Ho scoperto da poco Kurt Cobain e i Nirvana, ma mi posso già dire un vero e proprio fan. Mi sono soprattutto appassionato alla figura del leader della band, il giovane Kurt, morto suicida a 27 anni. I Nirvana, primi inventori del grunge anni 90' con lo splendido "Nevermind", che quest'anno festeggia il ventennale, sono stati una grande band che ha attraversato con ardore gli anni 90', riuscendo ad entrare nella memoria collettiva, grazie alle loro ballatone grandiose e alle loro imprese anche al di fuori dal mondo della musica. Ricordiamo soprattutto il matrimonio di Kurt con Courtney Love, nel 1992, nelle Hawaii. Ma quello ad essere soprattutto entrato nella memoria della gente è soprattutto la curiosità morbosa che s'instaurò nei suoi ultimi giorni di vita. Quando Cobain,affetto da varie malattie e dalla dipendenza da oppiacei(soprattutto eroina), era scomparso, con tanto di detective sulle sue tracce, aveva lasciato una lettera che indicava il suo suicidio, lettera che sto per citare, da un documento apparso sulle principali enciclopedie:
Vi parlo dal punto di vista di un sempliciotto un po' vissuto che preferirebbe essere uno snervante bimbo lamentoso. Questa lettera dovrebbe essere abbastanza semplice da capire. Tutti gli avvertimenti della scuola base del punk-rock che mi sono stati dati nel corso degli anni, dai miei esordi, intendo dire, l'etica dell'indipendenza e di abbracciare la vostra comunità si sono rivelati esatti. Io non provo più emozioni nell'ascoltare musica e nemmeno nel crearla nel leggere e nello scrivere da troppi anni ormai. Questo mi fa sentire terribilmente colpevole. Per esempio quando siamo nel backstage e le luci si spengono e sento il maniacale urlo della folla cominciare, non ha nessun effetto su di me, non è come era per Freddy Mercury, a lui la folla lo inebriava, ne ritraeva energia e io l'ho sempre invidiato per questo, ma per me non è così. Il fatto è che io non posso imbrogliarvi, nessuno di voi. Semplicemente non sarebbe giusto nei vostri confronti né nei miei. Il peggior crimine che mi possa venire in mente è quello di fingere e far credere che io mi stia divertendo al 100%. A volte mi sento come se dovessi timbrare il cartellino ogni volta che salgo sul palco. Ho provato tutto quello che è in mio potere per apprezzare questo. Ho apprezzato il fatto che io e gli altri abbiamo colpito e intrattenuto tutta questa gente. Ma devo essere uno di quei narcisisti che apprezzano le cose solo quando non ci sono più. Io sono troppo sensibile. Ho bisogno di essere un po' stordito per ritrovare l'entusiasmo che avevo da bambino. Durante gli ultimi tre nostri tour sono riuscito ad apprezzare molto di più le persone che conoscevo personalmente e i fans della nostra musica, ma ancora non riesco a superare la frustrazione, il senso di colpa e l'empatia che ho per tutti. C'è del buono in ognuno di noi e penso che io amo troppo la gente, così tanto che mi sento troppo fottutamente triste. Il piccolo triste, sensibile...! Perché non ti diverti e basta? Non lo so! Ho una moglie divina che trasuda ambizione e empatia e una figlia che mi ricorda troppo di quando ero come lei, pieno di amore e gioia. Bacia tutte le persone che incontra perché tutti sono buoni e nessuno può farle del male. E questo mi terrorizza a tal punto che perdo le mie funzioni vitali. Non posso sopportare l'idea che Frances diventi una miserabile, autodistruttiva rocker come me. Mi è andata bene, molto bene durante questi anni, e ne sono grato, ma è dall'età di sette anni che sono avverso al genere umano. Solo perché a tutti sembra così facile tirare avanti ed essere empatici. Penso sia solo perché io amo troppo e mi rammarico troppo per la gente. Grazie a tutti voi dal fondo del mio bruciante, nauseato stomaco per le vostre lettere e il supporto che mi avete dato negli anni passati. Io sono troppo un bambino incostante, lunatico! E non ho più nessuna emozione, e ricordate, è meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente. Pace, Amore, Empatia. Kurt Cobain Frances e Courtney, io sarò al vostro altare. Ti prego Courtney continua così, per Frances. Per la sua vita, che sarà molto più felice senza di me. Vi amo. Vi amo! Kurt
Questo documento rappresenta l'ultima testimonianza di vita del leader dei Nirvana, ed è senza dubbio importante per capire cosa girava nella testa del cantante quando decise di togliersi la vita. Anche il cinema ha dedicato molto spazio alla vicenda e a Cobain in generale.
Con Michael Pitt, Asia Argento, Lukas Haas, Harmony Korine, Ari Tomais
Capolavoro di Gus Van Sant: Il cantante è nudo e attende la morte. Si apre un dibattito su quello che conta davvero nella vita di un cantante e su quello che può portare alla fine di essa. Un cult per molti, ma soprattutto un dignitoso memoriale per uno dei migliori cantanti degli anni 90.
Ripercorrere la carriera di una rockstar non è mai facile: Come fosse una biografia, si parte dall'infanzia e si arriva alla morte. Chi non conosce l'uomo deve cominciare da qui.
Con Kurt Cobain, Courtney Love, El Duce, Krist Novoselic, David Grohl, Pat Smear
Ricostruzione altisonante della vita della rockstar: Sempre dal livello umano si chiedono testimonianze a personaggi importanti nella vita del cantante. Grande spazio per la vedova Love.
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