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Un Paul Newman indimenticabile veste i panni di Eddie "Lo svelto", un professionista del pool che vive la sua esistenza finalizzatndola al gioco d'azzardo e allo sbeffeggiamento dei suoi avversari, ma il mondo del biliardo non è politicamente corretto e rispecchia a dovere le falsità dell'America corrotta che avrebbe da lì a poco vissuto gli avvenimenti tumultuosi a cavallo del 68: gli omicidi di Kennedy e Luther King, la guerra del Vietnam, la rivoluzione sesssuale, lo scandalo Watergate.
Felson è un maestro nella disciplina denominata 125, dove le bilie vanno dichiarate prima di effettuare il tiro, ma lo vediamo misurasi con Murray Hamilton anche a carambola, un gioco molto diffuso in Italia, patria del geniale campione del mondo Marco Zanetti.
Assolutamente memorabile la sfida con Minnesota Fat, un ottimo Jackie Gleason, fondamentale per capire l'aspetto psicologico di un gioco in cui oltre al braccio sono indispensabili colpo d'occhio, nervi saldi, e lucidità mentale.
INTOCCABILE COME LE BOCCE  INATTIVE SUL PANNO VERDE: SE LO FATE VI FISCHIANO FALLO E IL VOSTRO AVVERSARIO HA BILIA LIBERA

Steve McQueen in forma fisica strepitosa è il kid del titolo che si aggira ramingo per le bische di New Orleans sfoderando ad ogni occasione la sua flemma glaciale dinnanzi ad un mazzo di 52 carte: il suo talento a telesina e nel maneggiare le carte in generale lo porta ad essere considerato dai suoi rivali il più degno pretendente al titolo di miglior giocatore dello stato e l'occasione per dimostrarlo  si presenta quando in città arriva l'imbattibile Lancey Howard, che ha il volto perfetto di Edward G. Robinson.
Lo scontro fra la nuova e la vecchia America è senza esclusione di colpi ma la memorabile battuata finale di Howard non da spazio ad ulteriori commenti: "Lei è in gamba Kid ma finchè ci sono io resterà sempre il n°2".
Ottima la regia di Jewison che subentrò in corsa a Packimpah, modificando anche la sceneggiatura; sostituì Sharon Tate, che pare girasse mezza nuda per il set, con Tusdey Weld e Anne Margaret bellissima, rispettivamente fidanzata e spasimante ricambiata di Cincinnati Kid. 

Un cult assoluto della commedia all'italiana, ma anche un affresco sincero e divertente del mondo delle corse dei cavalli, popolato da figure pittoresche ed invasati incurabili: il nano Brontolo, Manzotin, l'avvocato De Marchi, Stelvio, Blackie e compagnia cantante rappresentano la fauna tipica degli ippodromi di tutta Italia, e poi ci sono loro, i tre moschettieri dell'agenzia ippica ovvero Felice, Pellicci Armando detto "Er Pomata" e Fioretti Bruno meglio noto come "Er Mandrake" per le sue idee magiche risolutive, la loro società per azioni a fondo perduto non farà altro che metterli nei pasticci.
Situazioni comiche irresistibili sono entrate nell'antologia del buon umore: il Dottor Magalini, il whisky maschio senza rischio, tornado il vento che uccide, Spartaco er Ventresca che non può aspettare.