Ho più volte sottolineato il mio odio totale per il rap e l'hip-hop che ormai ha raggiunto tutti i generi possibili ed immaginabili: Pavarotti che canta serenata rap è un orrore infinito, tutti sti mocciosi che non sanno neanche cosa sia un accordo maggiore e si azzardano a montare sul palco per mitragliarmi il cervello con le loro invettive contro il governo ladro, la polizia, la legalizzazione ecc... Eminem che vince l'Oscar con una canzone che dopo un ascolto soltanto fa cascare tutte le palle del Subbuteo che abitano i corpi celesti, sono i sintomi di una tendenza incontrovertibile che ammorba il mondo musicale odierno: nel comporre un brano non conta più intrecciare accordi, variare il ritmo, inserire uno stumento evocativo, interpretare con passione l'inciso vocale, conta bombardare di parole e parolacce, pompare il basso, scegliere la voce più piatta e fastidiosa che ci sia in circolazione. Da 15 - 20 anni a questa parte la tendenza è questa, conteniti voi: io continuo ad ascoltare le vecchie canzoni da Oscar che non mi stancano mai, provo ad inserirle in ordine crescente.
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