Lo spettacolo comincia
- Horror
- USA
- durata 90'
Titolo originale Sideshow
Regia di Fred Olen Ray
Con Jamie Martz, Michael Amos, Scott Clark, Jessica Keenan, Phil Fondacaro
L'impresa è ardua, lo ammetto, ma è ora che si faccia luce sulle reali origini della settima arte. Anche se in CR l'ottimo Marcello del Campo si è industriato nell'illustrarci gli albori di questo fenomeno giustamente affraccantosi in appena cento anni da ogni altra influenza, e con estrema personalità.
Tutto nacque, come pochi sanno, da un'intuizione di Louis Lumière che vide il fratello, Auguste, il fatidico 30 novembre 1895, lanciare in aria rabbiosamente una cinquantina di incisioni da dagherrotipo ritenute inguardabili.
L'orbitale ellissi che disegnò in aria un susseguirsi magico d'immagine semovente, illuminò la fervida fantasia di Auguste. Provarono per una ventina di giorni a lanciare foto in maniera strategica per dare continuità e senso al filotto visivo ottenendo solo un protocortometraggio lynchano; provarono anche a far passare molto velocemente alcuni spettatori volontari davanti ad un centinaio di foto appese (inventando comunque i cento metri piani sequenza) ma ebbero successo solo presso alcuni Centri di Atletica.
La mossa vincente fu quella di rubare il visorino già inventato da Edison (cfr.”Molla la cinepresa” Goliardi editore 1926) e proiettarlo su una parete. Se ne ruppero irrimediabilmente una ventina, dopodiché l'illuminazione definitiva e vincente. Era solo l'immagine creata all'interno dell'apparecchietto a dover essere proiettata sulla parete. Fu successo immediato.
La folla rimase strabiliata alla proiezione dell'Arrivo del treno alla Stazione di Ciotat (Il cinema si è affrancato dalla critica ed è andato verso il popolo con le delizie e i rischi che ogni “andare verso il popolo” comporta. Ndr MdC in CR). , soprattutto perché, quel treno, non era mai arrivato in orario prima di allora. Ma i Lumière abbandonarono presto l'impresa quando non trovarono nessuno disposto a finanziare la loro invenzione successiva, tranne Charles Pathé, ricco di genio ma povero di soldi: il multisala. (cfr. “Più sale ma occhio alla pressione” Parodi edizioni 1905).
Di lì a poco il macchinario diavoleria, invero poco tutelato e male impiegato (cfr. “Origini della moka” Nespresso edition 1911) si diffuse all'estero e del suo utilizzo selvaggio (specie in Corea, Russia, Ungheria, Danimarca) paghiamo dazio a tutt'oggi.
Ma le più grandi applicazioni legate alla cinematografia rimasero legate agli esordi, basti pensare al primo piano (the great train robbery diedwyn s. porter – n.d.r M.d.C in CR), nonostante la continua evoluzione della macchina cinema, non si è andati mai oltre: ce n'è stato un primo, di piano, ma quello è rimasto, misteri... (continua)
Titolo originale Sideshow
Regia di Fred Olen Ray
Con Jamie Martz, Michael Amos, Scott Clark, Jessica Keenan, Phil Fondacaro
Regia di Steno
Con Walter Chiari, Lea Padovani, Jean Richard, Carlo Mazzarella, Luigi Pavese
Titolo originale Le voyage dans la lune
Regia di Georges Méliès
Con Georges Méliès, Bleuette Bernon, Victor André, Farjaut, Kelm
Titolo originale Vynález zkázy
Regia di Karel Zeman
Con Lubor Tokos, Jana Zatloukalová, Miroslav Holub, rnost Navrátil
Titolo originale Amator
Regia di Krzysztof Kieslowski
Con Jerzy Stuhr, Malgorzata Zabkowska, Ewa Pokas, Stefan Czyzewski
Titolo originale The Inner Circle
Regia di Andrej Konchalovskij
Con Tom Hulce, Lolita Davidovich, Bob Hoskins, Aleksandr Zbruev
Titolo originale The Princess Bride
Regia di Rob Reiner
Con Cary Elwes, Robin Wright, Mandy Patinkin, Billy Crystal, Peter Falk
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta