Lo so, siamo su Film TV, non su Nocturno. I cinefili più incalliti sanno di cosa parlo, e soprattutto, di chi parlo. Alberto Cavallone rappresenta per me un enigma, una figura che incorpora in sé della capra e del genio, il vero e il falso, l'impegno e lo scazzo "damatiano". I punti in comune con il re del porno-horror-trash sono in realtà molto pochi, forse solo nella natura low-budget delle opere. In Cavallone pare esserci un bisogno di comunicare un messaggio politico attraverso immagini provocatorie e surrealiste, un coraggio di osare e sperimentare nuove formule e soluzioni linguistiche e visive anche a costo della banalità. In verità non posseggo gli "strumenti" per poter affermarmare quanto ho detto, in quanto "reduce" da un sola visione, l'unico film di Cavallone reperibile: "Spell". Il resto è praticamente invisibile, e salvo qualche rarissima retrospettiva nocturniana dedicatagli, vedere i suoi film significa attivare l'immaginazione e cercare di capire come gli altri utenti abbiano fatto a recuperare le sue opere maledette.
Con Jane Avril, Martial Boschero, Paola Montenero, Giovanni De Angelis
L'unico film di Cavallone reperibile, e l'unico che ho visto. Un film sconvolgente, un pò autocompiaciuto in alcuni frangenti, ma assolutamente fuori dai canoni italiani del tempo (e da lì in adesso). Come dice qualcuno in questo sito "La dimostrazione che Pasolini non è stato un caso isolato".
Con Danielle Dugas, Claudio Maran, Joseph Dickson, Leda Simonetti
Un paio di mesi fa fu proietatto nella mia città in occasione di una rassegna dedicata al "cinema di mezzanotte". Ovviamente, essendo stato l'evento poco pubblicizzato, me lo persi. In rete si trova un rip in vhs di pessima qualità, mai comunque visionato.
Con Anthony Vernon, Beryl Cunningham, Jane Avril, Magda Konopka
"Rubata un'ingente quantità di gioielli, una banda li mette in una cassetta di sicurezza, ma Liliam, una della banda, li sottrae. La reazione degli altri non tarda. C'è in Cavallone, pessimo autore in senso pieno, un'evidente intenzione di mettere alla berlina il genere criminale, ma i risultati sono deludenti per incapacità tecnica e creativa. CRITICA: 1"
Unico film di Cavallone ad essere citato da Morandini nel suo dizionario (e votato al minimo assegnabile). Mi ha incuriosito però l'entusiastica recensione di mm40, utente autorevole e spesso attendibile di Film TV (un opinion leader per il sottoscritto), che gli assegna ben 4 stelle e un 8/10, descrivendolo come il suo film migliore. Su Youtube si trova solo un misero spezzone di un paio di minuti. Domanda agli utenti di Film TV: "Ma come avete fatto a procurarvi questi film???"
Con Anthony Vernon, Tony Carrel, Antonio Casale, Beryl Cunningham, Alain N. Kalsyj
Un film che all'epoca, si dice, ebbe un buon successo e fu apprezzato da attori e registi molto noti. Echi libertini post-sessantotteschi, relazioni saffiche e bassissimo budget. Su Youtube disponibili sono i titoli di testa.
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