Sean Penn che fà l'irlandese (?), ebreo (?!), cacciatore di nazisti (?!?), truccato da dark (?!?!). Quanto dispiace vedere una grandissima icona come Robert Smith, non irlandese, non ebreo, non politicizzato, non brutto, ridicolizzato da un regista italiano considerato tra i migliori della nuova generazione... quanto dispiace pensare che una volta i migliori si chiamavano Fellini, De Sica, Leone e i "peggiori" Fulci, Lenzi, Bava
Il sospetto c'era, adesso è certezza: FilmTv non ha un buon rapporto con le tematiche dark ma non per avversione o pregiudizio, penso piuttosto a una scarsa dimestichezza con l'argomento (vedi anche Underworld). Prendiamo Twilight: dai voti nei 400 colpi sull'ultimo capitolo è chiaro che non avete capito il vero senso della saga, che altro non è che una versione aggiornata (2.0 direbbero i paolini) del vecchio "feuilleton" ottocentesco con vampiri e mostri al posto di cavalieri e villain e una next-door girl come Milady a tirare le fila. Twilight è un prodotto popolare, non volgare, che non giustifica alcun esagerato entusiasmo ne gli snobistici voti da 0 a 2 rifilati neanche fosse un Pierino medico della Saub. Inoltre ECLIPSE faceva un discorso non banale e molto realistico sul senso di inadeguatezza e di disagio giovanile di chi non si riconosce in questa società, che non è quello degli indignados, sorta di futuri borghesi a cui preme solo poterlo diventare al più presto (sbagliatissima infatti la maschera di Guy Fawkes/V presa a icona)
Da Rocker a Blogger, la degna fine di uno dei cantanti italiani più sopravvalutati di sempre: pressochè sconosciuto già a Lugano (altri hanno cantato alla Royal Albert Hall) il Vasco già da un pò straparla e non pago, per esternare il suo pensiero sulla qualunque ricorre a un uso massiccio della nuova parrucchieria digitale (facebook, twitter etc.) dimenticando che un artista non ha bisogno di tutto ciò, a parlare per lui è la sua arte, e dando ragione a chi lo inseriva nel club dei 27 anni per la sua morte musicale a quell'età (Morgan, un altro che straparla perchè anche lui ha già dato con i Bluvertigo ma che spesso la dice giusta)
Un errore, una svista può capitare ma quando si travisa l'intero senso di un'opera o non si è visto il film o non lo si è capito affatto. Così sulle pagine di FilmTv non solo Kate Beckinsale è stata per 4 volte Selene (nel terzo capitolo c'era Rhona Mitra tra l'altro in un ruolo diverso), ma addirittura ci sarebbe una coalizione vampiri e lycan contro gli umani! Il fascino di Underworld è tutto nella guerra secolare tra le due evoluzioni darwiniane della specie umana avvenuta in passato e tenuta nascosta agli uomini per evitare la caccia e l'estinzione, cosa che sembra accadere nell'inizio, molto carpenteriano, del 4° capitolo, ma seppur decimati e perseguitati non vi è traccia alcuna di una loro coalizione, tutt'altro, e non potrebbe essere altrimenti perchè le radici genetiche affondano nell'odio e nella divisione di casta, dominatori aristocratici per diritto di sangue i vampiri e forza bruta schiava e ribelle figlia del popolo i licantropi. E per quanto riguarda la splendida Kate, con Selene vale la stessa regola di Kurt Russell: dopo Jena può anche ritirarsi in Minnesota ad allevare mandrie per il resto della vita, a me basta e avanza
Bene o male, purchè se ne parli! Così nonostante una rappresentazione approssimativa e una trama che cerca di seguire le impronte del Sherlock Holmes di Ritchie senza averne la caustica vitalità di regista e interprete, il film VA VISTO perchè al centro di tutto vi è lui, il padre della letteratura horror moderna Edgar Allan Poe, seppur nelle vesti di un monocorde John Cusack. E infatti la visione diventa sontuosa e spicca il volo ogni qualvolta riecheggiano i versi senza tempo tratti dalle sue pagine, e io ho invidiato i ragazzi in sala che ascoltavano per la prima volta la loro liricità e bellezza ripensando alla mia prima volta quando sopraffatto dall'emozione come un mantra ripetevo anch'io: Mai Più!
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