Prendo in prestito il titolo di una canzone di Ligabue(una delle più belle e sconosciute) per introdurre questa selezione dei 7 titoli per me più significativi della grande carriera di Marlon Brando. Dai gangster movie agli scandali, dalle commedie sofisticate ai grandi drammoni, uno dei più grandi attori della storia del cinema.
Con Marlon Brando, Maria Schneider, Maria Michi, Jean-Pierre Léaud
D'obbligo il primo posto per questo capolavoro assoluto di Bernardo Bertolucci che all'epoca fece scandalo per la crudezza del ritratto della sessualità, onirica e deviata che il film pone. Un Marlon Brando superbo, in una maschera grottesca che nuoce alla borghesia, come un angelo che, trovato il senso della sua discesa sulla terra, fa di tutto per non risalire nel paradiso. Pecca. Gli scambi di battute con Maria Schneider valgono bene gli anni di attesa per vederlo in chiaro e in pieno giorno.
L'allucinante viaggio di Martin Sheen alla ricerca dell'impazzito Marlon Brando per i boschi e la giungla del Vietnam hanno ormai fatto epoca. Coppola dirige anche Brando dopo Il Padrino e stavolta calca la mano su alcuni aspetti del suo cinema poco conosciuti prima. Sconvolgente ancora oggi per molti cosiddetti maniaci delle armi, è probabilmente l'unico film sul Vietnam che è il Vietnam. Capolavoro che si avvale di una colonna sonora meravigliosa e di un team di attori in stato di grazia su cui spicca, come al solito, l'elastico Brando.
Gangster movie nel vero senso della parola. Cult, cultissimo, culterrimo. Bello, bellissimo, splendido, sensazionale. Sono solo pochi dei tanti aggettivi che accompagnano Il padrino, opera eterna di Francis Ford Coppola che racconta in tre lunghe parti l'epopea criminale, etica e religiosa della famiglia Corleone. La mafia non ha segreti, la criminalità è sporca, nemmeno il sentimento può battere la distruzione di sè. Ma quando Brando "ti fa un offerta che non puoi rifiutare" senti il profumo del cinema più grande. Del cinema più bello.
Oscar per Brando/Terry Malloy e anche per il regista Elia Kazan in questo film universo,capace di regalare emozioni indescrivibili pur non dovendo per forza ambire a crearle. Nell'ambiguità dell'opera, in cui un ex pugile passa dalla parte dei lavoratori di una fabbrica portuale dopo aver provocato la morte di un operaio e aver rinnegato i suoi doveri verso la gang che li controllava, Brando si trova benissimo. La sua interpretazione, ormai, è leggenda.
Capolavoro di Arthur Penn, simbolo del neo cinema indipendente americano. Western cavallereccio che conserva l'intreccio dei primi John Ford ma che si trova in una dimensione del tutto diversa e del tutto forse più umana. Brando è Lee Clayton, celebre cacciatore di taglie ingaggiato da un uomo per trovare la banda che gli sta uccidendo i cavalli. Il capo di questa banda, interpretato da un immenso Jack Nicholson, ha però una relazione con la figlia dell'uomo che ha ingaggiato Clayton. Gran film con uno dei finali più bella della storia del cinema western.
Lumet dirige Brando e la Magnani in un dramma che racconta l'amore impossibile tra un vagabondo e una donna sposata. Da un racconto di Tennessee Williams, uno dei più sottovalutati film di Lumet, che si serve soprattutto della coppia di attori principali per esprimere il suo alto potenziale. Il film è a tinte forti e non risparmia nessuno. Sconosciuto a molti, sarebbe ora che ricevesse una rivisitazione dalla critica.
Unico lavoro da regista di Marlon Brando, è un po' grezzo ma mantiene la sua grande audacia anche a molti anni di distanza dalla sua uscita. Brando si cimenta con un genere che lo vedrà molto impegnato in futuro:il western. Rio deve compiere una vendetta verso il suo ex amico, colpevole di averlo lasciato alla giustizia. L'unico problema è che questo suo ex amico, adesso, è sceriffo. Rio, allora, decide di usare il suo fascino, ammaliando la giovane figliastra dello sceriffo. Inizialmente doveva essere diretto da Stanley Kubrick, ma poi il lavoro passò a Brando. E ne è uscito qualcosa di egregio, lontano dalla maestà dei western manniani, ma comunque importante.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta