L’idea di questa playlist mi è venuta leggendo l’ottima opinione di Steno79 su « La messa è finita ». Per me, si tratta del primo vero film di Nanni Moretti, dopo una serie di titoli ben lontani da un linguaggio cinematografico articolato e maturo. « Sono un autarchico » era quasi sperimentale, i successivi non andavano oltre la composizione di una serie di sketches, per quanto gradevoli, mai di cattivo gusto e intelligentemente satirici nei confronti di una generazione (la mia) piena di ideali, di ingenuità e contraddizioni. Poi, arriva il Nanni Moretti cineasta, quello che si fa valere anche all’estero, fedele alle sue idee, ma capace di acute osservazioni, non solo politiche. Penso, come molti, che il vero e proprio capolavoro non sia ancora arrivato ma, dopo « Habemus papam », che lo ha sfiorato, potrebbe un giorno vedere la luce. Ecco comunque sette titoli di tutto rispetto.
Ad oggi, resta per me il suo miglior film. Lo vidi al cinema a Parigi e, uscendo dalla sala, vedere quel pubblico francese con i fazzoletti sugli occhi mi fece fortemente impressione. Il tema trattato era tremendo, il rischio di cadere nel melenso era dietro l’angolo. Ne viene invece fuori un film di grande spessore e mai noioso. Chapeau !
Avrebbe potuto essere il capolavoro in questione, ma contiene alcune lungaggini (tutta la parte torneo di pallavolo, per esempio) e qualche incursione nel grottesco, che ne alterano la tensione narrativa. Resterà comunque indimenticabile per la straordinaria prestazione di Michel Piccoli, il papa più tenero che io ricordi nella storia del cinema.
Il suo film più politico (insieme a « Palombella rossa »). Riuscito sul piano cinematografico, è dissacrante per una certa sinistra, ostico per chiunque sia di destra.
Ancora un film politico, ma molto più ironico e sottile. La formula narrativa è originale, non si cade mai nella battuta facile e l’ironia di Silvio Orlando finisce con il salvare la baracca.
Il suo film più intimista. Tre episodi (la vespa, Filicudi, il tumore) ben girati e pieni di lucide osservazioni. Il primo è pittoresco e non può non emozionare chi conosce bene la città di Roma. Il mio preferito è il terzo, quello in cui Moretti parla in prima persona senza falsi pudori e con una certa insospettata saggezza.
Molto divertente per trama e dialoghi, ma decisamente sbilanciato sul piano politico. Quando lo vidi al cinema mi innervosì. Oggi appare datato e, paradossalmente, questo lo riabilita.
Vado controcorrente e dico subito che non ho mai amato molto Moretti, ricordo ancora l'entusiasmo che suscitavano in alcuni miei amici film come "Sogni d'oro" o "Bianca" che invece a me non piacevano. Trovavo il regista molto autoreferenziale, i suoi film troppo cerebrali. Fu quindi un piacere dovermi ricredere quando vidi "La messa è finita" che è invece un bellissimo film (e per le motivazioni dettagliate rimando all'opinione che ne scrissi). Secondo me Moretti non ha mai più raggiunto quei vertici, anzi in certi film è ricaduto nei vecchi difetti. A questa mia affermazione aggiungo comunque un condizionale, non avendo ancora visto "Habemus Papam". Nonostante sia dunque ben lungi dall'essere un morettiano, c'è una frase del Nanni nazionale in cui mi ritrovo benissimo: "Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone: mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza".
sui film di Moretti avete detto tutte cose giuste...voglio aggiungere qualcosa sul distributore ed esercente Moretti, gestisce un cinema a roma da tanti anni, con vendita anche di riviste e di libri di cinema...non ha mai cercato di distribuire e/o programmare film per incassare, ha tenuto in visione per settimane film belli per esempio di KIAROSTAMI con la sala semi vuota anche di domenica, gira i festival del cinema per trovare validi film da distribuire...GRAZIE NANNI!
