GIMON 82 ha suggerito qualche giorno fa il dilemma: la reclusione è un reato al pari di chi il crimine lo commette. Non è forse vero che la privazione della libertà è un'onta infamante ? Che pregiudica la vita ? I penitenziari italiani sono affollati. In un mondo utopicamente unito quale l'Europa, potremmo allora chiudere i nostri pregiudicati nelle prigioni scandinave ? Dove l'ipotesi della reinclusione nella società civile è per lo meno più vicina alla certezza che alla bolla di sapone. E dire che anche in Norvegia hanno tremato quando Breivik, dopo aver ammazzato 90 bambini, doveva essere tradotto in cella. Non c'è mai un dopo, nei prison-movie. Soprattutto da noi. Dove il genere "carcerario" non esiste. Rientra nel "drammatico". Magari con venature grigie...Nella playlist che segue, solo titoli italiani. Misconosciuti, per lo più. Commentati, forse. Ma poco visti. Dopo la prigionia, l'oblìo. La condanna più feroce.
Leggere, unico conforto. Vivo in due metri per due. La notte sembra non avere mai fine. Una stanza quadrata è una stanza quadrata. Cento anni dopo altri cento anni dopo altri cento, il carcere è uguale a sé stesso. Scrivere, magari. Ma senza il computer. Magari interpretare. Chissà. Probabilmente, per dirla con maghella, i detenuti "difficilmente interpretano, ma più facilmente sono quel personaggio e vivono o rivivono quella vicenda. Per questo la tragedia o comunque il lavoro teatrale avrà sempre un sapore da “principiante”, ma viene compensato dalla forza emotiva di chi ci ha recitato e creduto ". Basta solo non essere infami... //www.filmtv.it/film/45754/cesare-deve-morire/
Con Irene de Angelis, Gabriele Agrio, Valeria Golino, Corso Salani, Luisa Ranieri
Non l'avrebbero saputo, se non mi fossi costituito. Ma che vita avrei avuto ? Scelgo di dire. E di scrivere. Mi è rimasto solo questo, nelle insopportabili ore di caldo. Ma, secondo il caro pensiero di Peppe Comune " l'uomo dietro le sbarre " (...) soprattutto scrive, scrive ripetutamente (...), perchè questo gli sembra il modo migliore per venire a capo delle sue ossessioni, mosso dall'urgenza di arrivare al cuore stesso della colpa che lo affligge e assillato dalla paura di aspettare invano, di non ricevere mai una risposta." L'ansia di vivere è ancora nascosta dietro una penna. //www.filmtv.it/film/43036/l-amore-buio/
E se fosse un altro, magari un'altra, a scrivere al posto nostro, in quelle ore buie ? Ci basterebbe leggerle. Quelle lettere, a mano, coraggiose, che velano la realtà. Ma a che serve scappare ? E' il nostro conto con il mondo. Non possiamo fuggirne. Non è, non ci sarà una vita nuova, altrimenti. Il mondo del penitenziario, come dice spopola è fatto di " personaggi assolutamente contemporanei, pieni di titubanze e di indecisioni e a loro modo ribelli e sinceri, ma soprattutto a disagio con le ipocrisie del mondo, e per questo capaci non solo di opporvisi, ma anche di rimettersi in gioco su tutti i fronti". Accettare la vita: senza tentennamenti. Il dono più grande. //www.filmtv.it/film/42492/dalla-vita-in-poi/
Ogni sera, dopo la conta, chiudono la porta alle mie spalle. Resto solo: sistemo il letto. Provo a chiudere gli occhi, ma non è facile: mi fanno male. Devo stare attento a chi mi circonda. Non sono un infame. Fatelo voi, Giuda. Lasciatemi la speranza che esista un dio. Il Dio di tutti. Come sostiene mc5 " Mi tornano alla mente certi giovani preti della mia adolescenza i quali si "vendevano" come rivoluzionari solo perchè organizzavano negli oratori proiezioni di "Jesus Christ Superstar", insomma iniziative del tutto innocue che servivano poi solo per "catturare" fra i giovani dei nuovi adepti". Che, poi, senza Giuda, Dio proprio non sarebbe potuto esistere... //www.filmtv.it/film/40168/tutta-colpa-di-giuda/
Un padre in carcere non è un padre. Ma sarà vero ? Possiamo sottrarci ai nostri doveri, così ? E possiamo rinnegare chi ci ha dato la vita ? Si può essere genitori, anche dietro le sbarre. Quando le lettere non bastano più, devi ritrovare l'uomo in carne ed ossa che hai lasciato da bambino. Come suggerisce hallorann " Un uomo con le manette dialoga con un bambino sul ponte di una nave, lo stanno traducendo dal carcere di Sassari a Roma. Fabio fa l’educatore nel carcere di Rebibbia. Con la sorella Cristina sono cresciuti senza padre", perchè è quel dialogo che cerco. E' solo tu puoi darmelo. //www.filmtv.it/film/36681/l-aria-salata/
C'è vita nel carcere, in definitiva ? No. Ma si può provare ad averla. Nel 1989, il Vaticano si oppose a Nanny Loy. La storia, tagliuzzata oltre misura, passò sotto silenzio. Ma, come dice mm40 " sul palcoscenico (dentro al film) la storia sembra prendere vita" : perché su quelle tavole, ancora una volta, voi, quelli liberi, ci dovete sopportare. E se si ricordano le canzoni, tutti dimenticano che nel "carcere di mare" le ombre assumono nuovi colori. Qualcuno non ce la fa. Ma resta con noi. Sempre. //www.filmtv.it/film/6242/scugnizzi/
Con Michele Placido, Claudio Amendola, Francesco Benigno, Alessandra Di Sanzo
Il professor Terzi insegna lettere. Ma la sua non è una classe normale. Ci si può commuovere, come direbbe Lina, di fronte a dei "giovani sbandati ed un insegnante che cerca di dare un senso ed una dignità alla loro esistenza." ? E' un falso problema. Il nodo è scegliere di non essere. Resto Mery, per sempre. Nelle lettere, che non scriverò mai, qualcuno si dimenticherà di me. Ma la mia sarà stata una vita vera. //www.filmtv.it/film/4270/mery-per-sempre/
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta