Con Nick Hope, Claire Benito, Ralph Cotterill, Carmel Johnson
La struttura della vicenda di adattamento è perfettamente umana, l'adattamento è anche quelo dello spettatore.Il corpo e LO sguardo dello straordinario protagonista rapiscono segregano nel film, almeno nella prima metà del film.
E' dark nell'eccezione del perverso e dolce.
Grazie anche a Trent Reznor per la o.s.t.:la scena in cui Pete è sdraiato sull'amaca e parte Insensatez di Jobim nella versione strumentale.La lode è per la Arquette pelle da esplorare che esplode dentro.
Lynch è un viaggio di sola andata fatto di sensazioni e atmosfere.Ci porta dove vuole lui, chi altro è capace di farlo se non uno sciamano o un pusher che conosce molto bene i nostri gusti?
Le nostre paure provengono dalla resistenza che opponiamo ai nostri desideri, se ci abbandoniamo a loro riusciremo a sconfiggerle-jodorowsky(che apprezzo solo come divulgatore di spirito scritto)
Questo è cinema fatto dal cinema per tutti.Perchè tutti siamo cinema e sopratutto possiamo esserlo di quello buono.Siamo quello che mangiamo, non per polemica ma se si mangiano solo i vari Costanzo e compagnia bella si daranno fiori e non diamanti?
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