Il cavallo di Torino
- Drammatico
- Ungheria, Francia, Germania, Svizzera
- durata 150'
Titolo originale A Torinói ló
Regia di Béla Tarr
Con Volker Spengler, Janos Derzsi, Erika Bók, Mihály Kormos, Ricsi
Il 6 maggio di un anno fa nasceva Alan Smithee. O meglio questo strano signore, di mestiere capro espiatorio di disastri, incidenti e prepotenze esercitate su artisti e creativi nel mondo del cinema, in vita gia' da un bel po' di anni, cominciava un anno fa - forse in quanto disoccupato - a seguire la mia ormbra fino ad appropriarsene a poco a poco. Ecco dunque che da allora quasi ogni sera, mentre mi accingo a visionare uno dei tanti film che compongono la mia vasta collezione di candidati al capolavoro, piano piano la mia presenza cede il passo, gradatamente ma con continuita', a questo mio doppio che prepotentemente si appropria delle mie facolta' di percezione e si gusta la visione del film (o dei film) prescelto(i); una volta terminata la visione, l'intruso si collega al sito di Film Tv e comincia a scrivere, scrivere ininterrottamente quelle che sono state le sue emozioni, le sensazioni, e i sentimenti maturati con la visione dell'opera cinematografica in questione. La mattina mi sveglio, stanco per le poche ore di sonno fruito, e per prima cosa mi collego per leggere le follie che questo strano individuo ha scritto notte tempo a proposito del film che IO ho scelto di vedere (e non lui). Ora non so ancora cosa abbia a che fare con me questo simil Signor Malaussene cinematografico, eroe di tante battaglie perse, ma a pensarci un po' bene e a scorrere i titoli piu' belli dei film "invisibili" recuperati in questo lungo anno, forse un ruolo, seppur timido e nascosto ce l'ha: quello di segnalare, a quei pochi ancora interessati a tutto cio', come spesso la distribuzione italiana, complice anche una stagione cinematografica corta come nessun'altra al mondo, riesca a far sparire nel nulla titoli-capolavoro di una portata inestimabile; pellicole che ancora riescono a far si che il cinema possa continuare ad essere arte suprema e non semplice svago; e attuando, con questa privazione, una censura vergognosa e antidemocratica, che mette in tal modo all'indice opere preziose e di rara finezza: opere come quelle meravigliose che sinteticamente elenco qui sotto, della cui responsabilita' io ovviamente prendo con codardia le debite distanze, per addossarne il peso naturalmente tutto sulle spalle del nostro Alan Smithee, da lungo tempo abituato a ben piu' gravose incombenze.
Titolo originale A Torinói ló
Regia di Béla Tarr
Con Volker Spengler, Janos Derzsi, Erika Bók, Mihály Kormos, Ricsi
Titolo originale O Estranho caso de Angélica
Regia di Manoel de Oliveira
Con Pilar López de Ayala, Ricardo Trêpa, Leonor Silveira, Isabel Ruth, Luis Miguel Cintra
Titolo originale Kinatay
Regia di Brillante Mendoza
Con Mercedes Cabral, Julio Diaz, Jhong Hilario, Maria Isabel Lopez, Coco Martin
Titolo originale A Religiosa Portuguesa
Regia di Eugène Green
Con Leonor Baldaque, Adrien Michaux, Ana Moreira
Titolo originale Morrer como um homem
Regia di João Pedro Rodrigues
Con Fernando Santos, Chandra Malatitch, John Jesus Romão, Ivo Barroso
Titolo originale Adam Resurrected
Regia di Paul Schrader
Con Jeff Goldblum, Willem Dafoe, Derek Jacobi, Ayelet Zurer, Hana Laszlo, Joachim Krol
Titolo originale Mr. Nobody
Regia di Jaco Van Dormael
Con Jared Leto, Diane Kruger, Rhys Ifans, Toby Regbo, Juno Temple, Sarah Polley, Daniel Mays
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