Uno sguardo necessariamente incompleto al cinema nipponico di queste ultime stagioni, argomento che ho avuto modo di approfondire grazie a letture compulsive e ad utenti illuminati ed illuminanti. Senza contare le ore passate davanti allo schermo. Un ringraziamento particolare va ai miei maestri di cinema orientale kikisan, pazuzu, graffiodiluna e Marcello Del Campo, a joseba che per primo mi magnificò le doti dell'allora per me sconosciuto cinema coreano e a mathiasparrow che mi ha permesso di visitare questo nuovo mondo oltre a tenermi sempre aggiornato sulle novità festivaliere.
Con Du-na Bae, Jô Odagiri, Susumu Terajima, Kimiko Yo, Arata, Itsuji Itao, Sumiko Fuji
Un' Air Doll che scopre un mondo attorno a sè,una tabula rasa da essere impressionata giorno per giorno.La poesia delle piccole cose inquadrata magicamente da Koreeda. Che poi si è ripetuto quest'anno con I Wish,film di bambini, sogni e treni.
Un Rashomon moderno in cui Nakashima racconta il Giappone di oggi, tra lucide patinature e cupissime virate al rosso sangue. Un coro a più voci che attanaglia con la sua immane forza centripeta.
Con Eri Fukatsu, Satoshi Tsumabuki, Akira Emoto, Kirin Kiki, Hikari Mitsushima, Masaki Okada
Nel solco di un realismo minimalista, un affresco intergenerazionale che seppellisce definitivamente i rituali millenari di cui il Giappone è prigioniero. Tradizione e modernità dalle parti opposte della barricata.
Kiyoshi Kurosawa non ha abbandonato l'horror, si è dedicato all'orrore sociale provocato dalla crisi economica.Se non lavori non sai neanche chi sei. Dalla torre d'avorio a mendicare un pasto in strada fingendo che sia tutto normale.
Con Asuka Kurosawa, Mitsuru Fukikoshi, Tetsu Watanabe, Megumi Kagurazaka, Denden
Per quanto mi riguarda uno dei due capolavori di Sion Sono( l'altro è il caleidoscopico Love exposure). Dalla mediocrità all'inferno in un viaggio di sola andata. E c'è anche chi se ne rallegra.
Con Tatsuya Fujiwara, Kento Hayashi, Shihori Kanjiya, Karina, Keisuke Koide
Il mostro è l'incomunicabilità. Orbite differenti si sfiorano tangenzialmente in un piccolo appartamento. Sono giovani, belli e intelligenti ma non hanno nulla da dirsi. Anche se dividono la stessa stanza.
Con Jin Akanishi, Kii Kitano, Kengo Kora, Ayumi Ito, Yuki Shibamoto, Nobuaki Kaneko
Scritto da Shunji Iwai, sublime osservatore delle giovani generazioni, è un incantevole dietro le quinte della vita di una band indie rock giapponese. Tra alienazione e rimpianti.
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