine Cinematografiche che sono state censurate per i più svariati motivi. Qualche volta poi sono state utilizzate lo stesso (sono state assolte dalle accuse giudiziarie oppure le accuse sono piovute a manifesto già in circolazione con, spesso, la conseguenza che tutto è stato messo a tacere), spesso la locandina è stata sostituita. Naturalmente, direte giustamente voi, questo era un argomento più da Cinerepublic (dove almeno i suddetti manifesti possono essere visionati). Ed infatti, come già annunciato, partirà nel sito in questione una nuova serie di post dal titolo "Locandine" (banale? In effetti il titolo del quale vi avevo accennato era "Storie di locandine", purtroppo mi sono ricordato che è già una serie di articoli della rivista "Ciak" e quindi ho dovuto sostituirlo). La serie di articoli non parlerà solo di locandine censurate ma anche di curiosità legate alla locandina in generale (qualche esempio? Il manifesto di FROGS dove si vede un enorme rana dalla cui bocca esce una mano e nel film non si vede nulla di ciò. Oppure la differenza tra il manifesto italiano di MONDO CANDIDO e quello tedesco per ragioni di odio teutonico verso gli israeliani, etc...). Buona visione!
La prima locandina del film con Carey Mulligan è stata bocciata dalla Commissione di Censura di tutto il Mondo (tranne l'Ungheria che la ha mantenuta per l'uscita in sala) e sostituita per un motivo lampante: mostra un corpo nudo con sopra la scritta SHAME composta di liquido seminale maschile!!!
La controversa locandina realizzata dal Re dei Provocatori Oliviero Toscani mostra una croce che si trasforma in svastica. Denunce per vilipendio da parte della Chiesa Cattolica ma, ciò nonostante, è rimasta così.
Con Candice Bergen, Peter Strauss, Donald Pleasence, John Anderson
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Ecco un altra locandina censurata poi rimasta tale per l'uscita in sala (anche se è molto rara e di valore per i collezionisti. Infatti in giro c'è ne sono veramente poche!). Mostra una indiana seminuda e legata (come per un massacre movie o un torture porn) e sullo sfondo l'armata dei crudeli cavallegeri.
Con Jess Weixler, John Hensley, Josh Pais, Hale Appleman, Lenny Von Dohlen, Vivienne Benesch
La prima locandina (bocciata in commissione di censura e sostituita) mostrava una radiografia dell'osso sacro della protagonista dove alcune ossa bucate sembrano un volto dove la bocca è la vagina dentata.
Che ci fa qua la locandina di un film come FANGIO, UNA VITA A 300 ALL'ORA? Qualche polemica all'epoca la scatenò anche lei perchè mostra un Juan Manuel Fangio scattante su di una splendida Maserati 250 F Monoposto ma, alle sue spalle, un groviglio di macchine che si scontrano. Fu considerata anche offensiva perchè in alcune gare disputate dal grande atleta morirono alcuni piloti. Rimane, comunque, di un certo fascino. Molto ricercata dai collezionisti.
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