Il primo fiocco di neve
- Animazione
- durata 25'
“Mousse di neve avvitata agli alberi in brulicante silenzio.
Mi infilo, vento in faccia, in una gola strozzata,
stranamente ignorata dagli altri sciatori,
la pendenza non è lieve, le lamine graffiano
e dopo un paio di tornanti il bosco quasi m’inghiotte
blocco gli sci in un vuoto irreale
e resta il fiato a danzare intorno…”
Se vai dalla neve è un conto.
Come andare a cena fuori.
Trovi tutto pronto e sei servito a puntino.
Ma se la neve viene da te.
Sei tu che dovresti preparare la cena senza lasciare nulla al caso.
Sabato 4 febbraio la neve è venuta a cena a casa nostra.
E Roma non aveva preparato praticamente niente.
S’è fatta trovare in pigiama e col frigo mezzo vuoto.
Non era una visita sgradita, tutt’altro.
E’ stata festa grande, pallate di neve, passeggiate nel bianco immacolato, foto su foto, pupazzi estemporanei, occhi miracolati dai nuovi colori e le nuove prospettive.
E quindi niente spalare, niente sale, niente catene, niente macchine,
niente prevenire ghiaccio, freddo e disservizi dei giorni seguenti.
E sabato 11 febbraio bis.
Ma stavolta eravamo più lucidi,
C’avevano detto che sarebbe tornata a cena.
E qualcosina l’abbiamo cucinata.
Ma quasi mi dispiace, ora, scorgere le ultime tracce di neve in avanzato stato di decomposizione, ombre disfatte ingoiate dai marciapiedi, decolorate, frantumate, dai margini indistinti.
Nostalgico che immagina di non poter godere appieno della neve romana
che giungerà di nuovo tra altri trentanni.
E non ha affatto rimosso quella magica di allora, 6 gen 1985, quella vista probabilmente per la prima volta in assoluto, calpestata da ragazzo felice e devastato di gioia.
“…ed è allora che li vedo, assopiti al tepore d’un sole ricamato,
i folletti della faggeta.
Certo sono inatteso e stupito più di loro, ma è un attimo,
mi ritrovo a conversare amabilmente,
mi narrano di vite clandestine, celate al mondo da remote leggende,
ma anche di notti dispettose, allegre scorribande
su immobili impianti di risalita, unici testimoni
di quell’esistere aggraziato ed insieme malinconico.
Ora la luce è vivida,
la neve spuma di latte caldo al mattino
su questi duemila metri a galleggiare nel cielo,
la terra sembra distante,
la sensazione forte è di volo, d’inconsistenza…
i folletti avvertono altre voci
e d’incanto si dileguano tra rami paffuti di neve abbagliante.
Mi raggiungono gli amici, mi trovano ancora con l’affanno,
attorno, mille orme,
come di scoiattoli impazziti,
ed un batticuore già complice
del bosco e dei suoi ospiti”
Immaginatelo lampur coi moonboot… ;)
Titolo originale Cold Mountain
Regia di Anthony Minghella
Con Jude Law, Nicole Kidman, Renée Zellweger, Donald Sutherland
Regia di Roberto Benigni
Con Roberto Benigni, Nicoletta Braschi, Jean Reno, Emilia Fox, Steven Beckingham, Jonah Lotan
Titolo originale The Polar Express
Regia di Robert Zemeckis
Con Tom Hanks, Michael Jeter, Nona Gaye, Harter Zemeckis, Eddie Deezen
Titolo originale Fargo
Regia di Joel Coen
Con Frances McDormand, Steve Buscemi, Peter Stormare, William H. Macy
Regia di Florestano Vancini
Con Massimo Ghini, Anna Teresa Rossini, Antonia Piazza, Luigi Mezzanotte, Teresa Ricci
Titolo originale A Christmas Carol
Regia di Robert Zemeckis
Con Jim Carrey, Gary Oldman, Colin Firth, Robin Wright, Cary Elwes, Bob Hoskins
L'unica neve in 3D realmente caduta in sala sul popcorn...
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