Vorrei approfittare della situazione per parlare del nuovo film a cui Moretti sta lavorando insieme a Francesco Piccolo, notizia che non è stata riportata da nessuna testata o forum in quanto ancora sprovvisto di titolo, cast e informazioni varie. Ne ha parlato lo stesso regista in occasione del FabioFest, dove ha ricevuto il premio Kristian (conferenza stampa disponibile su Youtube) e nel corso di una retrospettiva in un Inghilterra (mi pare). Il lavoro è ancora in pre-produzione (sta scrivendo la sceneggiatura) e si tratta di una novità assoluta in quanto il protagonista è una donna, prima volta che succede in suo film. Non sarà una commedia, tranne in alcuni frangenti. Moretti ha pure detto che in futuro conta di lavorare a un nuovo film-diario.
Mi sa che siamo tutti concordi a considerare "La stanza del figlio" il capolavoro di Nanni Moretti... o... tra i capolavori... perchè per me ce ne sono parecchi... ironia della sorte... lui, regista da commedia detiene per miglior film un film drammatico... ma in genere è così... è nella drammaturgia che si registrano le emozioni più forti !!! Bella la scena finale... il quasi "rasserenamento" della famiglia dopo aver accompagnato al pulman i due ragazzi venuti in visita.... con sottofondo la bellissima musica di Brian Eno - "By this river".
Apettiamo trepidanti il suo film in lavorazione !!!
E' risaputo che il drammatico è un genere più facile della commedia. E' più facile che un attore/regista comico riesca bene nel drammatico che non viceversa. Forse è un luogo comune, ma al momento niente mi impedisce di pensare il contrario.
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Vado controcorrente e dico subito che non ho mai amato molto Moretti, ricordo ancora l'entusiasmo che suscitavano in alcuni miei amici film come "Sogni d'oro" o "Bianca" che invece a me non piacevano. Trovavo il regista molto autoreferenziale, i suoi film troppo cerebrali. Fu quindi un piacere dovermi ricredere quando vidi "La messa è finita" che è invece un bellissimo film (e per le motivazioni dettagliate rimando all'opinione che ne scrissi). Secondo me Moretti non ha mai più raggiunto quei vertici, anzi in certi film è ricaduto nei vecchi difetti. A questa mia affermazione aggiungo comunque un condizionale, non avendo ancora visto "Habemus Papam". Nonostante sia dunque ben lungi dall'essere un morettiano, c'è una frase del Nanni nazionale in cui mi ritrovo benissimo: "Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone: mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza".
sui film di Moretti avete detto tutte cose giuste...voglio aggiungere qualcosa sul distributore ed esercente Moretti, gestisce un cinema a roma da tanti anni, con vendita anche di riviste e di libri di cinema...non ha mai cercato di distribuire e/o programmare film per incassare, ha tenuto in visione per settimane film belli per esempio di KIAROSTAMI con la sala semi vuota anche di domenica, gira i festival del cinema per trovare validi film da distribuire...GRAZIE NANNI!
Vorrei approfittare della situazione per parlare del nuovo film a cui Moretti sta lavorando insieme a Francesco Piccolo, notizia che non è stata riportata da nessuna testata o forum in quanto ancora sprovvisto di titolo, cast e informazioni varie. Ne ha parlato lo stesso regista in occasione del FabioFest, dove ha ricevuto il premio Kristian (conferenza stampa disponibile su Youtube) e nel corso di una retrospettiva in un Inghilterra (mi pare). Il lavoro è ancora in pre-produzione (sta scrivendo la sceneggiatura) e si tratta di una novità assoluta in quanto il protagonista è una donna, prima volta che succede in suo film. Non sarà una commedia, tranne in alcuni frangenti. Moretti ha pure detto che in futuro conta di lavorare a un nuovo film-diario.
Mi sa che siamo tutti concordi a considerare "La stanza del figlio" il capolavoro di Nanni Moretti... o... tra i capolavori... perchè per me ce ne sono parecchi... ironia della sorte... lui, regista da commedia detiene per miglior film un film drammatico... ma in genere è così... è nella drammaturgia che si registrano le emozioni più forti !!! Bella la scena finale... il quasi "rasserenamento" della famiglia dopo aver accompagnato al pulman i due ragazzi venuti in visita.... con sottofondo la bellissima musica di Brian Eno - "By this river".
Apettiamo trepidanti il suo film in lavorazione !!!
E' risaputo che il drammatico è un genere più facile della commedia. E' più facile che un attore/regista comico riesca bene nel drammatico che non viceversa. Forse è un luogo comune, ma al momento niente mi impedisce di pensare il contrario.
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