Firenze d'allora
- Storico
- Italia
- durata 67'
Regia di Sandro Sequi
Con A. Bianchini, Marisa Fabbri
era ben triste
3 novembre 1966 - Una marea di fango sommerge i quartieri Lungarno di Firenze ; un soldatino di leva a Torino viene caricato su un camion scoperto e una lunga teoria meccanizzata si avvia nottetempo sull'autostrada, saltando il rancio serale perché non c'era tempo; l'intera notte all'addiaccio , stretto ai commilitoni per scaldarsi un pò e i morsi della fame di un ventenne a tenergli compagnia ; arrivo in Piazza Santa Croce come un incubo, alla luce di un alba livida, i denti che battono parossisticamente, la fame ormai nausea. Le pale , le cariole e giù nelle cantine puzzolenti di nafta , nel fango sino al ginocchio, la testa frastorna dall'orrore che appare in ogni luogo; gente che piange, topi morti che galleggiano, la squadra vicina che trova un cadavere e nelle case è pure peggio : mobili e suppelletili sventrati accatastati dalla furia delle acque sempre sulla parete in fondo . Finalmente a mezzogiorno una gavetta di brodo e due gallette. La sera nella caserma di Sesto Fiorentino ci si butta sulla branda tutti vestiti, togliendo solo gli stivaloni, rintronati di stanchezza e spossatezza. Con il passare dei giorni il fango si indurisce e la pala diventa sempre più pesante; c'è chi sviene , in cantina, perché la putrefazione inizia i suoi mefitici miasmi. Accorre una signora sul Ponte delle Grazie, dove si scaricano i camion di melma a fiume, chiedendo disperata di aiutarla a vuotare il suo negozio di profumeria lì davanti; ma il negozio è un cubo di fango solido, puzzolente di mille boccettte di profumo frantumate, necessita della ruspa che distrugge quel poco rimasto sano; piange ormai distrutta dagli eventi, la signora. Ogni sera , sempre più mesti, si risale sui camion guardando con invidia i coetanei studenti e studentesse "angeli del fango" che escono chiassosi dalla Biblioteca pregustando l'ennesima serata di bisboccia. Il soldatino fu riportato a Torino il 2 dicembre, dopo che a Piazza Santa Croce il ministro Tremelloni aveva fatto un bel discorso di ringraziamento, consegnato un "attestato di benemerenza" ad ogni reparto e promesso licenza straordinaria di una settimana; il soldatino , durante il viaggio pensava al calore della casa , alla mamma che avrebbe cucinato le sue migliori ricette per calmare la fame di un mese, al meraviglioso letto con lenzuola e coperte calde. Invece arrivati in caserma furono inviati alle esercitazioni di inverno per due settimane, in Barragia Biellese , sotto la tenda, con i carri armati che erano blocchi di ghiaccio. Si chiamava naja... Ogni qualvolta vado a Firenze ritorno a Piazza Santa Croce , entro nei negozi che spalai e mi pare un altro mondo. Troppi anni sono passati , ma ancora adesso quando vedo le commemorazioni di gratitudine per "gli angeli del fango" mi chiedo - ma senza astio - perché dei soldatini non parlano mai ???
Regia di Sandro Sequi
Con A. Bianchini, Marisa Fabbri
era ben triste
Regia di Rate Furlan
Con Maria Pia Casillo, Narciso Parigi, Maria Grazia Francia
Regia di Camillo Mastrocinque
Con Milly Vitale, Alberto Farnese, Nino Besozzi, Marisa Merlini
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