Probabilmente uno dei personaggi più belli di tutto il cinema italiano. Dolce e remissiva, Elide Catenacci è il popolo che aspira ad acculturarsi per farsi accettare, è la sempliciotta che prova ad essere una persona diversa per essere all'altezza del suo ambizioso marito, è la figlia del palazzinaro che non riesce ad essere la moglie di un avvocato. Ma è soprattutto la donna che non sa stare al passo di un uomo che non l'ama.
L'altra metà di Ugo Tognazzi, quindi di Luciano Bianchi, quindi dell'alter ego di Luciano Bianciardi, quindi la donna ideale dell'uomo del boom (che è un fenomeno essenzialmente maschile, specialmente al cinema), e quindi la donna ideale degli anni sessanta che ricerca l'indipendenza nonostante l'aspirazione al focolare.
Giovanna è Roma, e la legittimazione arriva direttamente dal cantore della Roma più anticlericale e popolana: Luigi Magni le cuce addosso un ruolo emblematico, personificazione di Roma che spia e consiglia, accoglie e carezza i suoi figli, in un tunnel sotteraneo in cui nascondersi agli occhi di coloro che non vogiono capire.
Con Antonio Cifariello, Rossana Podestà, Giovanna Ralli, Corinne Calvet
In streaming su Rai Play
Mafalda, che soccombe noncurante ed indifesa al fascino di Bob. Il sapore del dopoguerra più puro, privo di qualunque filtro edulcorato, nudo e crudo senza l'ideologia neorealista, che si palesa attraverso la pagina di Patrolini diligentemente trasferita sullo schermo dal sottovalutatissimo Zurlini.
Finalmente una matrona, come solo lei poteva essere: agra e capricciosa, amabile ed insopportabile al contempo. Unica superstite in attvità (assieme alla Sandrelli, sua inconsapevole rivale nel capolavoro di Scola) di una commedia all'italiana irripetibile, e non è un caso che sia il perno centrale di un film dei figli di Steno (probabilmente il loro film migliore assieme a Sapore di mare, tra l'altro).
Con Marcello Mastroianni, Vittorio De Sica, Franca Valeri, Memmo Carotenuto
Come fa una ventenne degli anni cinquanta ad essere già la moglie e la mamma ideale del povero italiano sfigato alle prese con le brutture di un Paese che già si lascia affascinare dalla giustizia spettacolo?
Un personaggio che farebbe tremare i polsi a qualunque attrice contemporanea di venticinque anni. Oggi potremmo definirla "una donna con le palle", ma evidentemente non sono i termini più dignitosi (però forse i più giusti) per idientificarla. La vita era dura, ma Esperia è il popolo che si mette in prima linea, al di là del bene e del male.
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