Essential Killing
- Thriller
- Polonia, Norvegia, Irlanda, Ungheria
- durata 83'
Titolo originale Essential Killing
Regia di Jerzy Skolimowski
Con Vincent Gallo, Emmanuelle Seigner, Stig Frode Henriksen, Nicolai Cleve Broch

Non ho mai pubblicato una playlist dei ‘miei sette film’ di sempre né lo faro mai.
Più semplice è la scelta di sette film del 2011 tra quelli che elenco, eppure ‘sofferta’.
Premetto che non ho visto Faust di Aleksandr Sokurov, Il cavallo di Torino di Bella Tarr e altri film che probabilmente avrebbero ‘alterato’ la lista dei sette.
aki kaurismaki – le havre
alexei popogrebsky – how i ended this summer
alice rohrwacher – corpo celeste
bansky – exit through the gift shop
céline sciamma – tomboy
christopher nolan – inception
clint eastwood – hereafter
denis villeneuve – la donna che canta
george clooney – le idi di marzo
jerzy skolimowvski – essential killing
kelly reichardt – meek's cutoff
kim jee-woon – i saw the devil
kim ki duk – arirang
koji wakamatsu – caterpillar
larysa kondracki – the whistleblower
luc & pierre dardenne – il ragazzo con la bicicletta
manoel the oliveira – lo strano caso di angelica
na hong-jin – yellow sea
nicholas winding refn - drive
olivier assayas – carlos
pablo larrain – post mortem
pang ho-cheung – dream home
raoul ruiz – misterios de lisboa
roman polanski – carnage
shinya tsukamoto – kotoko
shion sono– cold fish
susanne bier – in un mondo migliore
sylvain chomet – l'illusionista
takashi miike – 13 assassini
takeshi kitano – outrage
terrence malick – the tree of life
tetsuya nakashima – confessions
wim wenders – pina 3d
I sette film sono in ordine di preferenza...
Titolo originale Essential Killing
Regia di Jerzy Skolimowski
Con Vincent Gallo, Emmanuelle Seigner, Stig Frode Henriksen, Nicolai Cleve Broch
Titolo originale Meek's Cutoff
Regia di Kelly Reichardt
Con Michelle Williams, Paul Dano, Bruce Greenwood, Shirley Henderson, Will Patton, Zoe Kazan
Titolo originale Tsumetai nettaigyo
Regia di Shion Sono
Con Asuka Kurosawa, Mitsuru Fukikoshi, Tetsu Watanabe, Megumi Kagurazaka, Denden
Titolo originale Le Havre
Regia di Aki Kaurismäki
Con Jean-Pierre Léaud, Kati Outinen, Jean-Pierre Darroussin, André Wilms, Elina Salo
Titolo originale Incendies
Regia di Denis Villeneuve
Con Lubna Azabal, Mélissa Désormeaux-Poulin, Maxim Gaudette, Rémy Girard
Titolo originale Hereafter
Regia di Clint Eastwood
Con Matt Damon, Bryce Dallas Howard, Richard Kind, Jay Mohr, Jenifer Lewis
Titolo originale Arirang
Regia di Kim Ki-duk
Con Kim Ki-duk
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Cara Maghella, ti ringrazio per avere ricordato quella play turbata da interventi estranei molto rissosi. Ora il clima è più tranquillo: siamo diventati più tolleranti o non abbiamo molto tempo per polemizzare? Non lo so, ma sul nuovo film di Eastwood ho già letto giudizi preconcetti da parte di utenti che non lo hanno ancora visto. Hai voglia di polemizzare subito con un utente che spara: "Esatwood non vale una cippa." [testuale], poi ci pensi su e immagini un corteo di commenti, ore e ore di polemiche, e ti dici che non vale la pena perché a quell'utente Eastwood apparirà sempre come uno "che non vale una cippa".
Resta da spiegare il fatto che ho visto Satantango tre volte e mi è sembrato più breve del film di Malick, eppure il primo dura sei ore, il secondo due ore e mezza: qualcosa non torna, forse una religiosità che non mi appartiene, forse quel monologare plurale che nella "Sottile linea rossa" era un pregio e poi si è trasformato in un espediente retorico.
Lo rivedrò "Tree of Life", aspetto il momento e l'ora giusta. A presto e buon anno nuovo.
Eastwood mi piace, ma per esempio "Hereafter" mi deluse moltissimo nella seconda parte e soprattutto nel finale, spero di riappacificarmi con questo nuovo...La polemica? Beh, se supportata da validi concetti e su toni civili ed educati, penso sia sempre costruttiva...Molte volte non è così, peccato. Un saluto.
Tra i distribuiti regolarmente "La donna che canta" una spanna sopra a tutti. Meeks Cutoff devo ancora vederlo, come del resto il nuovissimo western "Blackthorn" (ma non sono un fan del genere). Hereafter non mi ha molto convinto; però i miei titoli sono più o meno uguali ai tuoi. Ma sei riuscito a vedere il nuovo Tsukamoto? Un saluto.
Ho visto "Blackthorn": una delusione, tranne l'interpretazione di Sam Shepard; ma non è un vero western, non ne ha i caratteri tipici, per certi versi somiglia all'"Assassinio di Jesse James" di Dominik [detestabili opere di decodificazione del 'genere', compreso "El Grinta" dei Coen]. Il film della Reichardt 'ricostruisce' e rinnova le 'coordinate' del western, è un post-western o un western-postmoderno; meglio il simil-western neozeladese "The Tracher" di Ian Sharp, complice un maestoso Ray Winstone, è un'opera ragguardevole. "Kotoko" l'ho visto in una pessima copia-screen fatta alla men peggio da mio nipote che è tra i fondatori del cineforum "Detour" a Roma. Anche ad una visione 'sghemba' il film di Tsukamoto appare opera [ancora] innovativa e sorprendente. Ciao.
Beh...Già il nome del cineforum promette molto bene (peccato la distanza). Auguri a tuo nipote...Avevo tentato di aprirne uno nel 2001; purtroppo era situato nella "Zona Rossa" allestita a Genova per il G8 e la burocrazia mi aveva messo non poco i bastoni tra le ruote...alla fine avevo rinunciato. Ciao!
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